Uomo e macchina più vicini, al via il laboratorio di Intelligenza Artificiale

Pubblicato il 06 Lug 2018

intelligenza artificiale

Creare sistemi intelligenti, capaci di percepire il mondo esterno, apprendere, ragionare e agire come o addirittura meglio di un sistema biologico, analizzando l’ambiente e prendendo decisioni con un certo grado di autonomia. Ma anche aumentare le capacità umane per creare sistemi e robot autonomi e collaborativi è analizzare le interazioni tra uomo e macchina intelligente.

Sono queste alcune delle “frontiere” dell’intelligenza artificiale che saranno al centro del lavoro del Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Sistemi Intelligenti, realizzato dal Cini, il Consorzio Interuniversitario per l’Informatica, che è stato presentato alla Sapienza. Un progetto che, in prospettiva, coinvolgerà circa 600 ricercatori italiani di 40 tra Università e principali centri di ricerca, dall’Istituto Italiano di Tecnologia al Consiglio Nazionale delle  Ricerche, alla Fondazione Kessler.

Il laboratorio, che si basa sulla grande tradizione italiana nell’AI, sarà guidato da un direttore, Rita Cucchiara, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e da un Vice-direttore Marco Gori dell’Università degli Studi di Siena, con l’obiettivo  di creare  le basi per un efficace ecosistema italiano dell’intelligenza artificiale, inclusivo di tutte le competenze e votato a evidenziare le eccellenze nazionali per rafforzare il ruolo scientifico e tecnologico dell’Italia in Europa e nel Mondo.

Ecco gli obiettivi del Consorzio Cini

  • rafforzare la ricerca italiana: Stabilire un collegamento con le eccellenze scientifiche italiane in tutti i campi dell’AI e dei Sistemi Intelligenti; per questo si propone di monitorare la ricerca italiana in AI e i progressi nella teoria e nella progettazione di sistemi intelligenti, sia in termini di capacità di ricerca che di trasferimento tecnologico;
  • supportare il ruolo dell’Italia nel mondo. Rafforzare l’eccellenza scientifica italiana significa rafforzare il ruolo strategico dell’Italia in tutte le iniziative europee e internazionali, per sostenere gli investimenti nazionali ed europei in tecnologia e ricerca;
  • sostenere l’industria IT italiana promuovendo il trasferimento tecnologico dalla ricerca alla imprenditorialità attraverso la creazione di start-up innovative e nuove forme di azioni imprenditoriali; coinvolgendo le PMI che hanno già prodotti di AI come asset strategici; supportando gli stakeholder industriali italiani anche non IT (ad es. Automotive, moda, manifattura, agroalimentare, spazio, …) nella loro crescita;
  • supportare la società Italiana: sostenendo le molte sfide che stanno caratterizzando il nostro stile di vita, come la medicina, le tecnologie per il benessere, l’invecchiamento, l’istruzione e l’educazione, fino alle discipline umanistiche e culturali. Promuovere l’adozione di soluzioni AI per supportare nuovi servizi nella Pubblica Amministrazione.
  • Contribuire a nuove visioni dell’AI non solo tecnologiche, ma promuovendo campagne di sensibilizzazione in merito ai rischi legati all’utilizzo di tecnologie AI sulla riservatezza dei dati, sugli aspetti etici e sociali relativi, sui problemi di sicurezza nazionale, compresi gli aspetti dell’uso tecnologico malizioso o dual-use di intelligenza artificiale;
  • Monitorare le risorse italiane per sviluppare la tecnologia oggi e nel futuro coinvolgendo i gestori delle risorse HPC disponibili sul territorio nazionale, al fine di definire la forza delle infrastrutture italiane.

La metodologia di lavoro del laboratorio di Intelligenza Artificiale

Il Cini intende approfondire e coordinare il lavoro di tutte le aree AI, per sviluppare i componenti elementari delle nuove generazioni di sistemi e servizi intelligenti e comprendere in un unico paradigma molte tecnologie; dai sistemi percettivi ai sistemi di apprendimento e ragionamento automatico, dai sistemi intelligenti in grado di agire sull’ambiente ai nuovi sistemi e servizi informatici quali i sistemi di retrieval, di Q&A, di raccomandation e di profilazione di utenti, fino ai sistemi orientati alla cybersecurity e all’analisi dei social network.

Data la ricchezza di temi all’interno del laboratorio verranno definiti gruppi di lavoro tematici, coinvolgendo tutti gli attori dei Nodi dei laboratori CINI, fino ai centri di ricerca esterni pubblici e privati. Le diverse aree di ricerca si confronteranno anche nei diversi campi applicativi e saranno poste in relazione alle diverse iniziative scientifiche/tecnologiche italiane quali i Cluster Nazionali o i Competence Center di Industry 4.0 e alle attività di ricerca industriale coinvolgendo nelle sue azioni anche la Pubblica Amministrazione.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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