Verso una manifattura sempre più flessibile: le sfide del fine linea e la risposta dell’automazione

L’automazione industriale permette di affrontare alcune delle principali sfide che le aziende manifatturiere devono affrontare sul fine linea in operazioni come la pallettizzazione, il trasporto e la tracciabilità. Le soluzioni Omron puntano su integrazione, intelligenza e interattività e su un pacchetto di tecnologie che spazia dai sistemi di visione ai robot mobili

Pubblicato il 19 Apr 2022

The Omron Flexible Manufacturing Roadshow (1)

Dopo il centro di automazione per robot mobili autonomi di Annecy, in Francia, dove il tour è iniziato a dicembre 2021, Omron ha fatto tappa al centro congressi Malpensa Fiere di Busto Arsizio la scorsa settimana con il suo Flexible Manufacturing Roadshow. Si tratta della dimostrazione pratica della sua soluzione di automazione industriale pensata per affrontare alcune delle principali sfide che interessano i produttori, come pallettizzazione, trasporto e tracciabilità.

L’innovazione del reparto manifatturiero, secondo Omron, passa dalla cosiddetta “i-Automation!”: “integrazione (evoluzione del controllo)”, “intelligenza (sviluppo dell’intelligenza per mezzo dell’ICT)” e “interattività (collaborazione uomo-macchina)”. Le soluzioni i-Automation! hanno l’ambizione di far replicare facilmente la maestria artigianale, creando linee di produzione in cui le macchine comprendono e assistono gli esseri umani, ma possono anche continuare a imparare e svilupparsi autonomamente.

La produzione flessibile secondo Omron

“Con questo Roadshow stiamo mostrando la nostra vision tecnologica, l’applicazione concreta del nostro concept di i-Automation”, ci ha raccontato il marketing manager di Omron Marco Spimpolo. “Il sistema che mostriamo calza al 100% ovunque ci sia necessità di fare repackaging di qualcosa. Chi fa produzioni stagionali, per esempio, ha linee con un throughput elevatissimo, deve mettere sul pallet file di prodotti e poi qualcuno si deve occupare di fare il repackaging. Ma è ideale anche nei casi di packaging secondario customizzato. Tutte queste attività, che normalmente dovrebbero essere fatte a mano, possono essere svolte con la soluzione che proponiamo, perché ha una capacità di riconfigurazione elevatissima, e porta con sé evidenti vantaggi in termini di ottimizzazione e tracciabilità del prodotto”.

In esposizione ci sono i robot mobili completamente autonomi più potenti di Omron (l’HD-1500) per carichi pesanti fino a 1.500 kg, oltre a una varietà di soluzioni flessibili per la pallettizzazione e il trasporto autonomo dei materiali, tra cui:

  • sistemi di trasporto di scatole e pallet;
  • nastri trasportatori da scatola a robot mobile;
  • robot collaborativi Omron serie TM per applicazioni di pallettizzazione e depallettizzazione;
  • robot mobili Omron serie LD;
  • soluzioni di visione artificiale MicroHawk integrate in un framework di tracciabilità.

Le soluzioni Omron sono, inoltre, a prova di futuro per l’era digitale, favorendo una produzione più agile e flessibile con meno affidamento sulla manodopera manuale, un consumo energetico ridotto e un OEE maggiore. Ogni sistema offre una combinazione di navigazione naturale e navigazione autonoma selezionabile, dashboard IoT, serializzazione integrata che offre tracciabilità completa lungo l’intero processo di produzione e l’intelligente piattaforma di controllo Sysmac dell’azienda.

Il caso di Diva International

“Una delle case history che portiamo ad esempio del successo della nostra soluzione è quello di Diva International, azienda di Perugia che produce e distribuisce prodotti per la cura e il benessere della persona (tra cui le salviettine Fria, ndr), l’igiene della casa e la pulizia degli animali da compagnia”, ci ha raccontato Spimpolo.

“Oggi hanno una flotta di cinque AMR Omron che fanno trasferimento dal fine linea del packaging secondario alla pallettizzazione: grazie a un imprenditore visionario, che si è affidato a un integratore capace (FM Vision, ndr) e alla nostra soluzione, il processo è più sicuro ed efficiente, tiene traccia di tutti gli step di lavorazione, dall’ordine fino all’evasione in magazzino”.

Il nuovo impianto robotizzato di Diva International nasceva dall’esigenza primaria di rivedere la logistica di un fine linea ma senza alcun tipo di intervento di ampliamento del locale preesistente, un capannone da circa 240 metri con cinque linee di produzione al suo interno.

Al di là del mantenimento degli spazi, il passaggio da un processo pressoché manuale di smistamento degli imballi sui bancali a uno completamente automatizzato è stato effettuato tenendo conto di tutta una serie di difficoltà oggettive a livello di sicurezza, velocità e pulizia.

La sfida più grande è stata quella di progettare un sistema per caricare 12 scatole di cartone nel minor tempo possibile. E farlo gestendo 60 formati diversi da – 40×60 a 400×600 mm – con pesi variabili da 300 grammi a 12 kg. Ad aumentare il coefficiente di difficoltà la necessità di separare l’area di produzione – laddove dove ci sono accumuli di stoffa, polveri e altri materiali contaminanti – da quella di pallettizzazione.

Il progetto di ammodernamento è stato curato dal team di FM Vision che, grazie alla tecnologia e alla consulenza di Omron, ha fornito una soluzione completamente automatizzata basata sull’impiego di cinque robot mobili autonomi in grado di effettuare le operazioni di carico/scarico dei lotti confezionati dal fine linea verso le stazioni robotizzate di pallettizzazione.

Il programma di sviluppo del nuovo impianto di pallettizzazione per le salviette umidificate Fria, che è durato complessivamente circa un anno, ha portato anche alla revisione completa dell’architettura di controllo attraverso l’impiego di un machine controller Omron NJ. Tutto ciò nell’ottica di pervenire a una gestione “olistica” del dato, dall’ordine fino all’evasione dei lotti, e alla creazione di uno storico per il tracciamento di tutte le attività coordinate all’interno dello stabilimento.

Il tour continua in Europa

Con oltre 400 m2, e un investimento richiesto di oltre 300 mila euro, le dimostrazioni del Flexible Manufacturing Roadshow di Omron portano in giro per l’Europa una gamma di soluzioni pratiche per le fabbriche del futuro, che consentono miglioramenti flessibili e intelligenti della produzione.

Il Roadshow continuerà il proprio viaggio in Europa: dopo Francia e Italia, andrà in Spagna e arriverà anche nei Paesi nordici, nel Regno Unito, in Irlanda, Germania e Portogallo, prima di terminare nella regione del Benelux. “Ci auguriamo che il Roadshow ispirerà i produttori di oggi a immaginare ciò che è possibile fare sulle loro linee di produzione, consentendo loro di rendere più agili gli impianti negli anni a venire”, ha concluso Eduardo De Robbio, European Robotics Business Development Manager di Omron.

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Daniela Garbillo

Giornalista pubblicista con 30 anni di esperienza di redazione, coordinamento e direzione maturata presso case editrici, gruppi e associazioni in diversi settori, dalle tecnologie innovative alle energie rinnovabili, dall'occhialeria al beauty, all'architettura. All'attivo anche importanti esperienze in comunicazione, organizzazione di eventi e marketing.

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