Bond di filiera per le Pmi, accordo tra sistema bancario e industrie meccaniche

Un percorso verso i “bond di filiera” per aiutare le aziende meccaniche, anche le piccole e medie imprese, negli investimenti. È questo l’obiettivo dell’accordo siglato tra Abi e Anima Confindustria Meccanica Varia.

Pubblicato il 20 Apr 2018

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Arrivano nuove soluzioni di finanziamento per le aziende meccaniche che, grazie all’accordo tra Abi e Anima Confindustria Meccanica Varia, che rappresenta imprese con un fatturato complessivo di 44,7 miliardi e 210 mila dipendenti, potranno beneficiare di strumenti adeguati per individuare soluzioni finanziarie che possano sostenere gli investimenti nel settore della meccanica. 

L’obiettivo dell’accordo, infatti, è quello di favorire l’accesso delle imprese, anche le piccole e medie, al mercato della raccolta diretta di risorse finanziarie, con una particolare attenzione verso quelle aziende che intendono, nell’ambito di programmi di crescita o di internazionalizzazione, entrare in contatto con una platea più ampia di operatori finanziari.

Un gruppo di lavoro per far nascere i bond di filiera

Il primo risultato dell’intesa, quindi, sarà la predisposizione, nell’ambito di un gruppo di lavoro interassociativo, di un’analisi di fattibilità dei cosiddetti ‘bond di filiera’. Si tratta di uno strumento rivolto in particolare a quelle migliaia di Pmi, che occupano un ruolo determinante nella filiera produttiva di cui fanno parte, ma che non riescono, per limiti di dimensioni e risultati economici, ad accedere ai mercati dei capitali oppure vi ricorrono senza vedersi attribuito merito di credito adeguato.

In concreto, si tratta di individuare ed analizzare una serie di dati di una filiera, ad esempio ambito di attività, aziende coinvolte, piano degli investimenti, risultati economici e finanziari della singola impresa, per poi proporre una struttura, con relativi schemi di rafforzamento del credito, finanziabile sul mercato. 

Il commento di banche e imprese 

“Siamo lieti – ha sottolineato Giovanni Sabatini, Direttore generale dell’Abi – di poter contribuire, in una fase di crescita dell’economia italiana, ad aumentare le soluzioni di finanziamento per le imprese che prevedano il ricorso diretto al mercato del debito. Tale canale finanziario, che è sempre più centrale nell’attività delle banche sul segmento imprese, può rappresentare una soluzione ottimale per strutture di finanziamento come i bond di filiera che coniugano la presenza di imprese leader e quella di imprese eccellenti ma di dimensioni ridotte con minori possibilità di accesso al mercato finanziario”.

“Il Piano Impresa 4.0 – spiega Andrea Orlando, Direttore generale di Anima – ha messo in risalto indicatori importanti. Le imprese sono pronte a investire. I dati elaborati dall’Ufficio studi Anima segnano cifre molto positive a due decimali. Gli imprenditori, se e quando messi in condizione, ampliano le linee produttive, si affacciano su nuovi mercati esteri, danno impulso ai dipartimenti di ricerca e innovazione. L’accordo con Abi può contribuire, attraverso strumenti finanziari su misura, a questo obiettivo: dare una nuova linfa vitale al tessuto imprenditoriale italiano e in particolare della meccanica, così che l’abbrivio positivo del 2017 e dell’inizio 2018 venga confermato e si possa dare un’accelerazione al Paese intero”.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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