Cloud, Intelligenza Artificiale, futuro del lavoro e sostenibilità: così Microsoft guida le imprese nella trasformazioni digitale e green

Le tecnologie sono mature e grazie alle risorse del PNRR è il momento giusto per investire nel digitale e in sostenibilità: questo è il messaggio di Microsoft Italia che in un digital event ripercorre le iniziative adottate per guidare le imprese ad affrontare le sfide delle rivoluzioni digitali e green.

Pubblicato il 18 Giu 2021

Microsoft

Sostenibilità, Intelligenza Artificiale (AI) e futuro del lavoro: è questa la ricetta di Microsoft per per supportare le aziende italiane pubbliche e private verso il futuro, beneficiando dell’accelerazione offerta dai piani NextGenerationEU e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e cavalcando il potenziale delle nuove tecnologie, come Cloud e Intelligenza Artificiale.

Le tecnologie ci sono (e sono mature) e le risorse messe a disposizione a livello comunitario e nazionale rendono questo il momento perfetto per accelerare la transizione del nostro Paese verso modelli di crescita inclusiva e sostenibile: è questo il messaggio centrale che emerge dal summit “L’innovazione per la crescita sostenibile” che Microsoft Italia ha organizzato coinvolgendo imprenditori, manager e professionisti per un confronto sulle sfide e le opportunità per la ripresa.

“Il Piano Next Generation EU mette a disposizione 191,5 miliardi di Euro di fondi, di cui oltre la metà sono potenzialmente collegati a soluzioni Cloud. Questa straordinaria iniezione di fondi può accelerare la crescita del mercato fino ad addirittura triplicarne o quintuplicarne il valore nei prossimi 3 anni”, commenta Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.  

Le iniziative di Microsoft a sostegno della digitalizzazione del Paese

Un’occasione anche per fare il punto sulle iniziative dell’azienda per guidare le imprese in queste transizioni, a cominciare dal piano Ambizione Italia #DigitalRestart, l’iniziativa con cui Microsoft ha messo a disposizione 1,5 miliardi di dollari per sostenere il rilancio e la crescita del Paese attraverso il digitale.

Un piano che, come l’azienda stessa ha reso noto a marzo scorso, è riuscito a raggiungere dal 2018 ad oggi circa 1 milione di persone. Punto cardine di questo piano è l’avvio della prima Regione Data Center in Italia e l’accesso a servizi cloud locali, anche grazie a partnership strategiche che si stanno consolidando in questi mesi, come quella con Poste Italiane e Leonardo, che assumono un valore cruciale nell’ambito del dibattito sulla creazione del Polo Strategico Nazionale.

Una strategia volta ad aiutare le aziende a investire nelle tecnologie strategiche per la competitività del Paese. In quest’ottica si inserisce anche l’AI Hub, iniziativa che l’azienda ha lanciato a gennaio scorso per mettere a fattor comune l’expertise di player nazionali qualificati e aiutare le realtà italiane a cogliere i vantaggi dell’Intelligenza Artificiale e per accelerare la prototipazione di progetti, in risposta alle esigenze di diversi settori industriali.

Una tecnologia di cui le imprese italiane riconoscono le potenzialità: secondo una recente analisi realizzata da Google Cloud, infatti, l’81% delle imprese manifatturiere utilizzano tecnologie disruptive come AI e cloud.

A fronte di questo, tuttavia, l’Italia si trova in una posizione arretrata rispetto ad altri Paesi europei: secondo le stime di Net Consutling Cube (società di analisi di mercato e consulenza), infatti, il mercato italiano dell’AI nel 2020 a 241 milioni di euro, con una crescita del 12% sul 2019 e prevede che quest’ultimo arriverà a toccare 390 milioni di euro entro il 2022, con una crescita in media del 27%.

Situazione confermata anche dai dati Eurostat, secondo cui la percentuale di adozione dell’AI tra tutte le imprese italiane è del 35%, mentre la media europea è del 42%.

Eppure il potenziale del nostro Paese in questa tecnologia è alto: secondo l’indice i-Com (dell’Istituto per la Competitività),  l’Italia si classifica al 13° su 27 Stati UE per potenziale in AI, ma il rischio è di non sfruttarlo a pieno. In base alle stime Bain & Co, l’AI intercetta infatti solo l’1,5% della spesa globale.

Il focus sulla sostenibilità

Altro focus del progetto Ambizione Italia #DigitalRestart è quello della sostenibilità, altro tema chiave per la ripartenza del Paese. Un tema su cui Microsoft ha investito nel gennaio 2020 1 miliardo di dollari, in linea con la sua ambizione di diventare azienda carbon neutral entro il 2030.

