Dall’intelligenza artificiale alla Smart factory, la quarta rivoluzione industriale secondo Festo

Pubblicato il 05 Set 2018

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Implementare i concetti di industria 4.0 per aiutare le imprese, anche quelle piccole e medie, ad affrontare una viaggio digitale che parte dall’informazione per concludersi nella “Smart Factory” aumentando la propria efficienza produttiva. È quanto emerge da una lunga intervista rilasciata alla società di analisi IoT Analytics da Eberhard Klotz, responsabile della campagna Industry 4.0 in Festo, azienda leader nel settore della tecnica dell’automazione, della formazione e dell’aggiornamento in campo industriale. 

“Industry 4.0 rappresenta per Festo il processo attraverso il quale si arriverà alla produzione del futuro – spiega Klotz – e descrive un cambiamento che imporrà nuove esigenze ai sistemi di produzione, alle macchine e alle persone in molti settori. Questo cambiamento comporta un viaggio digitale da parte dei clienti, partendo dalla prima presa di contatto attraverso i motori di ricerca, alle funzioni di selezione e dimensionamento dei prodotti online, ai software di simulazione e al completo processo digitale, fino ad arrivare alla macchina o alla linea di assemblaggio, in altre parole, alla smart Factory, ovvero la fabbrica intelligente“. 

Un “gemello digitale” per ottimizzare la produzione 

“Industry 4.0 è la combinazione di Internet of Things (IoT) e della digitalizzazione di prodotti e servizi – spiega – in sostanza, un mondo connesso porta ad un futuro più efficace ed efficiente”. I prodotti realizzati secondo questi standard, quindi, generano una rappresentazione digitale, un “gemello o ombra digitale“, che permette agli utenti di accedere ai dati rilevanti del prodotto. 

In questo modo si può garantire la massima qualità e stabilità nella produzione, oltre a permettere “ai fornitori di integrare più facilmente l’offerta di servizi – prosegue – come manutenzione predittiva, ottimizzazione del ciclo di vita, migliorando anche il grado di efficienza globale dell’impianto”.

La quarta rivoluzione industriale di Festo

Festo ha avviato la quarta rivoluzione industriale in casa propria, con strutture organizzative flessibili facili da apprendere e adottare. Un processo avviato nel 2010, nella casa madre in Germania, attraverso attività di sviluppo di nuovi prodotti, R&D, produzione, strutture IT e qualificazione dei collaboratori con Festo Didactic.

“Stiamo introducendo le tecnologie più efficaci anche in altri stabilimenti all’estero, perché prevediamo uno scenario di payback molto promettente”. Tra gli esempi più interessanti ci sono un progetto di analisi dati che migliora le prestazioni delle macchine, evidenziando eventuali punti deboli e riducendo i tempi ciclo fino al 15% e il sistema che abbiamo messo a punto per la manutenzione mobile.

Analisi dati e manutenzione via tablet per migliorare la produttività 

Nel primo caso grazie alla trasparenza dei dati ottenuta con un setup molto complesso si sono potute realizzare analisi dettagliate in grado di identificare alcuni schemi comuni ed eventuali criticità. “Abbiamo sviluppato una soluzione che migliora il tempo ciclo della macchina del 15%, da 13 a 11 secondi attraverso modifiche sulle celle di prova e le loro procedure.  Altri punti di criticità. Invece, hanno richiesto una CPU più potente. Ma senza trasparenza dei dati una simile ottimizzazione non sarebbe stata possibile. Un risultato di successo, dato che l’investimento si è ripagato in meno di un anno”. 

L’altro esempio riguarda il sistema di manutenzione adottato nello stabilimento di Scharnhausen. “Ogni addetto è dotato di tablet in cui sono memorizzati interventi periodici di manutenzione, manuali e istruzioni di riparazione, che permette la comunicazione istantanea con un esperto. Abbiamo visto subito che, non dovendo rientrare tutte le volte all’ufficio manutenzione centrale, i tecnici migliorano il livello di produttività e riducono il tempo di riparazione macchina. Grazie a questa tecnologia, abbiamo raggiunto una crescita di oltre il 30% senza modificare la dimensione del team e ottenuto un payback in meno di 6 mesi. Sulla base di queste esperienze abbiamo sviluppato ‘Smartenance’, un software di gestione della manutenzione senza supporto cartaceo”.

Festo Didactic per aiutare le piccole e medie imprese

Il problema, adesso, è che queste competenze sono sottorappresentate nelle PMI. Per questo motivo è stato realizzato un programma mirato di corsi, Festo Didactic, che intende ridurre questo gap di qualificazione. Nei propri stabilimenti, inoltre, Festo cura la qualificazione del proprio personale a livello scientifico e di analisi dei dati, in collaborazione con il reparto IT. 

“Anche le risorse umane cercano nuovi approcci per reperire talenti nella scienza dei dati – spiega – e la ricerca di personale si è estesa anche alle comunità speciali con software analitici per il reclutamento di talenti. Collaboriamo inoltre con università a indirizzo informatico in tutto il mondo e supportiamo eventi hackathon.

Le strategie per il 2019 e la “vision” futura 

“Festo sta cambiando profondamente – sottolinea Klotz – siamo partiti presentando la novità rivoluzionaria della digitalizzazione alla fiera di Hannover di quest’anno, continuando poi con l’electric automation alla fiera SPS IPC Drives. Festo ha un ruolo primario nel processo di trasformazione verso la Industry 4.0, che per molti aspetti aumenta il valore e il contributo del software fino al 50% sul lungo periodo”.

A questo si aggiungono le nuove frontiere, come quella dell’intelligenza artificiale. “Con la recente acquisizione della società Resolto, specialista in AI, Festo investe chiaramente nel valore aggiunto costituito da dati, conoscenza e software. Quello che noi utilizziamo come fattore di successo nel nostro ambiente produttivo – conclude Klotz- lo condividiamo con i nostri clienti. Facciamo quello che diciamo, siamo gli ingegneri della produttività“.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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