GE, Jeff Immelt contro il protezionismo di Trump

Pubblicato il 28 Feb 2017

jeff immelt

La politica neo-protezionistica della nuova Amministrazione americana non smette di destare preoccupazioni nelle aziende americane. Nelle scorse settimane alcuni “big” della Silicon Valley hanno reso noto pubblicamente il loro dissenso. Recentemente lo ha fatto – seppur senza mai citare Donald Trump – anche Jeff Immelt, il CEO di GE che sta lavorando da qualche anno per trasformare GE in una società focalizzata sul settore industriale, nella tradizionale lettera agli azionisti. Nel sottolineare la difficile sfida di chi ha intrapreso un’operazione strategica di lungo termine con la necessità di generare contemporanemanete anche utili, Immelt ha sottolinato la “sorpresa geopolitica” e il nuovo clima che complica la vita delle aziende statunitensi e rende meno chiari gli orizzonti che il mondo si trova davanti.

Riteniamo che sia interessante una lettura integrale del documento, che vi proponiamo qui di seguito.


La vostra azienda ha operato in un anno caratterizzato da crescita lenta e da alcune sorprese di carattere geopolitico. C’è profondo scetticismo verso le idee che hanno alimentato l’espansione economica per una generazione, e concetti come innovazione, produttività e globalizzazione sono oggi messi in discussione con un aumento del protezionismo. Siamo in un’epoca in cui alcune assunzioni di base dell’economia globale sono messe alla prova – un’epoca in cui la fiducia nelle grandi istituzioni è così bassa che la “strategia” più apprezzata è semplicemente il cambiamento, in qualsiasi forma esso avvenga. Per una società americana come la nostra, il nostro paese sta prendendo una direzione divergente rispetto al resto del mondo. Non saremo certamente un leader del commercio. Contemporaneamente, stiamo letteralmente strappando via anni di cattive prassi regolamentari ed economiche per promuovere la competitività.

GE è piena di imprenditori, non di filosofi. Sappiamo che le migliori aziende non prendono decisioni sulla base di ciò che si augurano, ma sulla base dei fatti che vedono. Vinciamo perché siamo una società globale di valore e coinvolgiamo i membri di tutte le comunità in cui operiamo in tutto il mondo. Facciamo leva sui nostri punti di forza fondamentali. Abbiamo le migliori aziende industriali del mondo che competono in grandi mercati. A questo aggiungiamo forza d’impresa attraverso quello che chiamiamo GE Store. Stiamo costruendo una cultura che è più semplice, più veloce e più responsabile.

Posizionare GE per vincere ha richiesto un cambiamento. Ogni leader parla di cambiamento, ma la maggior parte sta solo gestendo un’opportunità. Questo è un lusso che in GE non potevamo permetterci. Abbiamo rifocalizzato l’azienda per essere forti nei settori in cui siamo in grado di essere leader investendo in nuove capacità per catturare la crescita futura. Vogliamo che GE sia essenziale per i nostri clienti, investitori e per il mondo.

Negli ultimi dieci anni abbiamo trasformato il portafoglio GE, aumentando la quota di ricavi provenienti dalle nostre attività industriali da circa il 45% al 90%. Abbiamo rafforzato la nostra competitività attraverso investimenti in tecnologia, globalizzazione ed efficienza. L’anno scorso abbiamo venduto a un buon prezzo la maggior parte delle attività di GE Capital, abbiamo integrato Alstom – la nostra più grande acquisizione industriale – e annunciato l’intenzione di unire il nostro business Oil & Gas con Baker Hughes, creando un player leader del settore. Si tratta di azioni straordinarie che si fanno una sola volta nella vita e noi le abbiamo fatte tutte in un solo anno.

Allo stesso tempo stiamo investendo in quelle innovazioni disruptive che guideranno la produttività industriale in futuro. Abbiamo creato due nuovi business – GE Digital and GE Additive Manufacturing – che sono oggi nelle prime fasi della creazione di valore per gli investitori di GE.

La sfida per ogni azienda è investire nel futuro generando allo stesso tempo risultati. Ci siamo posti la sfida di ottenere obiettivi finanziari aggressivi nello stesso tempo in cui stiamo trasformando GE.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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