Ambiente e Mezzogiorno, per le PMI nuove agevolazioni con la Nuova Sabatini Green e Sud

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che introduce la Nuova Sabatini Green e Nuova Sabatini Sud, due strumenti di agevolazione agli investimenti delle micro imprese e delle PMI in beni strumentali a basso impatto ambientale e al Sud.

Pubblicato il 21 Giu 2022

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Al fine di sostenere le PMI nell’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature, favorendo in particolare l’acquisto di tecnologie digitali e green e gli investimenti al Sud, il Governo rivede la Nuova Sabatini e aggiunge agli incentivi per i beni tradizionali e i beni 4.0 la “Nuova Sabatini Green” e la “Nuova Sabatini Sud”.

Mentre resta invariata l’aliquota base della Nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali, al 2,75%, così come la maggiorazione al 3,575% per i beni 4.0, la Nuova Sabatini Green riconosce alle PMI un rimborso degli interessi, al tasso del del 3,575% (proprio come quello riservato ai beni 4.0), sul finanziamento ricevuto per acquistare macchinari e attrezzature per un importo massimo di 4 milioni di euro.

La Nuova Sabatini Sud invece raddoppia l’aliquota base portandola fino al 5,5% ed è per gli investimenti in beni strumentali (din qualsiasi genere) delle micro e piccole imprese del Mezzogiorno con un massimale di 60 milioni.

Possono presentare domanda micro, piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie o assicurative (Ateco K).

Nuova Sabatini Green

La Nuova Sabatini Green mira a sostenere gli investimenti delle PMI in beni strumentali a basso impatto ambientale, attraverso un finanziamento della durata massima di 5 anni a copertura del 100% dell’investimento, per una somma non inferiore a 20.000 euro e non superiore ai 4 milioni.

Sono ammissibili anche le spese di leasing relative a macchinari e attrezzature necessari a realizzare i programmi di investimento, a patto che l’impresa lo specifichi al momento di stipula del contratto finanziario.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i programmi devono prevedere investimenti che, considerati singolarmente ovvero nel loro insieme, presentano autonomia funzionale.

Non è ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano il suddetto requisito, fatti salvi gli investimenti che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ ambito del ciclo produttivo dell’impresa.

Non sono, in ogni caso, ammissibili i programmi concernenti l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto impianti, pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni.

Il tasso di interesse annuo varia con la natura dell’intervento: per gli investimenti in beni strumentali è pari al 2,75%, mentre per gli investimenti 4.0 e da ora anche quelli green è pari al 3,575%.

Le modalità per presentare le domande verranno rese note in un secondo momento dal Mise.

La Nuova Sabatini Sud

La Nuova Sabatini Sud è rivolta ad agevolare gli investimenti delle micro e piccole imprese (non le medie) aventi sede legale o un’unità locale nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

All’interno della misura, possono essere finanziati programmi di investimento 4.0 nel limite complessivo di 60 milioni di euro, con un tasso di interesse annuo – sempre calcolato su un finanziamento di cinque anni – pari al 5,5%.

Le domande potranno essere presentate attraverso una piattaforma dedicata, che verrà resa disponibile dal Mise, con modalità che verranno rese note attraverso successivi decreti direttoriali.

La concessione del finanziamento, sia per la Nuova Sabatini Green che per la Nuova Sabatini Sud, può essere assistita dalla garanzia del Fondo di garanzia, nei limiti e alle condizioni di operatività del Fondo stesso.

Il documento

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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