Bureau Veritas Italia certifica i primi operatori dell’Additive Manufacturing in metallo

Le prime aziende che hanno scelto la certificazione di Bureau Veritas Italia sono: Brovedani Group, SMS Group, Thermokey e Wartsila, Università di Udine

Pubblicato il 27 Feb 2019

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Bureau Veritas Italia ha emesso le prime certificazioni relative alla qualifica del personale che opera come Additive Manufacturing Operator nel settore metallico, una delle tecnologie abilitanti previste nel piano Impresa 4.0.

L’additive manufacturing applicato ai materiali metallici è un processo produttivo nuovo, la cui standardizzazione è un must per le aziende che hanno scelto questa tecnica produttiva richiedendo sempre più competenze altamente qualificate. Bureau Veritas, insieme ai partner EOS e Friuli Innovazione, intende rispondere a questa esigenza del mercato con la certificazione del personale addetto all’Additive Manufacturing.

Le certificazioni di Bureau Veritas Italia

Le prime aziende che hanno scelto la certificazione come Additive Manufacturing Operator sono: Brovedani Group, SMS Group, Thermokey e Wartsila, Università di Udine, tra le protagoniste in Friuli Venezia Giulia di Additive FVG Square.

La certificazione si inserisce nell’ambito di un percorso collettivo di formazione e sperimentazione effettuato attraverso l’utilizzo di una macchina EOS M290, l’ultima frontiera della stampa 3D industriale della casa madre tedesca EOS, con il supporto delle competenze dell’Università di Udine.

La nuova certificazione delle competenze in Additive Manufacturing ha come obiettivo finale quello di offrire alle aziende una certificazione indipendente e credibile che riguarderà due figure professionali che stanno alla base dei processi di manifattura additiva: Process Engeneering e Process Operator. Attraverso due percorsi formativi altamente qualificanti, gli operatori potenzieranno le competenze e conoscenze necessarie per saper gestire e coordinare tutto il processo, dalle polveri al manufatto finale, avendo piena conoscenza di tutte le fasi di realizzazione. Al termine del percorso, avranno la possibilità di confermare le proprie competenze sostenendo l’esame di Certificazione in ambito additive manufacturing.

I percorsi formativi e l’attivazione delle due certificazioni nel campo dell’additive manufacturing verranno erogati presso gli spazi di Friuli Innovazione che, nel suo ruolo di innovAction platform, è ideatore e fautore di Additive FVG Square in collaborazione con COMET Cluster Metalmeccanica Fvg, con la partecipazione dell’Università di Udine, il sostegno del COSEF (Consorzio di Sviluppo Economico del Friuli) e il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.

Il progetto Additive FVG

“Additive FVG Square – spiega il Direttore di Friuli Innovazione Fabio Feruglio – è una delle componenti del progetto Additive FVG, che si fonda su tre pilastri: le competenze, fondamentali perché le tecnologie additive non servono a replicare l’esistente e hanno quindi bisogno di progettisti che pensino in un modo completamente nuovo rispetto al passato; le imprese, che possano sperimentare queste tecnologie additive più rapidamente; le nuove idee di business che, in qualità di incubatore certificato, abbiamo iniziato a supportare in collaborazione con Unicorn Trainers Club. Su questi tre pilastri continueremo a lavorare con chi ci sta già supportando ma, essendo “una piazza”, accogliendo anche nuovi sostenitori e imprese interessate”.

“La necessità di certificazione delle competenze in ambito AM è emersa come una delle principali esigenze per le aziende che utilizzano questa tecnica produttiva in quanto operano in un settore non ancora né regolamentato né standardizzato. La nostra struttura, in sinergia con EOS e Friuli Innovazione, risponde a questa necessità con una certificazione indipendente per gli operatori coinvolti nei processi di additive manufacturing. Un passo importante per tutte quelle aziende che utilizzano questa tecnologia abilitante 4.0. Con la certificazione delle competenze è possibile ottenere la qualifica del personale coinvolto nel flusso di processo dell’additive manufacturing in ambito industriale; le aziende avranno così la possibilità di impiegare operatori le cui competenze sono certificate assicurandosi un vantaggio competitivo in termini di produttività”, ha affermato Eleonora Pagani, Industry Director Italia di Bureau Veritas.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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