Al via il Piano voucher per le imprese: fino a 2.500 euro per servizi di connettività a banda ultralarga

Dal 1 marzo le micro, piccole e medie imprese potranno richiedere il contributo previsto dal Piano voucher, che mira a favorire la digitalizzazione del sistema imprenditoriale nazionale attraverso la promozione dell’accesso a servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori). Il voucher prevede un contributo per un importo compreso tra 300 e 2.500 euro e potrà essere richiesto dalle imprese direttamente agli operatori già registrati all’apposito portale.

Pubblicato il 28 Feb 2022

bandalarga

Favorire la connettività a internet ultraveloce e la digitalizzazione del sistema produttivo su tutto il territorio nazionale: è questo lo scopo del Piano voucher per le imprese, che mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese un contributo fino a 2.500 euro per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori).

Il Piano rientra nella Strategia Italiana per la banda ultralarga – che detta i principi in base ai quali sono adottate le iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo delle reti a banda ultralarga in Italia – e con le priorità indicate dal PNRR.

Per la misura sono stati stanziati complessivamente circa 590 milioni di euro (589.509.583 euro per l’esattezza), finanziati attraverso i Fondi Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020. A questi si aggiungono le risorse “avanzate” dalla fase 1 del Piano – dedicata alle famiglie con ISEE inferiore a 20.000 euro –, per un totale di oltre 608 milioni di euro (608.238.104,00). 

Voucher connettività, a chi si rivolge

Il voucher sarà destinato alle micro, piccole e medie imprese regolarmente iscritte al Registro delle Imprese. A ciascun beneficiario, identificato con una Partita IVA/Codice Fiscale impresa, potrà essere erogato un solo voucher (per le imprese che hanno più sedi è prevista comunque l’erogazione di un solo voucher).

Alle imprese sarà erogato un contributo che potrà variare – da un minimo di  300 euro ad un massimo di 2.500 euro –, in considerazione delle diverse caratteristiche di connettività e in presenza di step change (inteso quale incremento della velocità di connessione) rispetto al livello di connettività eventualmente già disponibile presso la sede dell’impresa, realizzato con qualsiasi tecnologia che soddisfi le prestazioni richieste.

Sono previste quattro diverse tipologie di voucher, a seconda di parametri prestazionali (velocità massima in download e banda minima garantita) relativi all’offerta attivata, secondo lo schema seguente.

Come richiedere l’agevolazione

A partire dalle ore 12:00 del 1 marzo, le imprese potranno richiedere il contributo direttamente agli operatori di telecomunicazioni che si saranno accreditati sul portale dedicato all’incentivo attivato da Infratel Italia, che gestisce la misura per conto del Ministero dello sviluppo economico.

Per quanto riguarda gli operatori, quelli già accreditati per la precedente fase 1 del Piano Voucher saranno automaticamente accreditati per la nuova fase per le imprese, dopo che avranno sottoscritto la nuova Convenzione con Infratel Italia e dimostrato di essere in possesso dei requisiti necessari ai fini dell’iscrizione nell’elenco degli operatori accreditati.

L’attivazione dei servizi a banda ultralarga potrà essere richiesta dalle imprese potenziali beneficiarie del voucher direttamente agli operatori, dopo che questi si saranno registrati sul portale, utilizzando i consueti canali di vendita.

Il Piano Voucher per le imprese avrà durata fino a esaurimento delle risorse stanziate e, comunque, non oltre il 15 dicembre 2022. La durata potrà essere prorogata per un ulteriore anno, previa disponibilità di risorse e a seguito di valutazione da parte della Commissione europea.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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