Uomini, macchine e dati, la fabbrica del futuro secondo Bosch Rexhoth

Pubblicato il 22 Mag 2018

Bosch Rexroth

Il successo della Fabbrica del Futuro si baserà su tre pilastri: uomini, macchine e dati. Partendo da questo assioma, Bosch Rexroth ha ridisegnato negli ultimi dieci anni le proprie soluzioni puntando su flessibilità, personalizzazione e scalabilità ai massimi livelli. 

A spiegarlo, nel corso di una conferenza stampa, i rappresentanti dell’azienda che all’interno dello stand, hanno presentato  esempi concreti di quella che non è più una semplice visione ma una realtà che è già presente in molte aziende in tutto il mondo.

La “ricetta” di Bosch Rexroth

La produzione del futuro, quindi, sarà caratterizzata da cicli di vita del prodotto sempre più brevi, a lotti di dimensioni sempre minori e a prodotti sempre più personalizzati, nella concezione e nelle caratteristiche.  Ecco perché la Fabbrica del Futuro dovrà garantire una produzione sempre più efficiente e adattabile.

Per Bosch Rexroth, inoltre, nella Fabbrica del Futuro ogni linea, robot, macchina e anche ogni componente dovrà essere capace di raccogliere e  trasmettere dati, trasformando i big data in “smart data”, ovvero in informazioni in grado di migliorare la sicurezza, l’efficienza e la qualità.

Quanto siete preparati sui temi di Industria 4.0? Ecco il test

I visitatori che andranno a scoprire lo spazio allestito dall’azienda nell’area Know how 4.0, nel padiglione 4, potranno utilizzare uno dei tablet messi a disposizione per rispondere a un quiz che proporrà a una serie di domande sulla Factory of the Future. A seconda delle risposte date, il visitatore riceverà una “pagella”, che però non gli sarà consegnata, ma sarà scritta su un badge NFC.

Per scoprire il “voto” preso, bisognerà recarsi allo stand di Bosch Rexroth nel padiglione 5 (stand H038). Qui ci sarà un totem con un display e un lettore NFC. Il visitatore sarà valutato con quattro possibili risultati: “Now” per i visitatori pronti ad affrontare le sfide del presente; “Next” per chi è già proiettato a un futuro prossimo (prossimi 3-4 anni) o “Beyond” per i veri visionari proiettati già a quello che accadrà tra 10-15 anni, “quando in fabbrica di fisso ci saranno solo le pareti, i muri e i pavimenti e tutto il resto sarà configurabile”, come spiega Andrea Piatti di Bosch Rexroth, che ha lavorato al progetto.

A seconda del voto ottenuto il visitatore riceverà intanto un gadget commisurato alle sue abilità e poi la possibilità di fare una visita guidata allo stand che verterà sulle tecnologie per le quali il visitatore avrà manifestato maggiore “readiness”. Ma i risultati possibili non sono solo i tre visti finora: chi infatti non dovesse guadagnarsi almeno il livello “Now”, sarà guidato per una visita allo stand della divisione Tec (Training Experience & Competence), la scuola di formazione di Bosch in Italia, nel padiglione 7, nell’area Fare Cultura 4.0 di SPS Italia: un’ottima occasione per conoscere i dettami di base dell’Industria 4.0.

Scoprire l’Active Cockpit

Ma torniamo nell’area demo al padiglione 4. Oltre al quiz sul suo livello di preparazione sulla fabbrica del futuro, il visitatore potrà vedere in azione anche l’Active Cockpit. Si tratta di una piattaforma di comunicazione interattiva, che con le relative app rileva tutti i dati di pertinenza delle apparecchiature di produzione collegate, li aggiorna dinamicamente e li presenta in tempo reale, fornendo le basi per una costante ottimizzazione di tutti i processi e per una maggiore disponibilità.

Rappresenta l’anello di congiunzione fra produzione, rete informatica aziendale e uomo, in quanto il software consente, già oggi, una produzione completamente integrata, che, nella fabbrica del futuro, diventerà la norma.

Nella demo presente in fiera il display dell’Active Cockpit mostrerà, al posto delle classiche informazioni su una fabbrica, le informazioni sui visitatori che stanno visitando, in quel momento, lo stand Bosch Rexroth nel padiglione 5.  Ancora una volta un modo originale per aiutare le persone a toccare con mano concretamente i benefici della digitalizzazione.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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