Soluzioni innovative, nuove tecnologie e idee di impresa: premiati i vincitori di Switch2Product Innovation Challenge

L’edizione 2021 della Switch2Product Innovation Challenge – il programma che valorizza soluzioni, idee e progetti innovativi di studenti e laureati, ricercatori, alumni e docenti del Politecnico di Milano – ha premiato 26 progetti presentati nell’ambito di quattro categorie: “Life Science & Med Tech”; “Green Energy & Circular Economy”; “Industry Transformation”; “New ways of Working & Living”. Alcuni di questi progetti, inoltre, sono stati selezionati per ricevere un contributo di 30,000 euro dai partner della challenge.

Pubblicato il 02 Dic 2021

Switch2Product Innovation Challenge

Sono 26 le soluzioni innovative, nuove tecnologie e idee di impresa vincitrici di Switch2Product Innovation Challenge, il programma che valorizza soluzioni innovative, nuove tecnologie e idee di impresa proposte da studenti e laureati, ricercatori, alumni e docenti del Politecnico di Milano.

La competizione, giunta alla sua XIII edizione, è organizzata da PoliHub, l’Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano gestito da Fondazione Politecnico, dal Technology Transfer Office (TTO) del Politecnico e da Deloitte.

Anche in questa edizione sono state confermate le partnership con Joule, la scuola di Eni per l’impresa e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, oltre alle sponsorship di MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business e Bugnion Spa, società leader nella tutela della Proprietà Intellettuale e Industriale.

Confermato anche l’impegno del fondo Poli360, nato dalla collaborazione tra il fondo di Venture Capital 360 Capital Partners e Politecnico di Milano, che investirà nei progetti più promettenti che emergeranno dal programma, supportandone lo sviluppo della tecnologia e avvicinandoli al mercato.

Switch2Product Innovation Challenge, le novità dell’edizione 2021

Novità di quest’anno i quattro cluster ispirati alle direttive del Next Generation EU, il piano di sviluppo economico promosso dall’Unione Europea, a seguito della pandemia, che mira a trasformare le economie degli Stati membri e creare opportunità e posti di lavoro.

I quattro verticali mirano a facilitare l’individuazione di tecnologie e applicazioni nei rispettivi settori: “Life Science & Med Tech”; “Green Energy & Circular Economy”; “Industry Transformation”; “New ways of Working & Living”.

Ad arricchire l’edizione 2021, la creazione di nuove partnership volte a incrementare le opportunità di successo per i team partecipanti alla Challenge.

In quest’ottica, Astrazeneca e Janssen – l’azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson – supporteranno i migliori progetti in ambito Life Science & Med Tech, mentre Movyon, Società del Gruppo Autostrade per l’Italia, sosterrà un progetto relativo al tema della mobilità sostenibile, azione che rientra nell’ambito di un più ampio Piano di Trasformazione, che prevede importanti investimenti per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in questo campo.

Infine, nel corso dell’edizione 2021, sono state annunciate nuove sponsorship con FSI, Gruppo Cap e RP Legal & Tax.

I progetti vincitori dei grant

I progetti vincitori sono numerosi. Tra questi, alcuni sono stati selezionati dai partner del progetto per ricevere un grant da 30,000 euro. I progetti selezionati dal Politecnico di Milano sono:

  • team Aida, che ha partecipato nella categoria “Industry Transformation” con un sistema non invasivo per contenere i danni prodotti dai terremoti agli edifici
  • GenoGra (Life Science & Med Tech) con un progetto di algoritmi complessi di nuova generazione, basati su grafici innovativi del genoma
  • HAwK (Industry Transformation), che ha presentato un progetto di circuito integrato volto ad accelerare ed efficientare la manutenzione predittiva
  • Meglio (Life Science & Med Tech), circuito integrato volto ad accelerare ed efficientare la manutenzione predittiva
  • The Space Mining Company, tecnologia per la produzione di mappe geologiche che rendono prevedibile ed economico lo sfruttamento minerario degli asteroidi

Ques t’anno anche Deloitte ha deciso, per la prima volta, di assegnare un contributo economico al merito e ha selezionato il team di Box per il grant di 30,000 euro. Il progetto, che è stato presentato all’interno della categoria “New ways of Working & Living”, consiste nella creazione di una piattaforma di car sharing in abbonamento all-inclusive che collega concessionari e automobilisti.

“Switch2Product è un ottimo esempio di come l’ecosistema di innovazione italiano riesca a toccare livelli di eccellenza assoluta quando abilita il trasferimento tecnologico, facendo operare le nostre eccellenze e i diversi attori in modo sinergico e seguendo il paradigma dell’open innovation”, commenta Andrea Poggi, Innovation Leader di Deloitte North & South Europe.

“Un caso di successo, provato e testimoniato dai risultati concreti delle edizioni precedenti, in cui Deloitte ha sempre partecipato come fondatore e attore convinto di questo processo che si rinnova continuamente, affrontando di volta in volta le nuove sfide poste dal contesto europeo e nazionale, tanto da essere un modello per altre iniziative di sistema”, aggiunge.

