Nuovi sensori a ultrasuoni U1RT per la misurazione della distanza

U1RT di wenglor sono caratterizzati da ingombri di montaggio minimi, dispongono di comunicazione NFC e Io-Link con standard Com3 per una integrazione semplice, flessibile e affidabile.

Pubblicato il 19 Ott 2021

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Wenglor, azienda tedesca che sviluppa e produce sensori intelligenti, dispositivi di sicurezza e sistemi avanzati di elaborazione di immagini, ha lanciato sul mercato i nuovi sensori di distanza a ultrasuoni della serie U1RT, frutto della combinazione tra la consolidata tecnologia a ultrasuoni delle serie U1KT e UMD e l’ergonomia di design dei sensori optoelettronici R. Da questi ultimi, in particolare, sono state mutuate le caratteristiche principali, ovvero gli ingombri molto contenuti e il montaggio estremamente semplice tramite attacco filettato M18 o tramite i fori sulla custodia. Inoltre, grazie all’interfaccia Io-Link 1.1 e NFC, il nuovo sensore U1RT offre comode funzioni di setting e memorizzazione.

Dunque, i nuovi tasteggi diretti a ultrasuoni combinano le migliori caratteristiche di due dei prodotti di maggior successo di wenglor. In funzionamento a barriera, il sensore permette di effettuare misurazioni affidabili fino a una distanza di 2.000 mm, mentre in modalità reflex il campo di lavoro arriva a 1.200 mm. I nuovi U1RT possono essere impiegati in applicazioni caratterizzate da temperature comprese tra –30 °C e +60 °C in svariate modalità, anche in funzionamento sincrono. Due uscite di commutazione indipendenti rilevano i livelli minimi e massimi. Gli indicatori Led visibili a 360° e l’elevato grado di protezione IP67/IP68 rendono questi nuovi sensori perfetti per applicazioni anche particolarmente critiche o gravose.

Flessibilità e comunicazione intelligente

La flessibilità d’impiego che caratterizza i nuovi U1RT non è legata solamente alla ridotta profondità di montaggio, ma anche dalla disponibilità delle varianti PNP e NPN.

“I nuovi sensori della serie U1RT garantiscono prestazioni incredibili”, spiega Elio Bolsi, General Manager di wenglor sensoric italiana. “L’interfaccia Io-Link 1.1 con il supporto dello standard Com3 permette di instaurare una comunicazione veloce e sicura con il controllore di processo. Lo Smart Sensor Profile consente di integrare il sensore in modalità IO-Link standard e permette di inviare regolarmente i messaggi di stato del dispositivo”.

L’interfaccia NFC integrata consente di gestire la configurazione dei sensori tramite l’app wenglor in modalità wireless e senza alimentazione, il che consente di snellire le applicazioni che richiedono la configurazione di un elevato numero di dispositivi, con grande risparmio di tempi e costi. Sempre a questo proposito, la modalità di regolazione diretta del sensore tramite il tasto Teach-in permette di risparmiare molto tempo.

“La flessibilità di impiego, il campo di lavoro e il collaudato fattore di forma R rendono la serie U1RT, insieme alle opzioni di integrazione intelligenti, adatta a qualsiasi settore d’impiego”, rimarca Bolsi.

Versatile e affidabile per applicazioni di ogni genere

Uno dei punti di forza dei nuovi sensori a ultrasuoni U1RT sono le dimensioni estremamente compatte della custodia (32 × 16 × 12 mm) e, in generale, del fattore di forma R, che garantisce ingombri massimi di 56,5 × 26 × 24 mm. La famiglia dei dispositivi wenglor a ultrasuoni comprende inoltre dispositivi dotati di attacchi filettati M18 e M30 (UMD e UMF) in acciaio inox, nonché i sensori dalla caratteristica forma a parallelepipedo UMS (81 × 55 × 30/47 mm), capaci di lavorare su grandi distanze fino a 6.000 mm, e le esecuzioni speciali a forcella U1H. Ciò si traduce nella possibilità di usare i sensori a ultrasuoni praticamente in quasi tutte le applicazioni.

La tecnologia a ultrasuoni

La tecnologia a ultrasuoni è ideale per il rilevamento senza contatto di oggetti trasparenti, lucidi e scuri, superfici riflettenti e materiali di tutti i tipi, sia solidi che liquidi, ruvidi o lisci, porosi o traslucidi. Le condizioni ambientali come polvere, vapore, sporcizia o luce estranea non costituiscono elementi di disturbo.

“Il loro principio di funzionamento è estremamente semplice. Trasmettendo e ricevendo impulsi di onde ultrasoniche, i sensori sfruttano il tempo di transito del suono riflesso dall’oggetto e determinano così la sua distanza”, spiega Bolsi. “Misurazioni di livello nei serbatoi, della freccia di flessione di nastri o lamiere, dell’altezza di impilamento, o anche il semplice controllo di presenza di oggetti di vario tipo sono solo alcune delle applicazioni che possono essere efficacemente gestite con la tecnologia a ultrasuoni wenglor”.

Panoramica delle caratteristiche principali:

  • Campo di lavoro in modalità reflex fino a 1.200 mm
  • Campo di lavoro nel funzionamento a barriera fino a 2.000 mm
  • Due uscite di commutazione indipendenti con uscita di errore programmabile
  • Fattore di forma R estremamente compatto (56,5 × 26 × 24 mm)
  • Interfaccia Io-Link 1.1 con supporto dello standard Com3
  • Riproducibilità di 5 mm
  • Differenza di linearità di 2 mm
  • Interfaccia NFC
  • Possibilità di funzionamento diretto, a barriera o sincrono
  • Varianti PNP/NPN
  • Range di temperatura esteso da –30 °C a +60 °C
  • Risultati di misura costanti grazie alla compensazione termica integrata
  • Grado di protezione IP67/IP68

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Valentina Repetto

Appassionata di tecnologia ma con un amore incondizionato verso la natura, si dedica alla fotografia e al video editing. Curiosa e esploratrice verso tutto ciò che la circonda. Laureata in Scienze e Tecnologie Multimediali, indirizzo comunicazione.

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