Intelligenza artificiale in campo: dall’IIT una soluzione open source per misurare febbre e distanze

I ricercatori del PAVIS – Pattern Analysis & Computer Vision, il dipartimento dell’IIT che si occupa di computer vision, intelligenza artificiale e behaviour recognition, hanno messo a punto I-Thermometer. Si tratta di un software open source che, utilizzando le termocamere, può monitorare lo stato di salute dei lavoratori e della popolazione in generale.

Pubblicato il 22 Apr 2020

Ai-thermometer

Sarà anche l’intelligenza artificiale ad aiutare nella gestione della fase dell’emergenza Covid 19 grazie a strumenti nuovi che permetteranno di monitorare le situazioni più a rischio. A muoversi, infatti, è tutto il mondo scientifico che dialoga, attraverso piattaforme come GitHub, per mettere anche a disposizione dei ricercatori software open source. Tra questi il team della linea di ricerca PAVIS – Pattern Analysis & Computer Vision dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), che si occupa di computer vision, intelligenza artificiale e behaviour recognition.

“Facciamo ricerca – spiega il coordinatore del team, Alessio Del Bue – e pensiamo che mettere la tecnologia a disposizione delle persone, in questa fase può essere molto utile. Tecnologia che può essere migliorata da chiunque abbia le capacità per fare si che le persone possano tornare presto al lavoro o alle attività quotidiane. I codici che mettiamo a disposizione, però, non sono sostitutivi dei sistemi commerciali ma sono una piattaforma per sviluppare tecnologie migliori, innovative, e più semplici”.

AI-Thermometer: le termocamere misurano la febbre

Il software messo a punto dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova si chiama Ai-Thermometer e permette di trasformare le nomali termocamere in strumenti per misurare la temperatura corporea delle persone inquadrate. I ricercatori hanno creato un software open source, accessibile quindi a tutte le aziende e ai tecnici che oggi operano in emergenza, che utilizzando semplici termocamere può monitorare lo stato di salute dei propri lavoratori e della popolazione in generale. Una soluzione che, a differenza di quanto già disponibile, come i misuratori portatili e i termoscanner, consente di misurare la temperatura anche a chi è in movimento.

“La nostra soluzione permette alle persone di muoversi liberamente sugli spazi – prosegue Del Bue – perché la misurazione avviene attraverso termocamere molto precise, visto che il range è limitato dai 35,5 ai 39 gradi e bisogna ridurre il rischio di falsi allarmi. Il sistema acquisisce un’immagine termografica che viene processata da un algoritmo di intelligenza artificiale che stima la posizione della persona. A quel punto l’applicazione individua, automaticamente, le zone del viso dove si può misurare la temperatura e, una volta ultimata l’operazione, le immagini vengono cancellate”.

Intelligenza artificiale per il distanziamento sociale

Il team dell’Istituto Italiano di Tecnologia, comunque, sta anche lavorando su altre applicazioni che potranno aiutare nella nuova fase. Tra queste un sistema che attraverso l’intelligenza artificiale può monitorare le distanze tra persone.

“Abbiamo sviluppato un algoritmo, anche in questo caso open source – continua Del Bue -, che utilizzando semplici telecamere a colori può misurare il distanziamento tra le persone, che in questa fase è un altro parametro molto importante. L’algoritmo, una volta che sono localizzate le persone, analizza se sono all’interno del raggio definito per il distanziamento sociale. Anche in questo caso, poi, le immagini vengono cancellate proprio per evitare problemi legati alla privacy”.

L’intervista con Del Bue

Come funziona AI-Thermometer

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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