Competence center Smact: a Rovereto apre i battenti la fabbrica scuola e Live Demo ‘Machine to machine’

La Live Demo ‘Machine to machine’ di Rovereto del Competence Center del Triveneto Smact è un progetto di fabbrica-scuola realizzato in collaborazione con Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Adige Gruppo BLM, Optoi, Enginsoft e molti altri partner

Pubblicato il 11 Mar 2022

LiveDemo_Rovereto

Passare ed evolvere dalla produzione di massa alla personalizzazione di massa. Una svolta epocale, per aziende e industrie, certo non facile anzi molto complessa da realizzare. E la sfida non finisce qui: non è sufficiente customizzare i prodotti, occorre farlo in modo efficiente, profittevole e sostenibile.

È il compito che hanno di fronte a sé moltissime realtà produttive e manifatturiere del Paese, di tutti i settori, perché sono veramente poche le imprese che ormai possono ancora permettersi di non innovare e non stare al passo con i tempi.

Ed è la direzione di marcia per tutti e 8 i Competence center attivi a livello nazionale. Per questo, e con queste prospettive, il Competence Center del Triveneto Smact apre e avvia una nuova Live Demo ‘Machine to machine’ a Rovereto, in provincia di Trento. Una delle diverse fabbriche scuola che Smact sta avviando nel Nord-Est e nel Triveneto, in cui imprenditori, dirigenti d’azienda e specialisti tecnici possono toccare con mano e provare la digitalizzazione applicata.

La Live Demo ‘Machine to machine’ è un progetto di innovazione realizzato in collaborazione con Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Adige Gruppo BLM, Optoi, Enginsoft e molti altri partner, che ha preso forma negli spazi e nelle strutture presso Trentino Sviluppo, il polo tecnologico e meccatronico di Rovereto.

“Abbiamo già realizzato delle fabbriche scuola, delle Live Demo, in Friuli Venezia Giulia, oggi presentiamo la nuova struttura di Rovereto, e i prossimi passi di questo percorso prevedono l’apertura di un’altra Live Demo a Bolzano in aprile, per completare per il momento questo percorso con l’avvio di un’altra fabbrica scuola a Padova in maggio”, sottolinea Matteo Faggin, direttore del Competence center Smact.

Che fa notare: “Quelle che erano le tradizionali catene del valore globali in questi ultimi anni sono state completamente stravolte, le aziende oggi devono affrontare criticità per quanto riguarda le catene di fornitura, criticità sul fronte dei prezzi, e difficoltà di reperimento e accesso a diverse materie prime”. Tutta questa situazione, molto diversa da quella di appena qualche anno addietro, “si può e si deve affrontare solo aumentando la flessibilità dell’intera azienda, che deve essere più competitiva, più Smart, e tutto ciò si può raggiungere e realizzare solo attraverso l’innovazione”, osserva Faggin.

Oggi nel mondo si stimano già “almeno 14 miliardi di interconnessioni tra macchina e macchina nel mondo produttivo”, fa notare Paolo Bosetti, docente dell’Università di Trento, “con un tasso di crescita del 50% l’anno, quindi una crescita che continua impetuosa”. Non è più l’era della catena di montaggio per come l’aveva ideata e sviluppata Henry Ford all’inizio del Novecento, è l’epoca dell’internet of things, si parla già di internet of everything, personalizzazione del prodotto e servizio, e il livello di efficienza e competitività di ogni azienda si misura sul suo livello di avanzamento tecnologico e digitale.

Miglioramento della produzione in senso esteso

“Il mondo 4.0 permette un netto cambio di paradigma rispetto al passato, non solo in termini di automazione ed efficientamento del processo, ma per un miglioramento della produzione in senso più ampio, esteso, complessivo”, rimarca Luca Fabbri, direttore tecnico di Smact.

Per questo gli obiettivi delle fabbriche scuola e delle Live Demo sono innanzitutto quelli di mostrare e diffondere opportunità e vantaggi dell’evoluzione tecnologica: “le aziende e i loro addetti ai lavori devono imparare a lavorare con grande flessibilità su filiere incerte; un altro obiettivo è quello di arrivare a zero difetti di produzione, un risultato non facile da raggiungere ma possibile, attraverso le tecnologie digitali, sensoristica, IoT”, spiega Fabbri, “e poi un altro traguardo da raggiungere è arrivare a sapere quanto viene a costare la produzione di ogni singolo prodotto. Per realizzare tutto questo, l’azienda e tutti i suoi componenti devono diventare Smart e ‘parlarsi’ tra loro”.

Produrre con costi industriali e logiche artigianali

Allo Smact fanno notare che molte aziende oggi devono produrre secondo qualità e costi industriali ma per una produzione su ordinazione e customizzata come lavora un artigiano.

Al Competence center – e ora anche alla fabbrica scuola Live Demo di Rovereto, come anche nelle altre aperte e avviate da Smact attraverso collaborazioni tra realtà pubbliche e private – “tutte le nostre attività si articolano secondo tre punti fondamentali: dimostrazione, formazione, progetti innovativi”, sottolinea ancora Faggin.

“Mettiamo a disposizione risorse e competenze tecnologiche innanzitutto per le imprese del territorio, ma non solo per il Tri-Veneto. La visione e la prospettiva del mondo digitale 4.0 è per forza ad ampio e ampissimo spettro, è fondamentale confrontarsi con i Paesi e mercati più evoluti, per poi collocare l’innovazione in ambito locale, nazionale, regionale, nei poli di eccellenza e nei nostri distretti produttivi”, conclude il manager.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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