Confezionamento di alimenti, l’innovazione si chiama… Mammut

Pubblicato il 03 Feb 2017

mammut

Si chiama Mammut, per via delle sue dimensioni mastodontiche, la nuova macchina automatica sviluppata da 3DSolid per il confezionamento in atmosfera protetta dedicata all’industria alimentare.

3DSolid è un’azienda giovane, nata nel maggio del 2013, che fa però leva sull’esperienza decennale del suo fondatore, Luca Cecere, e del suo team nel mondo dell’automazione industriale e in particolare nella progettazione e nella realizzazione di macchine per l’industria alimentare e per il settore automotive.

La struttura

Sviluppata per il confezionamento delle olive di Olive Vittoria, questa imponente (6150x2057x1788 mm) termosigillatrice automatica ad alveoli VG (vuoto gas/atmosfera protetta) può in realtà essere modificata e riadattata anche a formati di minore dimensione. Ogni macchina sviluppata da 3DSolid è infatti letteralmente “cucita” intorno ai contenitori scelti dal cliente sposando la  filosofia della realizzazione “su misura”.

Indicata per le industrie alimentari di ogni dimensione, la Serie Mammut è in grado di lavorare a 15 cicli al minuto – con potenza installata fino a 10 kW e consumo di aria fino a 8 bar – per sostenere tonnellate di prodotto/ora. Il touch screen interattivo consente di modificare tutte le impostazioni in modo semplice ed intuitivo.

La macchina Mammut include un disimpilatore multiplo per prelevare i contenitori ed inserirli sulle doghe, una pressa automatica, una vasca di dosaggio e una stazione di saldatura. Quest’ultima è dotata di pompa di vuoto ad anello liquido per realizzare all’interno della torre di saldatura un’atmosfera modificata anche in presenza di sostanze liquide e/o sostanze corrosive che danneggerebbero immediatamente le classiche pompe di vuoto. La torre inoltre ha un particolare sistema di bloccaggio del film protettivo per migliorare sia la tenuta che l’adesione dello stesso.

Lo stampo della sigillatura è disegnato e realizzato sulle misure esatte del contenitore scelto nella produzione del cliente. Prima della sigillatura avviene la fase del vuoto gas importantissimo nelle lavorazioni alimentari soprattutto quelli che dovranno essere esportati all’estero.

La struttura della macchina Mammut

La portata innovativa

La grande innovazione apportata da tale macchinario è la possibilità di ottenere il vuoto gas (atmosfera protetta) su una macchina ad alveoli, laddove abitualmente si utilizzano termosigillatrici a trascinamento molto più lente. Tale innovazione permette di aumentare la produzione con un risparmio dei costi di produzione e un ammortamento dell’acquisto della stessa entro un breve termine.

Le macchine Mammut sono progettate per poter essere lavate e sanificate in ogni angolo grazie a particolari accorgimenti meccanici ed elettrici (tutta la sensoristica sul piano di lavorazione ha un grado protezione IP 69K).  Il quadro elettrico e la centralina pneumatica sono isolati e separati dalla struttura operativa in modo da garantire l’accesso completo per la sanificazione corretta.
Gli alveoli sono strutturati in modo da evitare l’accumulo di liquidi e residui di prodotto ed insieme al loro sistema di lavaggio automatizzato si può garantire una miglior sanificazione del piano di lavorazione diminuendo il più possibile la possibilità di contaminazione. I piani di scorrimento prodotto sono strutturati in modo da evitare l’accumulo di liquidi e residui di prodotto.

Equipaggiata con componenti di primarie aziende fornitrici di soluzioni di automazione, come Omron e SMC, la macchina è strutturata su un telaio in acciaio AISI 316 per resistere agli ambienti più ostici. Alcuni componenti del macchinario sono stati creati con stampante 3D (metodo additivo), centri di lavoro a controllo numerico (metodo sottrattivo) e tornio.

La sicurezza è gestita con un PLC dedicato e slave dislocati sulla macchina collegati con tecnologia EtherCat.

Una macchina che nasce “interconnessa”

La macchina Mammut può essere integrata con sistemi gestionali tramite connessione Ethernet/IP per estrapolare dati sulla produzione dall’interfaccia HMI. La comunicazione della macchina e il controllo logico interagiscono tramite protocollo EtherCat.

La termosigillatrice Mammut è stata progettata per essere integrata con altri macchinari quali: bilancia multitesta, metal detector, stampatori a getto di inchiostro, timbratura a caldo, trasferimento termico.

Non ultima la possibilità di essere integrata con sistemi gestionali tramite connessione Ethernet/Ip estrapolando direttamente i dati di produzione.

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Redazione

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