Alla Hannover Messe 215 mila visitatori (e dal 2020 cambia tutto!)

La Hannover Messe ha infatti quest’anno nella Bassa Sassonia ben 215 mila visitatori, dei quali il 40% circa dall’estero e3.400 dall’Italia. Una vetrina di valore tecnico, ma anche di politica industriale. Dal 2020 arrivano importanti aggiornamenti, con l’ingresso della logistica e la riorganizzazione dei saloni.

Pubblicato il 06 Apr 2019

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Il rallentamento dell’economia sembra non aver frenato la propensione all’innovazione del pubblico tedesco, accorso numeroso anche quest’anno a visitare i 227 mila metri quadrati della Hannover Messe, dove in cinque giorni sono state presentate novità tecnologiche di grande interesse al servizio dell’industrial intelligence, tema principale dell’edizione 2019 della fiera.

Ma non sono stati soltanto i tedeschi a cedere al fascino dell’innovazione: la fiera ha infatti richiamato nella Bassa Sassonia ben 215 mila visitatori, dei quali il 40% circa veniva dall’estero. I Paesi più interessati sono stati la Cina (7.200), l’Olanda (5.900), l’Italia (3.400) e gli Stati Uniti (3.400). Dal Partner Country, la Svezia, sono arrivati 2.600 operatori.

E non si può nemmeno dire che a fare da attrazione fosse l’innovazione Made in Germany, dal momento che dei 6.500 espositori circa il 60% proveniva quest’anno dall’estero.

Insomma, una fiera sempre più internazionale che si conferma comunque una vetrina di valore tecnico, ma anche di politica industriale, considerata l’attenzione ricevuta dai massimi vertici governativi (immancabile il taglio del nastro della Cancelliera Angela Merkel con il suo omologo svedese Stefan Löfven (la Svezia quest’anno era il paese partner).

Un contributo al successo di questa edizione è senz’altro arrivato dai temi scelti come “focus” della fiera: intelligenza artificiale applicata all’industria e ai sistemi di trasporto autonomi, ma anche il 5G e le nuove forme di interazione tra uomo e macchine.

Come cambia la fiera dal 2020

Un successo di pubblico dovuto comunque anche all’annualità dispari: l’edizione degli anni dispari è, storicamente, quella che presenta la maggiore estensione dei saloni dedicati alle tecnologie di azionamento. Basta dare un’occhiata ai numeri delle ultime edizioni: nel 2018 i visitatori erano stati 210 mila, mentre nel 2017 ben 225 mila.

Ma dal 2020 le cose cambieranno: l’organizzazione ha infatti annunciato che nella prossima edizione ci saranno “adattamenti strategici” che riguardano sia la gestione del marchio sia la messa a punto dei temi trattati, sia il layout del quartiere fieristico.

In primis la parte principale della fiera, il salone Automation, Motion & Drives, occuperà nel 2020 i padiglioni dal 2 al 13. Il settore andrà quindi a occupare tutta l’area est e sud del quartiere fieristico.

Il settore Digital Ecosystems sarà posizionato nel cuore del quartiere fieristico (dal 2020 nei padiglioni da 14 a 17) e sarà interamente imperniato su interconnessione e applicazioni digitali per l’industria. Tratterà i temi software aziendale, PLM, MES, IT per la logistica, piattaforme digitali e soluzioni cloud, sicurezza dell’IT, realtà aumentata e virtuale, soluzioni per la gestione energetica, intelligenza artificiale e infrastrutture per il 5G.

Hannover Messe integrerà poi i temi della fiera dell’intralogistica CeMAT. Negli anni pari ci sarà Logistics, un salone dedicato all’interno della Hannover Messe, portando in fiera tecnologie per la movimentazione dei materiali e per il magazzino, attrezzature di magazzino e aziendali, carrelli trasportatori e accessori, sistemi di trasporto autonomi, packaging e servizi per la logistica (dal 2020 nei padiglioni 2, 3 e 4). Negli anni dispari questi temi saranno invece trattati all’interno degli altri saloni.

Altra novità è il salone Future Lab (dal 2020 nei padiglioni 21 e 24) che accoglierà ricerca e sviluppo, startup, tecnologie emergenti, cultura dell’innovazione e lavoro del futuro: un hotspot per le innovazioni, dove le startup si incontreranno con gli istituti di ricerca e le imprese industriali con giovani talenti e pensatori trasversali.

L’area Energy Solutions sarà dedicata all’alimentazione di impianti industriali e di infrastrutture per la mobilità, soprattutto attraverso l’energia elettrica. Nel dettaglio il programma comprenderà produzione e trasmissione di energia, approvvigionamento di corrente, calore e freddo, e infrastrutture per veicoli elettrici (dal 2020 nei padiglioni 11, 12, 13, 27).

Temi importanti per il futuro come costruzione leggera e produzione additiva, tecnologia per il trattamento delle superfici, componenti in materiali particolari, tecnologie di giunzione e servizi di engineering saranno proposti nel settore espositivo Engineered Parts (a partire dal 2020 nei padiglioni 19, 20, 22, 23).

Il settore biennale Compressed Air & Vacuum Technology si terrà a partire dal 2021 negli anni dispari e proporrà innovativa tecnologia dell’aria compressa e del vuoto per tutti i processi industriali.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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