Macchine utensili, il 2017 dei record chiude sopra quota 6 miliardi (+10,2%)

Con un fatturato complessivo di 6.110 milioni di euro il settore raggiunge il suo record assoluto e mette a segno anche il completo recupero dei valori pre-crisi per quanto riguarda il consumo nazionale.

Pubblicato il 20 Dic 2017

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Il 2017 sarà ricordato come l’anno d’oro dell’industria italiana della macchina utensile. Con un fatturato complessivo di 6.110 milioni di euro – questa la cifra di pre-consuntivo resa nota dal Centro Studi di Ucimu – Sistemi per Produrre – il settore raggiunge il suo record assoluto e mette a segno anche il completo recupero dei valori pre-crisi per quanto riguarda il consumo nazionale, che cresce del 13,8%, a quota 4.390 milioni di euro, superando così il valore del mercato italiano del 2007 (4.345 milioni di euro).

L’Italia che investe

I 6,1 miliardi di fatturato registrati nel 2017 sono frutto sia della ripresa delle vendite verso l’estero (+5,8%, 3.440 milioni) sia soprattutto del boom delle vendite sul mercato nazionale (+16,1%, 2.670 milioni) che è tornato, grazie agli incentivi del piano Industria 4.0, a mostrare grande vivacità ed è cresciuto di quasi il 70% in tre anni.

“Il mercato italiano, anche grazie agli incentivi di Super e Iperammortamento, ha raggiunto e superato il record di consumo che era stato registrato nel 2007 e si accinge a crescere ulteriormente anche nel 2018 grazie al favorevole contesto economico e alle misure a sostegno degli investimenti previste dal Governo anche nella prossima Legge di Bilancio”, ha commentato Massimo Carboniero, presidente di Ucimu – Sistemi per Produrre, che ha posto l’accento sull’importanza di queste misure nel sostenere e favorire il processo di ammodernamento e digitalizzazione degli impianti manifatturieri italiani.

“La trasformazione delle imprese italiane è appena avviata e la decisione del Governo di prolungare l’operatività dei provvedimenti che hanno innescato questo processo è decisamente lungimirante poiché assicura continuità in un momento cruciale per lo sviluppo e l’adeguamento delle nostre imprese agli standard di competitività richiesti dal mercato globale”.

Positivo anche il giudizio sul credito di imposta per la formazione: “Per crescere e restare competitivo continuando a produrre ricchezza e lavoro per i nostri giovani, il manifatturiero ha bisogno non solo di tecnologia ma di competenze adeguate a gestire e guidare i processi di trasformazione in atto. In questo modo i giovani potranno avere anche delle nuove opportunità di impiego, perché – ci tengo a sottolinearlo – Industria 4.0 crea e non distrugge occupazione”.

Bene anche l’export

L’export vale oggi poco più del 55% del totale, il valore più basso degli ultimi anni. Ma la buona notizia è che le esportazioni sono tornate a crescere (+5,8%) dopo la battuta d’arresto del 2016 determinata da un generale rallentamento del mercato internazionale. Nel 2017, in particolare, è tornato a correre il mercato cinese (+11,5%). Ottime anche le performance di Polonia, Spagna e Messico, tutte cresciute con incrementi superiori al 20%.

Massimo Carboniero, Presidente di Ucimu – Sistemi per Produrre

“Dopo un anno di arretramento sono ripartite le vendite di made in Italy oltreconfine e la Cina è tornata al vertice della graduatoria dei paesi di sbocco a conferma delle enormi potenzialità di questo paese”, ha commentato Carboniero. “La Cina rappresenta il 35% del mercato mondiale. Proprio in ragione di ciò Ucimu, a fine novembre, ha organizzato, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, Ambasciata d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, ICE-Agenzia e CMTBA, l’omologa cinese di Ucimu, il primo Forum Italo Cinese della macchina utensile a Pechino nel corso del quale è stata ribadita, sia da parte italiana che da parte cinese, la forte complementarietà dell’offerta e le potenzialità di cooperazione tra le rispettive industrie impegnate in un profondo processo di sviluppo di innovazione, sostenuto dai rispettivi piani governativi, Industria 4.0 e Made in China 2025″. La Cina, insomma, apprezza la qualità e la personalizzazione dell’offerta dei costruttori italiani e continuerà a richiedere le nostre macchine utensili.

Previsioni 2018

Nel 2018 il settore continuerà a crescere. Le previsioni vedono il valore della produzione sfiorare i 6,5 miliardi di euro (+6,2%) trainato ancora una volta dal mercato interno (+8,2%), che beneficerà del rinnovato piano Impresa 4.0. Le esportazioni dovrebbero consolidare la crescita a un ritmo vicino al 5%.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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