Un gemello virtuale per l’innovazione delle cure mediche: la visione di Dassault Systèmes

Dassault Systèmes ha presentato la sua strategia aziendale per i prossimi anni, che punta sull’utilizzo del gemello virtuale (e non semplicemente digitale) per innovare la cura della salute dell’uomo. Un’innovazione sostenibile, applicabile anche agli altri settori in cui opera l’azienda, che permette di valutare gli impatti di un prodotto ancora prima di realizzarlo.

Pubblicato il 13 Ott 2020

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Spingere sull’acceleratore delle tecnologie per avviare un processo di trasformazione delle modalità di cura della salute e contribuire a migliorare la qualità della vita attraverso la realizzazione del gemello virtuale del corpo umano. E’ questa la strategia di Dassault Systèmes, azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni software per la progettazione e la simulazione e alfiere di quella che definisce la 3Dexperience.

I gemelli virtuali – che come vedremo non sono un semplice sinonimo dei digital twins – aprono nuove possibilità per il settore delle bioscienze e della sanità, consentendo a chi si occupa di ricerca, medicina, chirurgia e altre discipline legate alla salute di comprendere, di esaminare e curare un corpo umano con la stessa precisione, sicurezza ed efficacia oggi garantite in altri settori quali l’industria automobilistica, l’edilizia e l’aeronautica.

“Nel 1989 abbiamo creato il primo gemello virtuale del Boeing 777”, ricorda Bernard Charlès, Vice Chairman e CEO di Dassault Systèmes. “Nel 2012, osservando come il mondo stesse passando ad un’economia focalizzata sull’esperienza che predilige l’utilizzo del prodotto rispetto al prodotto stesso, abbiamo osato immaginare una piattaforma che utilizzasse gemelli virtuali completi degli oggetti, al fine di esplorare, valutare e sperimentare a 360 gradi nuove idee da trasformare in realtà. L’abbiamo chiamata piattaforma 3Dexperience. Adottando la piattaforma, i nostri clienti ne fanno il catalizzatore e l’abilitatore del Rinascimento dell’Industria. La nostra ambizione di armonizzare prodotto, natura e vita resta invariata, ma il raggio d’azione si sta allargando. In questo modo abbiamo acquisito una nuova comprensione della vita e della natura. Oggi siamo in grado di applicare le conoscenze e il know-how acquisiti nel mondo inorganico al mondo vivente, estendendo il nostro focus ‘dalle cose alla vita’. Il gemello virtuale del corpo umano ci consentirà di inventare nuovi modi di rappresentare la vita grazie alla comprensione e alla rappresentazione dell’invisibile e di dare un contributo di lungo termine a beneficio di tutti”.

Gemelli virtuali e non digitali

“Preferiamo parlare di gemelli virtuali e non di gemelli digitali – ha sottolineato Guido Porro, Amministratore Delegato di Dassault Systèmes Italia e Managing Director EuroMed di Dassault Systèmes – perché il valore di ciò che si fa sta nel potenziale che offre per immaginare il futuro. Il ‘virtuale’ riguarda ciò che è possibile, dunque le potenzialità”.

Il gemello virtuale del corpo umano, realizzato con la piattaforma 3DExperience, integra modellizzazione, simulazione, informazioni intelligenti e collaborazione. Coniugando bioscienze, scienze dei materiali e scienze dell’informazione, consente a tutti i soggetti coinvolti di proiettare i dati di un “oggetto” in un modello virtuale “vivente”, che possa essere completamente configurato e simulato.

Industria, ricercatori, medici e persino i pazienti possono visualizzare, testare, comprendere e prevedere ciò che, altrimenti, non può essere visto: dall’effetto dei farmaci su una malattia fino agli esiti di un intervento chirurgico o di una procedura diagnostica, ancora prima che il paziente venga sottoposto al trattamento.

Dalle cose alla vita

“La nostra azienda sta entrando in una nuova fase, in cui siamo in grado di applicare le conoscenze acquisite negli ultimi anni e trasferirle nel mondo biologico vivente. Dalle cose alla vita. La sfida, per noi, è ora quella di spingere ulteriormente sulla personalizzazione del prodotto“, ha spiegato Porro.

Per raggiungere questi obiettivi, Dassault Systèmes si concentrerà sul consolidamento della sua leadership nelle bioscienze e nella sanità, oltre che in due altri settori strategici per l’economia: “infrastrutture e città” e “industrie manifatturiere”: tutti settori che hanno processi di sviluppo ed esigenze di sostenibilità simili nel loro impegno a migliorare la qualità della vita, che si tratti di terapie più mirate e meno costose, infrastrutture ottimizzate o un migliore uso dell’ambiente. In quanto caratteristica dell’essere umano, l’esperienza consente di applicare arte, scienza e tecnologia per immaginare e creare un mondo migliore per tutti.

“Un’ innovazione sostenibile“, come l’ha definita Porro, poiché permette di valutare tutti gli impatti del prodotto prima della sua applicazione. Quello della sostenibilità è un focus primario della strategia dell’azienda per i prossimi anni e che riguarda anche altri campi di applicazione della piattaforma 3DExperience, come il settore manifatturiero, della progettazione e della gestione delle infrastrutture e del territorio urbano.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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