A Nice-T, Smush Materials e Volta Structural Energy (“Green Energy & Circular Economy”) andrà il contributo economico di 30,000 euro messo a disposizione da Joule, che supporterà i team anche attraverso l’accesso al proprio network.

Il progetto di Nice-T mira a realizzare un sistema di misurazione per ottenere una maggiore efficienza negli impianti che producono energia da fonti rinnovabili.

Il secondo progetto, del team Smush Materials, riguarda la creazione di un nuovo materiale, ottenuto dalla trasformazione degli scarti, grazie al micelio dei funghi per packaging e isolanti. Infine, il progetto di Volta Structural Energy si basa su batterie strutturali ad alta efficienza energetica e a basso peso per applicazioni estreme.

A Enigma, Eolo e FiberEUse Tech hanno ricevuto il grant (sempre dell’importo di 30,000 euro) di Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi. Il primo progetto premiato (categoria “Industry Transformation”) riguarda soluzione per la produzione di etichette dotate di un codice univoco a base di speciali nanostrutture di carbonio, per evitare le contraffazioni.

FiberEUse Tech (“Green Energy & Circular Economy”) ha invece sviluppato una tecnologia per riciclare manufatti in fibra di vetro, secondo un processo di economia circolare.

Movyon ha invece assegnato il grant di 30,000 euro a OptiPack, come progetto capace di contribuire alla mobilità sostenibile, con una macchina per il packaging su misura che riduce il sovraimballaggio, massimizzando profitti e sostenibilità.

Astrazeneca e Janssen hanno scelto di supportare, rispettivamente, i team Includ e VibroFect con 30,000 euro assegnati ai progetti ritenuti più meritevoli in ambito Life Science & Med Tech. Il progetto Includ prevede la creazione di una piattaforma digitale per promuovere ambienti inclusivi, attraverso uno strumento di valutazione prestazionale basato sul Design for All, mentre il progetto di VibroFect presenta un dispositivo per la miscelazione cellulare, pensato per la ricerca genetica in laboratorio.

Il progetto Poseidon – un sistema innovativo per la desalinizzazione dell’acqua – grazie al Premio MIP, avrà la possibilità di accedere gratuitamente ai corsi dell’Academy, offerti dalla Business School del Politecnico di Milano.

Inoltre, Bugnion e RP Legal & Tax offriranno servizi di supporto specifici per le startup: dal deposito e la tutela di brevetti e marchi, ai servizi di assistenza in tema di diritto societario e stipula di contratti di investimento con Venture Capital, fino ai contratti commerciali e di valorizzazione della proprietà intellettuale.

Oltre ai contributi assegnati, i team sono invitati a partecipare al Programma di Accelerazione imprenditoriale, realizzato da PoliHub.

“Il passaggio dalla ricerca all’impresa è uno dei capitoli più importanti del PNRR. Un’attenzione che i nostri ricercatori meritano da tempo, che interpreta la capacità innovativa degli atenei, che risponde ai bisogni e alle iniziative che il mondo accademico ha avviato oramai da tempo. Da 13 anni S2P promuove questo esatto intento, facendo scouting di nuove idee, lavorando a fianco di partner industriali, investitori e istituzioni per incoraggiare e stimolare la crescita di
un ecosistema dell’innovazione”, commenta Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano.

Gli altri progetti vincitori

Oltre ai progetti già citati, nella sezione “Life Science & Med Tech” sono stati premiati i progetti di BioActiveMetals (BAM) – impianti ortopedici a base di ferro a scioglimento totale per fornire nuove opzioni terapeutiche, eliminando la necessità di secondi interventi chirurgici – e di SteriSafe, che produce e controlla in situ l’agente sterilizzante per un processo efficiente e sicuro.

Nella sezione “Green Energy & Circular Economy” è stato premiato il progetto di Terroir from Space, che sfrutta i dati satellitari e l’Intelligenza Artificiale per individuare nuovi terreni da destinare alla viticultura. Nella stessa categoria, tra i vincitori c’è anche il progetto del team WiSort, per un sistema automatico di separazione dei rifiuti domestici per residenze multi-familiari e condomini a ridotto impatto ambientale.

Gli altri progetti vincitori per la categoria “Industry Transformation” sono quelli del team di Archygram, che ha presentato un sistema per l’automazione del processo di rilievo e classificazione nei progetti di architettura con intelligenza artificiale e fotogrammetria e quello di iMiA, che ha presentato il progetto per un impianto mobile per l’inertizzazione dell’amianto.

Infine, per la categoria “New ways of Working & Living”, sono stati premiati anche i progetti di:

  • ARTi, con una tecnologia per la tutela e il recupero del patrimonio artistico attraverso un sistema di donazioni basato su tecnologia blockchain
  • Food E-box, un sistema di packaging che permette di allungare i tempi di conservazione di un alimento
  • Wyblo, una piattaforma all-in-one che consente alle società di formazione di gestire in modo efficiente la qualità e le risorse dei loro corsi.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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