I quattro fattori per vincere la sfida della digital transformation

Pubblicato il 17 Ott 2017

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“La trasformazione digitale è un tema che oggi riguarda la competitività delle imprese, ma che sta rapidamente diventando una questione di sopravvivenza per le aziende”. Sono le parole che Luisa Arienti, Amministratore Delegato SAP Italia, ha pronunciato in apertura dell’edizione 2017 di Sap Forum, che quest’anno ha chiamato a raccolta imprese e innovatori con il motto “Made in future”.

Luisa Arienti, CEO di Sap Italia

Il digital mindset

Nella prima metà di quest’anno il SAP Center for Business Insight, in collaborazione con Oxford Economics, ha intervistato oltre 3.100 aziende in 17 Paesi, individuando tra queste 100 champions che sono riusciti, più degli altri, a vincere la sfida della digital transformation. lo studio ha quindi indagato quali fossero le “strategie”, l’approccio adottato da queste aziende, al fine di ricavare la “formula magica” per avere successo nell’innovazione.

I 100 champions si distinguono dalle altre aziende per il loro digital mindset, la mentalità digitale, che è sostenuta da quattro pilastri. Vediamo quali sono.

  1. La trasformazione digitale è vista dai leader non come un elemento incrementale, ma come uno strumento per cambiare radicalmente il business dell’azienda. Per questo è un processo che deve assumere la massima priorità.
  2. Enfasi sul cliente. I leader vedono la soddisfazione del cliente come elemento cardine sul quale poggiare il loro processo di trasformazione. Hanno cioè compreso che il vero valore dell’automazione del rapporto con il cliente emerge quando i dati provenienti dagli utilizzatori vengono integrati in tempo reale nei processi decisionali delle imprese.
  3. Le aziende leader sono talent driven. I talenti, però, non vanno soltanto trovati, ma anche gestiti creando le condizioni per non perderli. Inoltre, i champions ritengono altrettanto fondamentale ri-educare la popolazione già presente in azienda perché la sensibilità digitale possa essere diffusa.
  4. Investimenti in tecnologie innovative. I leader si distinguono per un maggiore livello di investimenti nel cloud computing e nella mobilità aziendale, per investimenti nei Big Data, nelle Analytics e nell’IoT. Ma sono particolarmente attenti al Machine Learning e all’Artificial Intelligence. Tutte queste tecnologie sono adottate con un approccio bi-modale, che permette loro di gestire il proprio business in modo efficiente nello stesso tempo in cui integrano le nuove tecnologie. Inoltre i leader non si limitano a utilizzare queste tecnologie nei nuovi prodotti, ma le utilizzano anche per migliorare i processi tradizionali.

Innovazione e contaminazione

Grazie a questo approccio, i champions sanno come affrontare il cosiddetto “dilemma dell’innovatore” e, anche nel momento del successo, scelgono il sentiero dell’innovazione. A dimostrazione di questo Durante il Sap Forum sono state illustrate le esperienze di numerose realtà, provenienti dagli ambiti più diversi, come ad esempio Automobili Lamborghini (automotive), Velp Scientifica (strumentazione di laboratorio), Epta (refrigerazione commerciale), Sibeg (bottling) e Technogym (attrezzature per il fitness).

“La digitalizzazione elimina barriere, assottiglia i confini tra i settori, semplifica la gestione del business, rivoluziona il modo in cui le aziende si relazionano con i propri clienti e gestiscono i talenti”, ha detto Luisa Arienti. “Questa trasversalità è uno dei motivi per cui la rivoluzione 4.0 sta avanzando tanto rapidamente: ogni innovazione di successo potrebbe potenzialmente essere adottata in nuovi mercati, trasformandoli in modi del tutto inaspettati. Per questo siamo convinti che sia fondamentale offrire alle aziende di qualsiasi ambito e dimensione la possibilità di confrontarsi, di condividere le proprie esperienze e imparare da quelle altrui. Innovazione fa sempre più rima con contaminazione”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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