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Iperammortamento 2026, i dubbi di ANIE. “Da valutare la reale fruibilità da parte delle imprese”



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ANIE Confindustria, espressione della filiera dell’elettronica e dell’elettrotecnica, apprezza l’estensione del Piano Transizione al 2028 ma lancia l’allarme sui limiti emersi dal rimaneggiamento della misura. Preoccupano in particolare la clausola “Made in EU” e l’esclusione dei pannelli fotovoltaici lettera a).

Pubblicato il 23 dic 2025



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Scientist is preparation of nanomaterials for Scanning Electron Microscope (SEM) machine in laboratory



È dolce-amaro l’apprezzamento di ANIE Confindustria sul Piano Transizione 4.0 2026 basato sull’iperammortamento: da un lato c’è l’apprezzamento per l’orizzonte temporale allungato del piano, esteso fino al settembre 2028; dall’altro forti perplessità sulle limitazioni emerse dal rimaneggiamento della misura da parte del Governo, con l’introduzioni di alcune pesanti limitazioni. La preoccupazione principale riguarda la concreta applicabilità delle misure: senza correttivi (ormai improbabili, ndr) il rischio è di avere uno strumento con buone aliquote sulla carta, ma poco attraente per le realtà industriali.

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