Industria 4.0, com’è la situazione in Spagna?

Pubblicato il 04 Apr 2017

industria conectada

A fine marzo i paesi Europei hanno siglato un accordo per coordinare le rispettive iniziative di supporto a Industria 4.0. Abbiamo chiesto a David García, fondatore del portale infoPLC.net di raccontarci com’è oggi la situazione in Spagna.

Inghilterra, Francia, Germania e Italia hanno tutte messo in piedi – ciascuna a suo modo – iniziative che puntano a stimolare gli investimenti privati in tecnologia per la digitalizzazione della produzione. Qual è la situazione in Spagna?

La Spagna come il resto dei paesi europei ha creato una sua iniziativa per supportare l’evoluzione dell’industria verso la cosiddetta Industria 4.0. Il nome che è stato dato a questa iniziativa è Industria Conectada 4.0 e si pone l’obiettivo di garantire la conoscenza e lo sviluppo di competenze sui temi dell’industria 4.0 e di promuovere azioni adeguate per stimolare l’adozione di Industria 4.0.

A settembre 2016 il governo ha pubblicato un piano di aiuti all’iniziativa Industria Conectada 4.0 che ammonta a circa 97 milioni di euro. Obiettivo del programma è il sostegno e l’incentivo alla diffusione di conoscenze tecnologiche e innovazioni destinate alla digitalizzazione dei processi e alla creazione di prodotti e servizi tecnologicamente avanzati. A dire la verità, però, le iniziative locali stanno avendo molto più effetto di quelle nazionali.

Quindi oltre l’intervento dello Stato ci sono programmi di investimenti fatti dalle comunità locali?

In Spagna ancora una volta le iniziative regionali sono più veloci e meglio focalizzate di quella del governo centrale. Sono stati i governi e le varie entità autonome le prime a metter mano a questo lavoro. Tra questi è stato pioniere il governo basco con un’iniziativa che si chiama Basque Industry 4.0, ma esistono molte iniziative a livello regionale e praticamente tutte le regioni stanno realizzando un buon lavoro. Su tutte segnalerei Murcia Industria 4.0, Galicia Industria 4.0, iAsturias 4.0, Navarra Industria 4.0, Plataforma Industria 4.0 Cataluña.

Che tipo di supporto c’è o ci sarà? Sono piani che sfruttano la leva fiscale per stimolare gli investimenti o c’è anche un’azione per lo sviluppo di formazione e competenze, e in generale la cultura 4.0?

L’obiettivo è – o dovrebbe essere – sostenere tutta la catena del valore che forma Industria 4.0, dalla formazione del personale qualificato fino a spiegare agli imprenditori, sul piano culturale, i benefici che può apportare alla loro impresa l’adozione dei valori di Industria 4.0.

Credo che l’area dove maggiormente sia necessario investire oggi è la creazione di nuove imprese che sviluppano prodotti e servizi. Questo è il grande tema per la Spagna: anche se hanno molto talento le imprese non ricevono tutto il sostegno che dovrebbero. Per fare due esempi di imprese tecnologiche spagnole che hanno segnato la strada da seguire, una è iAR, azienda della Navarra che sviluppa software per la gestione industriale, per le operation e il controllo delle macchine attraverso la realtà aumentata su dispositivi mobili; un’altra è NUB3D, leader nella tecnologia d’ispezione tridimensionale, recentemente acquisita da ABB.

In Spagna il tessuto economico vede una maggioranza di piccole e medie imprese. Come immagini l’evoluzione del settore nei prossimi anni?

Il peso del settore manifatturiero sul prodotto interno lordo in Spagna è diminuito costantemente, passando dal 34% del 1970 al 17,1% del 2015. Credo che dopo la dura crisi degli scorsi anni, attualmente si inizia a vedere un poco di luce. Tuttavia vivendo in un mondo globalizzato bisogna puntare a migliorare continuamente ed essere più competitivi, offrendo maggiore valore aggiunto ai processi. Ci sarà sempre qualcuno che fabbrica i prodotti in maniera più economica rispetto a noi, ma forse non in maniera migliore.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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