E per aiutare altre imprese a compiere ulteriori passi verso modelli più sostenibili, Microsoft ha creato nel novembre 2020 l’Alleanza per la sostenibilità, un ecosistema di open innovation per promuovere una crescita sostenibile, in collaborazione con growITup (la piattaforma di Open Innovation creata con Cariplo Factory) e insieme a molteplici altre aziende, mondo accademico e startup.

Un ecosistema nato per sviluppare nuove progettualità in grado di far fronte alle sfide ambientali e diffondere una cultura green che in questi anni è cresciuto fino a includere 17 partner. Negli ultimi mesi, inoltre, è stato avviato il programma di scaling Pitch for Impact per sostenere le idee più brillanti e le startup più meritevoli attraverso risorse tecniche e tecnologiche, come crediti Azure e accesso alla piattaforma Git-Hub.

Un programma che si pone l’obiettivo di sviluppare progetti in gradi di attingere a 85 miliardi di euro nell’ambito dei fondi del PNRR, un motore senza precedenti per spingere il Paese verso l’innovazione sostenibile.

Le competenze

Infine, non è mancato il focus sulle competenze che, in un mondo del lavoro in rapido cambiamento, le imprese faticano sempre di più a trovare. In questo ambito, Microsoft ha messo in campo iniziative che sono state in grado di aiutare 1,3 milioni di persone ad acquisire competenze digitali nell’ultimo anno. L’obiettivo dell’azienda è quello di arrivare a 3 milioni di Italiani formati nel 2023.

Grazie alla collaborazione con altre grandi realtà imprenditoriali del Paese, inoltre, Microsoft ha dato vita all’Alleanza per lo Smartworking ed è riuscita a coinvolgere in attività di formazione oltre 150.000 PMI in Italia nell’ultimo anno, anche grazie allo sviluppo di soluzione incentrare al sostegno dei lavoratori che lavorano da remoto, come la piattaforma Microsoft Viva.

“In questo scenario la Transizione Digitale ed Ecologica rappresentano driver di sviluppo senza precedenti: questo è il momento ideale per le aziende di trasformarsi e adottare il digitale come leva competitiva. In questo modo potremo innovare e rilanciare il Paese, verso una società più sostenibile e intelligente, a misura di chi vi opera e la abita”, aggiunge Candiani.

Migliori prodotti, servizi per i clienti e vantaggi per i dipendenti: storie di trasformazione digitale di successo

Nel corso dell’evento sono stati presentati, inoltre, alcuni casi di digital transformation di successo, come quello di Eni gas e luce, diventata ora un’azienda data-driven, abilitando potenza di calcolo e servizi di Big Data & AI per programmare con precisione le azioni necessarie per garantire risposte puntuali al fabbisogno energetico e per offrire vantaggi agli utenti finali, in una logica di customer centricity.

L’esempio del Gruppo Campari mostra, in cambio, come la soluzione Microsoft Dynamics 365 Customer Insights può migliorare la connessione con i propri clienti. L’azienda, infatti, è ora in grado di raccogliere in un’unica piattaforma cloud le informazioni di business e sui consumatori relative a tutti i brand e a tutte le regioni geografiche in cui è presente. Questo ha permesso al gruppo di entrare in contatto in modo più efficace e personalizzato con i bartender e i consumatori finali tramite tutti i canali.

Il Gruppo Lavazza ha invece creato un’architettura sicura per connettere le macchine del caffè Lavazza A Modo Mio e raccogliere dati in totale sicurezza, con l’obiettivo di mettere in pista funzionalità di manutenzione predittiva, garantire il corretto funzionamento delle macchinette e la piena qualità del caffè, ma anche per sviluppare in futuro prodotti personalizzati alle esigenze del cliente.

Altre testimonianze si sono concentrate su azioni in grado di migliorare l’employee experience (termine che fa riferimento all’esperienza di un lavoratore all’interno dell’azienda), come il caso di Sogei, che ha avviato un percorso di trasformazione che ha portato a una riduzione del 60% del volume della posta elettronica e un aumento del 194% dell’attività di collaboration, con una media di utenti attivi tutti i giorni pari al 73% della popolazione aziendale.

Sulla collaborazione da remoto si è concentrato anche il percorso di trasformazione di Rina (Registro Italiano Navale), che ha puntato su strumenti di collaborazione da remoto, come Teams, per abilitare un modello di lavoro ibrido.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 5