Simulazione, la chiave per sbloccare l’efficienza della macchina

In diversi settori dell’automazione industriale la simulazione è sempre più pervasiva e il riconoscimento della sua utilità non stenta a farsi riconoscere sia dagli ingegneri di processo e ricerca, sia da chi deve acquistare e valutare le performance di una linea di produzione. Questo perché la simulazione è la chiave che sblocca l’efficienza in ogni fase del ciclo di vita di una macchina.

Pubblicato il 24 Ott 2022

Simulazione, la chiave per sbloccare l’efficienza della macchina


In diversi settori dell’automazione industriale la simulazione è sempre più pervasiva e il riconoscimento della sua utilità non stenta a farsi riconoscere sia dagli ingegneri di processo e ricerca, sia da chi deve acquistare e valutare le performance di una linea di produzione. Questo perché la simulazione è la chiave che sblocca l’efficienza in ogni fase del ciclo di vita di una macchina.

In casi in cui si lavora per l’ottenimento della massima efficienza e produttività scegliendo, ad esempio, soluzioni meccatroniche al posto dei sistemi di trasporto standard, grazie agli strumenti di B&R dedicati si può creare un gemello virtuale del sistema e vederlo funzionare in pochissimo tempo. Questo permette di analizzare le criticità ed è possibile rimodellare il prototipo virtuale fino al raggiungimento delle performance desiderate, praticamente con costi quasi nulli e in una totale economia di tempo.

La simulazione virtuale regala una visione completa della soluzione finale, consentendo di sveltire la transizione tra prototipo virtuale e macchina reale, con una messa in servizio e i primi step di testing svolti in modo semplice e intuitivo, in quanto il software process-oriented è già stato testato attraverso il gemello virtuale. Il time to market si riduce sia perché il codice di processo usato in simulazione è esattamente lo stesso usato poi nella macchina reale, sia perché, in quanto process-oriented, non serve programmare il movimento di ogni singolo shuttle. Il software developer si limiterà a programmare il movimento degli shuttle solo nelle zone di centrale importanza per il processo, dove ad esempio viene riempita la bottiglia oppure attaccata un’etichetta o anche controllata la qualità del prodotto da un sistema di visione; mentre tra due settori differenti il movimento è delegato al sistema, che gestisce in autonomia code e anticollisione. Questo rende anche il programma molto scalabile, poiché non dipende dal layout e dal numero di shuttle.

Inoltre, le soluzioni di simulazione di B&R permettono l’import/export di modelli meccanici non soltanto strettamente legati al mondo B&R o a quello di partner Codian per la robotica, ma anche sviluppati con altri tools. L’abbattimento di barriere permette uno scambio libero, veloce e performante di informazioni che permettono la creazione di un gemello digitale dinamico con un codice process-oriented per ottenere ottimi livelli di produttività decisamente a basso costo.

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