Agenda digitale, a rischio il progetto Piacentini

Pubblicato il 06 Dic 2016

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Il terremoto politico innescato dalla vittoria del “No” al Referendum inizia a minacciare danni anche al sistema di interventi che, negli ultimi mesi, è stato messo a punto per l’innovazione digitale. Se il Piano Industria 4.0 contenuto nella Legge di Stabilità dovrebbe essere al sicuro, non altrettanto può dirsi del progetto assegnato al Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale Diego Piacentini.

I deputati del Movimento Cinque Stelle che lavorano nella Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni  della Camera dei Deputati hanno infatti diffuso una nota nella quale chiedono lo stop immediato della missione del Commissario, che ha da poco costituito la sua squadra e al quale sono state assegnate risorse per 11 milioni (2017) e 20 milioni (2018), con ulteriori 9 milioni potenzialmente in arrivo dai fondi strutturali 2014/2020.

“La caduta del governo Renzi decretata dal voto di ieri impone un ripensamento anche della governance dell’innovazione nel nostro Paese. Ci riferiamo, in particolare, alla nomina del dott. Piacentini a Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale e alla costituzione del cosiddetto team per la trasformazione digitale. Dal suo insediamento nell’agosto scorso il Commissario straordinario ha solo costituito una costosa struttura amministrativa senza mai presentare al Parlamento le linee strategiche della propria azione”,  dichiarano i deputati.

“Ora, è evidente alla luce degli ultimi sviluppi, che la struttura del Commissario Straordinario non ha più ragione di esistere. I fondi destinati alla struttura del dott. Piacentini nella legge di bilancio 2017 (31 milioni di euro per il 2017 e il 2018 che potrebbero diventare 40 milioni) siano destinati a progetti di inclusione ed educazione al digitale di cui il Paese ha urgente bisogno”, prosegue la nota. “Con un governo a 5 Stelle si avrebbe una chiara governance dell’innovazione con una rinnovata Agenzia per l’Italia Digitale, ove verranno premiati il merito e la competenza, al centro nell’attuazione delle politiche pubbliche per l’innovazione senza inutili doppioni e carrozzoni inutili. L’auspicio è che si arrivi presto ad elezioni anche per imprimere finalmente la svolta digitale per l’Italia”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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