Competence Center, quasi 2 milioni di euro per il terzo (e ultimo) bando di Artes 4.0

Il Competence Center Artes 4.0 si prepara a pubblicare il terzo e ultimo bando da quasi 2 milioni di euro per finanziare progetti innovativi delle imprese. Il bando (la cui pubblicazione è attesa per il 31 luglio) permetterà di ricevere un contributo nella misura massima del 50% dei costi e delle spese ammissibili, con un importo massimo fissato a 200.000 euro per ciascun progetto

Pubblicato il 23 Lug 2020

artes40

Artes 4.0, il Competence Center con sede a Pontedera, è pronto a pubblicare il terzo e ultimo dei suoi bandi mirati a finanziare progetti innovativi delle imprese: alle migliori idee concrete da sviluppare, che partano già da un Technology Readiness Level (TRL) compreso tra 5 e 8, potranno andare fino a 200.000 euro.

Il Comitato Tecnico Scientifico del centro di competenza toscano ha infatti approvato il testo definitivo dello strumento con cui sarà distribuita l’ultima tranche delle risorse messe a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per favorire lo sviluppo delle nuove tecnologie nelle attività produttive.

In particolare, la pubblicazione è prevista per il 31 luglio 2020 e il termine per la presentazione delle domande è stato fissato al 30 settembre. Il bando ha una dotazione di 1.979.985,38 euro, cifra risultante dalla differenza tra le risorse in dotazione ad Artes per i progetti e quelle effettivamente utilizzate nei primi due bandi. Le aziende vincitrici potranno ricevere un contributo nella misura massima del 50% dei costi e delle spese ammissibili, con un importo massimo fissato a 200.000 euro per ciascun progetto.

Nessun vincolo su tecnologie e settori

Il bando, come anticipato dalla Direttrice Esecutiva Lorna Vatta, prevede una sola fase di selezione e coprirà tutte le aree tematiche e gli ambiti applicativi in cui è specializzato il Competence Center (esattamente come il primo dei tre complessivamente previsti da Artes 4.0). Ricordiamo che Artes sta per Advanced Robotics and enabling digital TEchnologies & Systems 4.0.

Non essendo disponibile ancora il testo, li elenchiamo di seguito così come definiti dal primo bando:

  • Robotica e macchine collaborative provviste di sensori ed algoritmi/strategie avanzate per l’interazione sicura persona-macchina nell’ambiente di lavoro
  • Sistemi di controllo model-based per sistemi multivariabili, in grado di gestire vincoli operativi (ad esempio di attuazione) e prestazioni ottimali. Algoritmi per l’apprendimento automatico di modelli orientati al controllo a partire dai dati. Sistemi di diagnostica per l’individuazione di malfunzionamenti
  • Tecnologie per l’ottimizzazione real-time di processo, sia per il miglioramento della qualità del manufatto che per il risparmio di materiali ed energetico
  • Realtà aumentata, virtuale e sistemi di telepresenza multisensoriale e Human Computer Interaction, in processi di progettazione e sviluppo di nuovi prodotti e servizi (come, ad esempio, in task di manipolazione per montaggio e smontaggio di componenti in ambienti pericolosi), anche in condivisione tra vari nodi della rete del centro di competenza, e per potenziare le capacità di marketing digitale e vendita delle imprese partner
  • Tecnologie robotiche e di realtà aumentata e di sistemi di sensori per la manutenzione predittiva e training
  • Soluzioni 4.0 per la tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro
  • Sensori realizzabili con diverse tecnologie, tra cui le tecnologie MEMS/MOEMS, quali dispositivi elettronici, meccanici, ottici e combinazioni
  • Modeling, sviluppo e caratterizzazione materiali avanzati
  • Digitalizzazione e robotizzazione di processi per aumentare la produttività e la sicurezza degli operatori
  • Tecnologie, reti e sistemi e comunicazione, wireless e wired, per connettere robot e/o macchine e persone con elevati standard di Quality of Service per la valutazione e la misura quantitativa delle performance generali del processo
  • Applicazioni e tecnologie per archiviazione ed elaborazione di dati, per sistemi data-intensive e ad elevata sicurezza per deployment in contesti industriali con robot e apparati di automazione
  • Infrastrutture software di base, sistemi operativi e middleware, analisi, simulazione e verifica per sistemi di controllo adattivi per il supporto di applicazioni robotiche distribuite con vincoli real-time e di affidabilità
  • Tecnologie per la cyber-security. La digitalizzazione dell’impresa si accompagna a un rischio di attacchi digitali che richiede una gestione professionale e rapida nel rispondere all’evoluzione delle tipologie di attacco
  • Digitalizzazione delle attività di fabbrica, logistiche e tracciabilità delle merci ai fini dell’ottimizzazione della gestione integrata di filiere industriali

Come si può notare, sono incluse tutte le tecnologie abilitanti di Industria 4.0 ma, come sottolinea Vatta, “i progetti non dovranno essere limitati ai contesti industriali: il nostro approccio intende aiutare la diffusione dell’innovazione anche nei settori che l’hanno guardata meno, come la sanità, il turismo, l’agricoltura ecc.”.

Occhio alle premialità

In base a quanto siamo già in grado di anticipare, i progetti potranno avere una durata massima di 18 mesi (12+6 di margine di proroga) e molta attenzione sarà dedicata al Technology Readiness Level (TRL), che dovrà essere compreso tra 5 e 8 e a fine progetto dovrà raggiungere almeno 7. Inoltre, ogni impresa potrà presentare una sola proposta come capofila ma partecipare a più domande come fornitore.

“Le cifre messe a disposizione dei Competence Center per i bandi sono decisamente basse rispetto al network e ai contenuti (molto ricchi)”, ricorda Vatta. “Arrivano davvero tante domande: noi abbiamo raccolto il 46% delle domande di bando presentate su tutti i Competence Center d’Italia”. Proprio perché la concorrenza per accedere alle risorse è alta, la Direttrice Esecutiva di Artes 4.0 ricorda l’importanza dei criteri di premialità, che saranno presenti anche in questo terzo e ultimo bando e che sono spesso determinanti per chi riesce ad aggiudicarsi le agevolazioni. Uno di questi criteri è lo sviluppo del progetto con Artes 4.0 o con i soci del Competence Center.

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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