Eliot, l’opportunità di BTicino per l’Internet of Things

Pubblicato il 05 Nov 2016

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Capofila del Gruppo Legrand in Italia, BTicino si basa su una struttura organizzativa che comprende 10 insediamenti industriali e quasi 2.800 dipendenti, di cui 450 impegnati nella struttura R&D in Italia. L’azienda opera sul mercato italiano con le offerte dei marchi principali BTicino, Legrand, Zucchini, Cablofil, Vantage, NUVO e IME. Presente in oltre 60 Paesi nel mondo, BTicino si colloca tra i leader mondiali del mercato della domotica, dell’elettrotecnica e dell’installazione elettrica professionale.

Forte di questa struttura, del programma MyHome (lanciato negli anni 2000) e di oltre 200 milioni di Euro di fatturato realizzati con dispositivi o sistemi connessi in rete nel corso del 2014, BTicino alla fine del 2015 ha lanciato l’ambizioso programma Eliot (acronimo di ELectricity e Internet Of Things). L’obiettivo è di collegare in rete prodotti esistenti e creare nuovi prodotti nativamente connessi. Al tempo stesso Eliot si propone di favorire la diffusione degli oggetti connessi al fine di portare nuovi benefici per l’utente e per il professionista negli edifici residenziali, nel terziario e nei complessi industriali. La piattaforma Eliot è un’innovativa linea di prodotti con la quale BTicino punta a portare in tutte le case strumenti semplici da usare senza riunciare a funzionalità più elaborate come il controllo da remoto attraverso la rete.

Ed è anche una tecnologia che trasforma gli oggetti in dispositivi collegati ad Internet, in particolare grazie alle funzionalità di monitoraggio e controllo a distanza.

Qui potete vedere il video di presentazione di Eliot su Youtube

Rafforzatasi nel corso del 2016 e tutt’ora in evoluzione, la linea Eliot comprende videocitofoni che interagiscono con tablet e smartphone, salvavita Stop & Go, cronotermostati connessi e programmabili a distanza, telecamere con sensori intelligenti, sistemi per la gestione remota dell’illuminazione, tende e tapparelle, prese intelligenti che monitorano i consumi energetici e il sistema audio multiroom NuVo (compatibile anche con Deezer e Spotify). Il tutto ovviamente gestibile tramite app per smartphone, reti Wi-Fi e predisposto per l’integrazione con altri sistemi domotici rispondenti agli standard AllSeen e ZigBee.

Ma Eliot è solo agli inizi, in quanto l’IoT è una questione strategica. L’impegno di BTicino è infatti quello di rinnovare lo sforzo nello sviluppare nuovi prodotti nativamente connessi e proseguire nella prefigurazione di scenari futuri e di nuove potenziali applicazioni.

Per approfondire questo è il link al minisito BTicino dedicato all’Internet of Things.

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Armando Martin

Ingegnere elettronico e giornalista pubblicista, si occupa da anni di tecnologie industriali e sistemi di gestione come consulente industriale e direzionale. La sua attività professionale si è distinta per un approccio globale e flessibile ai temi dell’automazione, coniugando aspetti tecnici, scientifici, commerciali e di prodotto. Nel 2016 ha fondato, insieme a Franco Canna, il portale Innovation Post. E’ autore dei libri “Dizionario di Automazione e Informatica Industriale” (2006), “Comunicazione Industriale” (2010), “Misure per l’Automazione” (2012), “Strumentazione e Tecnologie di Misura” (2015), “Il Dizionario dell’Automazione – Le parole dell’innovazione (2016)”, “Industria 4.0, sfide e opportunità per il Made In Italy” (2018).

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