Dati Istat, l’industria torna a frenare: fatturato e ordinativi in calo a settembre

I dati diffusi dall’Istat relativi agli indici del fatturato e degli ordinativi dell’industria italiana mostrano un calo congiunturale del fatturato e degli ordinativi (rispettivamente -3,2% e -6,4% sui dati di agosto). A pesare sui dati del fatturato a settembre è una forte contrazione del mercato interno a fronte di una crescita trascurabile del mercato estero.

Pubblicato il 20 Nov 2020

fatturato e ordini

A settembre si arresta il trend positivo del fatturato e degli ordinativi dell’industria italiana, dopo 4 mesi di crescita. Secondo i dati Istat, infatti, a settembre il fatturato è in calo del 3,2 rispetto ad agosto (dati destagionalizzati), mentre gli ordinativi scendono del 6,4%.

Tuttavia, su base trimestrale si registra una forte crescita, con l’indice complessivo del fatturato che segna +33,4% rispetto al trimestre precedente, mentre gli ordinativi sono cresciuti in media del 40, 7% rispetto al trimestre precedente.

A pesare sulla dinamica congiunturale del fatturato è la forte contrazione del mercato interno (-4,9%) e di un aumento trascurabile del mercato estero (+0,2%), mentre per gli ordinativi il dato riflette un’ampia contrazione di entrambi i mercati (-5,7% quello interno e -7,3% quello estero).

Il calo del fatturato rispetto ad agosto riguarda tutte le principali industrie, con l’industria energetica che registra la flessione più significativa (-7,3%), seguita dai beni intermedi (-5,6%) e dai beni di consumo (-3,5%). L’unico settore a registrare un aumento del fatturato rispetto ad agosto è quello dei beni strumentali, che cresce dello 0,9%.

Rispetto a settembre 2019, il fatturato totale diminuisce del 4,6%, a causa di una flessione similare del mercato interno (-4,5%) e di quello estero (-4,9%). Ad essere maggiormente colpita è l’attività di raffinazione del petrolio, che segna un calo del 34,7%, seguita dall’industria del computer e dell’elettronica (-11%). Contrariamente, il settore dei mezzi di trasporto registra la crescita più marcata in termini tendenziali (+4,6%), seguito dalle altre industrie manifatturiere e delle riparazioni che crescono del 2,6%.

Rispetto a settembre 2019 cresce invece l’ndice grezzo degli ordinativi (+ 3,2%), trainato soprattutto dalla crescita della domanda interna (+5,1%), a fronte di una crescita del mercato estero piuttosto modesta (+0,4%). Il settore che ha registrato la crescita maggiore è stato quello dei trasporti, che ha registrato un aumento degli ordinativi del 17,6% rispetto a settembre 2019, mentre il settore della carta è cresciuto del 4,7%.

Contrariamente, le flessioni maggiori del dato tendenziale degli ordinativi si sono registrate per il comparto dei computer e dell’elettronica (-4,1%) e nell’industria farmaceutica (-4%).

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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