Macchine per il legno, nel 2021 forte aumento degli ordini: +72% sul 2020

Nel 2021 gli ordini dei costruttori di macchine per la lavorazione del legno sono aumentati del 72% rispetto al 2020: è quanto riporta l’indagine di Acimall. Secondo l’analisi dell’Associazione, nonostante l’ultimo trimestre abbia portato a risultati meno positivi rispetto agli altri, il 2021 ha comunque visto una forte ripresa dell’attività, con una crescita della domanda interna del 60% e una dinamica estera positiva.

Pubblicato il 16 Feb 2022

macchine legno

Per il mondo delle macchine, degli impianti, delle attrezzature e degli utensili per la lavorazione del legno e dei suoi derivati, il 2021 è stato un anno positivo, con gli ordini che hanno registrato una forte crescita rispetto al 2020 (+72%): è quanto riporta Acimall, l’Associazione che rappresenta i costruttori italiani di macchine e accessori per la lavorazione del legno.

I dati relativi all’ultimo trimestre dello scorso anno (ottobre-dicembre), diffusi dall’Associazione, parlano di risultati meno “brillanti” rispetto agli altri trimestri, ma pur sempre assolutamente eccellenti: gli ordini sono cresciuti del 41% sullo stesso periodo 2020, grazie alla spinta data dal mercato interno, che ha registrato una crescita del 60%, e di una buona dinamica della domanda estera (+36%).

Una situazione che ha un rovescio della medaglia sul fronte della produzione, condizionata da difficoltà di reperimento, rincari e ritardi nei rifornimenti di materie prime e componenti, che potrebbero interessare la prima parte dell’anno in corso.

L’indagine trimestrale realizzata dall’Ufficio studi di Acimall su un campione statistico significativo rivela che il carnet ordini è pari a 6,1 mesi, un dato che non si riscontrava nelle analisi periodiche da molto tempo.

La variazione dei prezzi nel 2021 è attestata al 5,2%. I dati relativi all’ultimo trimestre dell’anno permettono di avere una visione del 2021 nel suo insieme: secondo l’Ufficio studi Acimall, la raccolta degli ordini nei dodici mesi sarebbe cresciuta del 72% rispetto al 2020, l’anno in cui gli effetti della pandemia sono stati più devastanti.

La crescita rimane comunque “importante” anche se confrontata con gli ordini raccolti nel 2019 (più 44,1%). Se confrontiamo poi i dati “trimestre su trimestre” – ovvero il periodo ottobre-dicembre 2021 rispetto agli stessi tre mesi del 2019 – l’aumento degli ordini è stato del 46,1%, dunque perfettamente in linea con il risultato registrato per l’intero 2021.

Clima più che positivo anche per l’indagine qualitativa, elaborata grazie alle risposte degli intervistati, secondo i quali la produzione ha avuto un trend positivo (57% del campione) o stazionario (43%), mentre nessuno degli intervistati ha segnalato una contrazione.

Stessi dati per l’occupazione: in aumento per il 57% del campione, stabile per il restante 43%. Giacenze stabili per il 48% degli intervistati, in aumento per il 24% e in diminuzione per il 28%.

Dando uno sguardo al futuro, l’indagine previsionale conferma per il mercato estero una forte propensione alla stabilità (76% del campione), mentre il 24% vede una ulteriore crescita nei primi tre mesi di quest’anno.

Per quanto riguarda le attese per il mercato interno, il 66% degli intervistati prevede che rimarrà sui livelli attuali, mentre secondo il 29% continuerà a crescere e solamente per il 5% degli intervistati mostrerà segni di contrazione.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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