Imprese e consumatori preoccupati per situazione economica, cala la fiducia

Scende la fiducia dei consumatori e delle imprese: l’Istat stima una flessione di due punti per i consumatori, mentre per imprese calano manifatturiero e costruzioni

Pubblicato il 27 Giu 2019

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Dopo le performance positive di maggio, che avevano dato una piccola speranza di ripresa, l’indice che misura la fiducia di imprese e consumatori torna a calare.

La tendenza è stata registrata dall’Istat che a giugno 2019 stima una flessione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 111,6 a 109,6. Anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese fa registrare una dinamica negativa (da 100,2 a 99,3).

Nei consumatori cresce il timore del futuro

Secondo i dati Istat, quindi, tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in calo, anche se con intensità diverse.

Il clima economico e quello futuro registrano una diminuzione più marcata mentre la flessione è più contenuta per il clima personale e per quello corrente. Più in dettaglio, il clima economico passa da 125,5 a 120,9, il clima futuro diminuisce da 115,6 a 112,3, il clima personale flette da 107,4 a 105,6 e il clima corrente cala da 109,6 a 107,6.

Giù la fiducia del manifatturiero

Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia registra una flessione nel comparto manifatturiero e, soprattutto, nelle costruzioni (l’indice cala, rispettivamente, da 101,9 a 100,8 e da 144,3 a 140,9); nei servizi l’indice registra una diminuzione più contenuta (da 99,3 a 98,9) mentre nel commercio al dettaglio sale da 102,7 a 104,7.

Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nell’industria manifatturiera si rileva un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione; il saldo relativo alle scorte di magazzino è in aumento. Nelle costruzioni la dinamica negativa dell’indice è trainata dal deciso ridimensionamento delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda a cui si unisce un peggioramento dei giudizi sugli ordini.

Con riferimento al settore dei servizi, si segnala il peggioramento dei giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari; le attese sugli ordini sono in aumento. Nel commercio al dettaglio, l’incremento dell’indice è dovuto al miglioramento dei giudizi e, soprattutto, a quello delle attese sulle vendite, diffuso sia alla grande distribuzione sia a quella tradizionale. Il saldo dei giudizi sul livello delle giacenze diminuisce.

L’analisi: “Peggiora l’opinione sulla situazione economica del paese”

“Dopo gli incrementi registrati a maggio – spiega Istat nel commento ai dati – peggiora a giugno il clima di fiducia sia per i consumatori sia per le imprese. Per le imprese il livello destagionalizzato dei climi di fiducia di giugno è comunque di poco superiore alla media dei primi cinque mesi dell’anno, mentre per i consumatori si rileva un differenziale negativo di oltre due punti, con il clima economico ed il clima futuro in deciso peggioramento”.

“La flessione della fiducia dei consumatori rispetto al mese precedente – prosegue l’Istituto di Statistica – si caratterizza per un marcato peggioramento delle opinioni sulla situazione economica del Paese e sulle prospettive della disoccupazione. Per quanto riguarda le imprese, si osserva un miglioramento solo per il settore del commercio al dettaglio, mentre cala in modo particolarmente marcato la fiducia nel settore delle costruzioni e torna a scendere anche la fiducia del settore manifatturiero”.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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