Toscana 4.0, 50 milioni per la ricerca e gli investimenti delle micro-PMI

Pubblicato il 09 Lug 2017

Toscana

La Regione Toscana ha varato due pacchetti di incentivi pensati per supportare ricerca e sviluppo e investimenti di micro, PMI e professionisti. Le risorse complessivamente sul piatto ammontano a oltre 50 milioni, e sono suddivise in 5 bandi, tre per la ricerca e sviluppo e due per finanziamenti a progetti innovativi.

Tutti i bandi sono operativi da lunedì 10 luglio e sono gestiti da Sviluppo Toscana e Toscana Muove.

La ricerca e sviluppo

Alla ricerca e sviluppo sono dedicate risorse per 18,5 milioni complessivi, suddivisi in tre bandi dedicati rispettivamente a progetti strategici di ricerca e sviluppo (6,1 milioni), progetti di ricerca e sviluppo delle MPMI (8,9 milioni) e progetti attuativi dei Protocolli di Insediamento (3,5 milioni).

Destinatari dei bandi sono, nel primo caso, le grandi imprese in cooperazione con almeno 3 micro, piccole e medie imprese, con o senza organismi di ricerca, pubblici e privati; per il bando 2, singole Micro-PMI o in cooperazione tra loro (minimo 3), con o senza organismi di ricerca, pubblici e privati; per il bando 3, grandi imprese e Micro-PMI che hanno presentato progetti di R&S relativi alla graduatoria dell’Avviso sui protocolli di Insediamento e che non sono stati finanziati per carenza di risorse. L’accesso ai finanziamenti è esteso ai liberi professionisti.

Le domande potranno essere presentate tramite il sistema informatico di Sviluppo Toscana a partire dal 10 luglio (fino all’8 settembre 2017 per i primi due bandi e fino al 4 agosto per quello relativo a progetti attuativi dei Protocolli di Insediamento).

L’aiuto viene concesso nella forma del contributo in conto capitale. I bandi finanziano progetti di investimento in R&S, market oriented e prossimi alla fase di applicazione e di produzione, che prevedano un alto grado di innovazione. Priorità sarà data ai progetti che prevedono investimenti in tecnologie digitali Industria 4.0.

Le agevolazioni previste dai tre bandi sono cumulabili con altre agevolazioni concesse come Aiuti di Stato, con contributi a titolo di “de minimis” o con fondi UE a gestione diretta che non costituiscono aiuti di Stato.

I bandi sono disponibili a questi link:

Bando 1: Progetti Strategici di ricerca e sviluppo

Bando 2:  Progetti di ricerca e sviluppo delle MPMI

Bando 3:  Progetti di ricerca e sviluppo attuativi dei protocolli di insediamento

Finanziamenti per gli investimenti

Due i bandi per aiuti agli investimenti delle micro, piccole e medie imprese, compresi i liberi professionisti, che prevedono aiuti agli investimenti sotto forma di fondo rotativo (22 milioni) rivolto alle micro, piccole e medie imprese e di microcredito (10 milioni). Si tratta di finanziamenti a tasso zero, ovvero di prestiti o piccoli prestiti, da restituire alla Regione in 7 anni. Prestito e microcredito sono concessi rispettivamente in una percentuale che varia dal 50% al 70% e dal 55% al 70% del costo totale ammissibile in funzione della tipologia di investimento.

Maggiore copertura di finanziamento, maggiori punteggi in sede di formazione della graduatoria o priorità nel caso di microcredito, verranno riconosciuti ai progetti che prevedono investimenti in tecnologie digitali Industria 4.0, in coerenza con la Strategia nazionale.

Anche in questo caso si tratta di un supporto cumulabile con i benefici previsti dalla legge di stabilità 2017: all’iperammortamento si potrà quindi sommare il contributo a tasso zero dei bandi accelerando i processi di modernizzazione e di passaggio ad una economia digitale.

I beni incentivati

In entrambi i casi gli investimenti devono necessariamente riferirsi agli ambiti tecnologici della Strategia di specializzazione intelligente per la Toscana (RIS3) con le priorità tecnologiche ICT e Fotonica, Fabbrica Intelligente e Chimica e Nanotecnologie. Gli investimenti, inoltre, possono riferirsi alle strategie nazionali e regionali di Industria 4.0. In particolare sono ammessi all’incentivo gli investimenti in beni materiali 4.0 elencati nell’allegato A “Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese“, oppure in beni materiali e immateriali, sono esclusi gli investimenti esclusivamente in beni immateriali di cui all’allegato B “Beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali“).

Gli importi

Nel caso del microcredito a tasso zero, non supportato da garanzie personali e patrimoniali, i progetti devono avere un valore compreso tra 10 e 40 mila euro e il contributo è pari al 55% del totale, che viene però aumentato al 65% nel caso in cui riguardi beni materiali 4.0 e al 70% nel caso in cui riguardi beni materiali e immateriali 4.0. Nel caso in cui la parte relativa ai beni immateriali si riferisca a impianti preesistenti il contributo è comunque pari al 65% anziché al 70%. L’importo massimo del credito concesso è pari a 25.000 euro per ciascun progetto.

Nel caso del prestiti a tasso zero per investimenti in nuove tecnologie, i progetti devono avere un valore compreso tra 40 e 200 mila euro e l’importo finanziato è pari al 50% dell’investimento, che sale al 60% nel caso in cui riguardi beni materiali 4.0 e al 70% nel caso in cui riguardi beni materiali e immateriali 4.0. Anche in questo caso quest’ultimo importo scende (al 60%) nel caso in cui gli investimenti in beni immateriali siano relativi a impianti preesistenti.

Le domande

Le domande vanno presentate dal portale Toscana Muove. I bandi sono disponibili a questi link:

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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