Prezzi alla produzione dell’industria in crescita, a febbraio l’aumento annuo è del 32,8%

Anche a febbraio si registra un’ulteriore crescita dei prezzi alla produzione dell’industria. L’aumento, più contenuto rispetto a quello eccezionale registrato a gennaio, è il risultato di un incremento più marcato sul mercato estero (+1,0%), a fronte di una crescita più contenuta sul mercato interno (+0,2%). Su base annua, la crescita, molto sostenuta, resta sostanzialmente stabile (+32,8%, da +32,9% di gennaio).

Pubblicato il 30 Mar 2022

prezzi alla produzione dell'industria febbraio 2022

Continua il rialzo dei prezzi alla produzione dell’industria: come riportano i dati Istat, a febbraio 2022 si registra un aumento dello 0,4% su base mensile, che equivale a una crescita del 32,8% su base annua.

L’incremento è più contenuto rispetto a quello eccezionale registrato a gennaio, con un rallentamento soprattutto dei prezzi sul mercato interno.

Sul mercato interno, infatti, i prezzi aumentano dello 0,2% rispetto a gennaio 2022 e del 41,4% su base annua. Al netto del comparto energetico, la crescita dei prezzi è più sostenuta in termini congiunturali (+1,0%), mentre si riduce a +11,7% in termini tendenziali.

Sul mercato estero, la crescita congiunturale (+1,0%) è più intensa rispetto a quella sul mercato interno ed è sintesi di incrementi di pari entità nelle due aree, euro e non euro (per entrambe +1,0%). Su base annua, i prezzi crescono del 10,9% (+11,8% area euro, +10,4% area non euro).

Nel trimestre dicembre 2021-febbraio 2022, rispetto ai tre mesi precedenti, i prezzi alla produzione dell’industria segnano un aumento dell’11,1%, dovuto principalmente all’incremento dei prezzi sul mercato interno (+14,0%), mentre la crescita dei prezzi sul mercato estero è molto più contenuta (+2,8%).

In termini tendenziali, quindi dal confronto con i valori di febbraio 2021, si registrano aumenti per tutti i settori manifatturieri sui tre mercati di riferimento, a eccezione per computer, prodotti di elettronica e ottica (-0,3% area euro).

Gli incrementi più marcati riguardano coke e prodotti petroliferi raffinati (+35,7% mercato interno, +14,4% area euro, +50,3% area non euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+23,9% mercato interno, +32,1% area euro, +25,8% area non euro)e i prodotti chimici (+20,6% mercato interno, +20,7% area euro, +18,6% area non euro).

Più contenuti, ma comunque significativi, gli aumenti per le industrie del legno, della carta e stampa (+16,0% mercato interno, +16,5% area euro, +14,6% area non euro) e articoli in gomma e materie plastiche (+14,3% mercato interno, +13,9% area non euro).

Anche per le costruzioni, i prezzi alla produzione segnano incrementi congiunturali di modesta entità (+0,4% su gennaio 2022), mentre su base annua l’incremento equivale a una crescita del 6,8%.

Simile dinamica per i prezzi di “Strade e Ferrovie”, che aumentano dello 0,2% in termini congiunturali e del 5,7% in termini tendenziali.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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