Arrivano gli Anima Bond per finanziare le imprese che vogliono investire in Industria 4.0

Lo strumento del minibond consente alle imprese di ottenere capitale per finanziare progetti di investimento di medio-lungo termine come quelli in tecnologie 4.0. L’iniziativa è promossa da Anima con il contributo scientifico del Politecnico di Milano.

Pubblicato il 28 Feb 2017

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Un minibond per supportare le imprese della meccanica italiana che vogliono investire in impianti, tecnologie e ricerca e sviluppo 4.0. È questa l’idea che Anima, la Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine, sta sviluppando insieme a un partner scientifico di eccezione, il Politecnico di Milano, e ad altri partner tecnici.

I minibond sono degli innovativi strumenti finanziari (titoli di debito) che consentono alle società di capitale non quotate che abbiano un fatturato superiore a 2 milioni di euro con organico composto da almeno 10 dipendenti di diversificare le tradizionali fonti di finanziamento, raccogliendo capitale destinato a piani di sviluppo, a operazioni di investimento straordinarie o di refinancing. Si tratta di uno strumento interessante soprattutto per le PMI perché sono facili da emettere, meno complicati e meno costosi dei bond tradizionali.

Istituito nel 2013 con il Decreto Destinazione Italia, hanno già fruito di questo strumento oltre 200 imprese italiane (per tre quarti PMI) che hanno potuto raccogliere, secondo i dati resi noti dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, 11,5 miliardi di euro.

Capitali a medio-lungo termine

L’iniziativa ‘Anima Bond Industria 4.0’ è un progetto di sistema: “Anima infatti si fa promotore di un’iniziativa che, aggregando le istanze di diverse aziende, offre all’arranger (la figura che si occupa di collocare i titoli, ndr) e agli investitori la possibilità di diversificare il rischio”, spiega Paolo Galloso, responsabile dell’Ufficio Studi di ANIMA.

In tal modo l’Anima Bond consentirà alle imprese di ottenere il capitale necessario per finanziare progetti di investimento di medio-lungo termine necessario per acquisire nuovi impianti, fare ricerca e sviluppo, investire in brevetti o acquisire altre imprese.

“Il profilo adeguato all’utilizzo dei bond è quello di aziende sane e solide e che prevedono un investimento in tecnologie 4.0 a partire da 2-3 milioni di euro in su. I bond sono misure compatibili con i benefici previsti dal Piano Industria 4.0, come il superammortamento e il credito d’imposta su R&S”, dichiara Giancarlo Giudici, professore associato di Finanza Aziendale al Politecnico di Milano – DIG School of Management.

“Anima vuole così sostenere lo sviluppo delle nuove tecnologie e la necessità di ‘fare squadra’ insieme a tutti gli associati che vogliono crescere”, dichiara Andrea Orlando, direttore generale di Anima.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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