Più efficienza e meno costi: Stratasys introduce una nuova linea di stampanti 3D per la produzione su larga scala

Stratasys ha presentato la sua nuova linea di stampanti 3D (H Series) che sfruttano la tecnologia SAF (Selective Absorption Fusion) rivolta alla produzione su larga scala. Le stampanti della H Series utilizzano una tecnologia che riduce lo spreco di polvere e quindi i costi operativi, mentre l’utilizzo di un liquido ad alta assorbenza permette di controllare la temperatura ed evitare deformazioni dei pezzi.

Pubblicato il 25 Mar 2021

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Una linea di stampanti 3D progettata per soddisfare le esigenze di produzione in grandi volumi: questa è la novità annunciata da Stratasys, che punta a mettere sul mercato la nuova linea, H Series, per il terzo trimestre del 2021. La nuova piattaforma di produzione sarà alimentata dalla tecnologia Selective Absorption Fusion (SAF), una nuova tecnologia di fabbricazione additiva di grado industriale che offre volumi elevati di produzione per la realizzazione di parti finali.

Le stampanti 3D con tecnologia SAF sono il frutto di 10 anni di ricerca e sviluppo e sono in grado di offrire un costo per parte competitivo per produzioni su larga scala e garantire i livelli di qualità, consistenza e affidabilità grazie alle tecnologia utilizzate per la gestione della polvere e il fluido HAF (High Absorbing Fluid) per il controllo della temperatura.

Stampanti 3D SAF, come funzionano

Uno dei punti di forza di questa nuova linea di stampanti è infatti rappresentato dalla gestione efficiente e omogenea della polvere: sfruttando l’azione di un rullo controrotante, la tecnologia SAF distribuisce la polvere sul piano di costruzione su cui eroga un fluido assorbente.

Nello specifico, la tecnologia SAF utilizza un HAF (High Absorbing Fluid) sensibile agli infrarossi per fondere insieme particelle di polvere polimerica in strati discreti per costruire parti.

Per fare ciò utilizza una tecnologia proprietaria, Big Wave, che distribuisce la polvere su un letto, dove le testine di stampa piezo-elettriche di livello industriale gettano il fluido in aree prescritte, per creare ogni strato della parte. Le testine erogano una o più gocce di fluido per definire dettagli complessi o costruire superfici estese, senza compromettere la produttività. Questo processo è seguito dall’esposizione all’energia infrarossa, che fa sì che le aree con HAF si sciolgano e si fondano insieme.

La sequenza viene ripetuta fino a quando le parti sono completate, mentre la polvere in eccesso viene rimessa in circolo riducendone al minimo l’esposizione termica e impedendone così il deterioramento. Inoltre, la minore richiesta di polvere necessaria per la stampa riduce i costi operativi, mentre il controllo rigoroso del calore previene deformazioni e perdita di qualità, riducendo i picchi di temperatura richiesti sul letto di polvere.

Una nuova tecnologia per rispondere alle esigenze di un mercato in crescita

Una soluzione che risponde alle esigenze di snellezza ed efficienza delle imprese, aprendo a nuove opportunità di utilizzo della stampa 3D, come spiega Omer Krieger, vice presidente esecutivo per la strategia di prodotto e lo sviluppo aziendale di Stratasys.

“La tecnologia SAF rappresenta un’innovazione significativa che apre nuove opportunità per affrontare applicazioni in settori come quello dell’automobile, dell’elettronica e dei beni di consumo, come pure delle attrezzature industriali. Ne deriverà un superamento di numerose applicazioni produttive di tipo tradizionale e la nascita di prodotti che potranno essere realizzati solo attraverso una modalità costruttiva di tipo additivo”, commenta.

Una nuova linea di stampanti progettata anche in risposta a quelle che sono le esigenze e le prospettive di crescita del mercato: infatti, secondo un’analisi di mercato interna di Stratasys, saranno proprio le applicazioni di produzione a evidenziare il maggiore potenziale di crescita nel settore della stampa 3D, con un valore pari a circa 25 miliardi di dollari entro il 2025.

Inoltre, secondo le stime della società di market intelligence Context, i profitti delle stampanti che utilizzano la tecnologia a letto di polvere polimerica sono destinati ad avere un tasso annuo di crescita composto del 21% nel periodo 2020-2024.

La tecnologia SAF, utilizzata nella nuova serie di stampanti H, è in grado di elaborare un’ampia varietà di materiali (come poliammidi ed elastomeri) e permetterà quindi all’azienda di sfruttare le potenzialità di questo mercato in espansione, mentre i rapporti di Stratasys con le principali aziende chimiche le consentiranno di portare presto nuovi materiali sul mercato.

Il lancio della nuova serie di stampanti rappresenta un’ulteriore evoluzione della strategia di Stratasys che già con l’acquisizione della start-up Origin (finalizzata nel gennaio 2021) aveva esteso le sue capacità nel segmento della produzione di massa di parti e componenti, puntando sull’innovazione attraverso una piattaforma per la stampa 3D di materie plastiche di nuova generazione.

L’azienda ha organizzato per il 7 aprile un evento in diretta su LinkedIn dove condividerà maggiori informazioni su questa tecnologia e del processo che ha portato alla creazione della H Series.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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