Manutenzione predittiva: Innse Berardi va sul cloud con Microsoft

Pubblicato il 08 Ott 2016

azure

Innse Berardi Remote Maintenance (IBRM) è  la nuova piattaforma software sviluppata dalla Innse Berardi e da Camozzi Digital, due delle realtà industriali del Gruppo Camozzi. La soluzione, presentata in questi giorni alla Bi.Mu., prevede l’impiego di sensori e algoritmi predittivi che insieme consentono di massimizzare l’efficacia delle attività di manutenzione dei clienti, intervenendo da remoto e riducendo fermi macchina e costi di manutenzione.

Tecnologie IT al servizio della produzione

La piattaforma è stata sviluppata in collaborazione con Microsoft e poggia sulla piattaforma Cloud Azure e sulla Cortana Intelligence Suite: è qui infatti che i dati vengono analizzati per offrire alle aziende clienti le indicazioni necessarie per fare lavorare la propria fabbrica al meglio recuperando efficienza e guadagnando produttività.

La piattaforma Cloud comunica in modalità protetta con il Customer Service ed il team di supporto tecnico della Control Room di Innse-Berardi. Il “condition monitoring” permette di tenere sotto controllo in modo costante gli andamenti dei parametri principali e vitali delle macchine, meccanici, elettrici, elettronici: usura, consumi, surriscaldamento non possono più sfuggire ad un monitoraggio costante e capillare. In questo modo, il “Service Team” di Innse Berardi è in grado di essere continuamente informato dalla piattaforma IBRM circa lo stato di funzionamento del macchinario mentre esso è in azione, anche a migliaia di chilometri di distanza, prevenendo il failure di componenti fondamentali. Il Supporto Tecnico può inoltre assistere costantemente il cliente e fornire informazioni e consigli utili per una efficace e proattiva manutenzione delle macchine.  Si tratta di una soluzione simile a MRM-Marzoli Remote Manteinance, lanciata lo scorso anno da Marzoli e Camozzi Digital sempre in partnership con Microsoft.

Il vantaggio per l’utilizzatore

Questo approccio rappresenta un cambio sostanziale nell’offerta del Gruppo Camozzi, in linea con la tendenza che vede sempre più al centro della Value Proposition non solo il prodotto, cioè il macchinario, ma la sua “produttività”. Nell’epoca dei Big Data, grazie all’ausilio di strutture hardware e software che permettono di effettuare la manutenzione predittiva, gestendo in cloud sulla piattaforma Microsoft Azure ed elaborando attraverso Cortana Intelligence Suite un’enorme quantità di dati ottenuti attraverso i sensori integrati nella macchina, Innse Berardi è in grado di garantire ai propri clienti un incremento della produttività legata ad una riduzione dei tempi di fermo macchina per guasti o manutenzioni straordinarie.

Con i clienti si parla dunque del valore aggiunto complessivo ottenuto grazie all’utilizzo delle macchine Innse Berardi, e non più dei semplici parametri di funzionamento. L’analisi dell’offerta viene condotta valutando il TCO (Total Cost of Ownership) e il rapporto tra questo e la produttività che si ottiene grazie alle tecnologie integrate sulla macchina stessa.

“Siamo orgogliosi di questa nuova collaborazione con Innse-Berardi che capitalizza la lunga partnership tra Microsoft e Gruppo Camozzi e conferma il nostro impegno a promuovere l’Industry 4.0 in Italia. Grazie alla flessibilità e sicurezza del Cloud Computing Azure e alla piattaforma IoT Cortana Intelligence Suite, le aziende nostrane potranno cogliere più facilmente le opportunità dell’Internet of Things e trasformare i dati provenienti dai propri macchinari e impianti in azioni intelligenti”

ha dichiarato Vincenzo Esposito, Direttore Della Divisione PMI e Partner di Microsoft Italia.

“L’Italia è la seconda manifattura europea, perciò è fondamentale supportare il percorso di innovazione delle aziende con macchinari connessi e intelligenti in grado di generare un vantaggio competitivo per le singole realtà e di contribuire nel complesso alla competitività del Paese. Basti pensare che investimenti aggiuntivi sul fronte Industrial Internet of Things potrebbero generare un aumento di produttività di 197 miliardi di dollari ovvero una crescita dell’1,1% del PIL”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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