ReActor 2019/2020, ecco i tre progetti vincitori

Proclamati i tre progetti vincitori della seconda edizione di ReActor. Le idee d’impresa vincitrici dell’edizione 2019/2020 sono state quelle di ElastoBrain, team dell’Università di Bologna, con la sua tuta sensorizzata, Rejuvenate e UIMEIhealth provenienti dall’Università di Parma.

Pubblicato il 11 Giu 2020

reactor 2020

Proclamati i tre progetti vincitori della seconda edizione di ReActor, la scuola di imprenditorialità e innovazione che Fondazione Golinelli dedica a dottorandi, assegnisti, giovani ricercatori, scienziati con idee innovative e dall’elevato potenziale di crescita.

Le idee d’impresa vincitrici dell’edizione 2019/2020 sono state quelle di:

  • ElastoBrain, team proveniente dall’Università di Bologna che sviluppa tute da lavoro sensorizzate per rendere più sicura l’interazione tra uomo e robot collaborativi (Co-Bot) in ambiti industriali, grazie all’integrazione nei tessuti di sensori elastici basati su polimeri elettro-attivi e architetture IoT wireless
  • Rejuvenate, team proveniente dall’Università di Parma che propone una nuova e innovativa terapia oncologica per pazienti con cancro al fegato attraverso l’uso di composti bioattivi di origine naturale in grado di potenziare e ringiovanire la risposta immunitaria del corpo umano.
  • UIMEIhealth, team proveniente dall’Università di Parma che sviluppa una garza innovativa di materiale biocompatibile, prodotta con una stampante 3D, che permette il rilascio graduale dei farmaci antirigetto solo attorno agli organi trapiantati mantenendo così le funzioni del sistema immunitario per il resto degli altri organi.

La giuria ha inoltre assegnato la menzione speciale “Eye Catcher Company Project” per sottolineare l’alta qualità dei risultati raggiunti a Novac Supercap, team dall’Università di Modena e Reggio Emilia che sviluppa una nuova generazione di supercondensatori allo stato solido per ottimizzare il volume occupato dagli stessi in funzione dell’uso finale.

I tre team vincitori, dopo dodici settimane di formazione a distanza, saranno premiati con un ulteriore percorso di formazione della durata da 4 a 6 settimane tra il Regno Unito e gli Stati Uniti. Faranno un’esperienza immersiva in alcuni degli ecosistemi imprenditoriali più vivaci del mondo, in stretto contatto con imprenditori, professori, investitori e altri scienziati internazionali impegnati in iniziative di trasferimento tecnologico. La parte internazionale del programma si basa sull’alleanza tra Fondazione Golinelli e partner situati nel Regno Unito, in California e nella parte orientale degli Stati Uniti in riferimento al progetto ReActor.

“La Fondazione sostiene il progetto per dare un messaggio chiaro ai giovani ricercatori e alle eccellenze in ambito scientifico del nostro Paese: non abbiate paura del futuro, anche in questo momento di grande e rapido cambiamento. L’emergenza sanitaria ha accelerato un processo ineluttabile già in atto e nei prossimi anni cambieranno molti aspetti della nostra vita e società: il modo di lavorare, il welfare, interi comparti produttivi, i trasporti, il turismo la formazione, la sanità e la socio-assistenza. Nell’immediato, dopo una furia distruttrice, è consueto sforzarsi di ricercare nuove ricette. Reactor è invece già una (re-)azione concreta. E questa è una delle lezioni che dovremo sicuramente portarci nel futuro: investire in ricerca e innovazione miscelando con intelligenza scienza, tecnologia, responsabilità sociale e imprenditorialità”, dichiara Antonio Danieli, il Direttore Generale.

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Valentina Repetto

Appassionata di tecnologia ma con un amore incondizionato verso la natura, si dedica alla fotografia e al video editing. Curiosa e esploratrice verso tutto ciò che la circonda. Laureata in Scienze e Tecnologie Multimediali, indirizzo comunicazione.

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