Nasce la prima patente delle tecnologie emergenti

Dalla collaborazione tra Università degli Studi di Torino e l’Academy di Comau nasce un nuovo percorso formativo che punta a sviluppare le competenze necessarie per comprendere le implicazioni dei cambiamenti tecnologici che impattano sull’evoluzione del mercato del lavoro. A termine del corso e previo superamento del test finale, verrà rilasciata una patente delle tecnologie emergenti, a certificare le competenze acquisite.

Pubblicato il 28 Lug 2022

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Diffondere la comprensione delle potenzialità delle tecnologie, sviluppare un approccio di apertura, collaborazione, interdisciplinarietà e certificare le competenze acquisite nelle tecnologie innovative: sono queste le finalità del nuovo corso del Dipartimento di Management dell’Università di Torino Human & Technology Licence for Business Innovation” (H&TL) che sarà disponibile online e on demand a partire da ottobre.

Un percorso formativo di 125 ore che nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Torino – in particolare dall’impegno di Paolo Biancone, Professore Ordinario di Economia Aziendale e Silvana Secinaro, Professore associato di Economia aziendale – e Comau, attraverso la sua Academy.

La prima patente delle tecnologie emergenti

Lezioni, materiali di apprendimento individuale e gruppi di lavoro che consentiranno a studenti, professionisti, imprenditori, disoccupati di sviluppare le competenze necessarie per comprendere le implicazioni dei cambiamenti tecnologici che impattano sull’evoluzione del mercato.

A termine del percorso formativo e dopo il superamento di un test, il corso rilascia la prima “patente delle tecnologie emergenti” e 5 CFU (crediti formativi universitari) che possono essere accreditati anche presso gli ordini professionali.

Ideato a Torino, H&TL è accessibile da tutta Italia ed è rivolto a una platea eterogenea: la modalità online e on demand consente la fruizione del corso nel momento e luogo che si preferisce tramite una piattaforma di apprendimento LMS (learning management system) di facile utilizzo.

Tanti saranno i temi trattati, dall’Internet of Things e Web Scraping (tecnica informatica di estrazione di dati da un sito web per mezzo di programmi software), all’Intelligenza Artificiale, la Visualizzazione dei dati, Realtà Aumentata e Realtà Virtuale, alla Robotica.

L’impatto delle tecnologie (reale e potenziale) sul mondo del lavoro

Contenuti che saranno uniti ad esempi concreti e riferiti al mondo del lavoro, per trasformare gli studenti in agenti del cambiamento. I contenuti del corso metteranno in luce, infatti, come queste tecnologie stanno cambiando (o hanno il potenziale di cambiare) il mondo del lavoro.

Un esempio è proprio l’Intelligenza Artificiale che secondo lo studio di Accenture e Frontier Economics “In-depth: Artificial Intelligence 2021 – Statista Digital Market Outlook” può portare a un aumento della produttività sul lavoro fino al 40% e a un significativo aumento di fatturato. Si prevede, inoltre, che entro il 2024 il mercato mondiale dell’hardware basato sull’Intelligenza Artificiale supererà i 200 miliardi di dollari.

Una tecnologia che negli ultimi anni ha portato ad applicazioni interessanti in diversi settori, grazie al deep learning. I sistemi basati sull’apprendimento profondo, infatti, permettono alle macchine di dare un senso ai dati e di imparare mentre sperimentano.

L’applicazione del deep learning sta crescendo in diversi settori, tra cui

  • agricoltura, dove applicazioni di deep learning utilizzano i dati provenienti da droni e satelliti per prevedere la produzione agricola e per monitorare i livelli globali dell’acqua per rilevare le malattie delle colture prima che si diffondano. Vengono anche utilizzati per lo smistamento di prodotti buoni e cattivi nelle fattorie
  • auto autonome. Ci sono molte auto con funzioni di assistenza alla guida, ma richiedono comunque ai conducenti di subentrare quando si verifica un evento imprevisto che l’auto non è programmata per gestire
  • sicurezza informatica, dove l’applicazione del deep learning consente un rilevamento più completo e sofisticato del malware (“malicious software”, ossia software dannoso)
  • assistenza sanitaria, dove consente ai medici di esaminare la sequenza genica e la composizione molecolare di una persona, facilitando così i trattamenti personalizzati. Un buon esempio è Deep Genomics, che utilizza grandi volumi di dati sulla composizione cellulare umana per consentire alle macchine di prevedere i risultati delle alterazioni del genoma
  • assicurazioni. Qui, le tecniche di deep learning vengono utilizzate non solo per valutare i sinistri ad alta velocità, ma anche per identificare anomalie, indicando potenziali frodi sui sinistri e determinare i pagamenti per i reclami legittimi

Cambiamenti che ci richiedono di non farci trovare impreparati, di essere protagonisti e non spettatori del cambiamento, come spiega Paolo Biancone.

“Solo diffondendo la consapevolezza di come la tecnologia può cambiare la vita delle persone e delle aziende, si può realizzare appieno la trasformazione digitale: l’integrazione delle tecnologie alla nostra vita richiede il rafforzamento del fattore umano“, commenta.

“Le persone sono la chiave del successo: le tecnologie possono essere acquistate da tutti, ma non è possedendo gli strumenti che si diventa competitivi, servono i lavoratori che li vogliano e sappiano utilizzare. Ciascuno di noi oggi è chiamato a scegliere se vivere nel passato o iniziare a percorrere le vie del futuro, tenendo presente che presto non ci sarà alternativa“, aggiunge Ezio Fregnan, direttore dell’Academy di Comau.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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