Dalla revisione del PNRR al nucleare: il “Programma per l’Italia” del centrodestra

La coalizione di centrodestra ha presentato il suo “Programma per l’Italia” che sintetizza l’accordo raggiunto tra i tre partiti sulle priorità che guideranno il governo in caso di vittoria alle elezioni. Tra queste vi sono la revisione del PNRR, le grandi opere (compreso il ponte sullo stretto), l’autosufficienza energetica e strumenti a sostegno di imprese, famiglie e lavoratori.

Pubblicato il 12 Ago 2022

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Revisione del PNRR, grandi opere (tra cui il ponte sullo stretto), misure a sostegno dei lavoratori, famiglie e imprese: sono alcuni dei punti del “Programma per l’Italia” presentato dalla coalizione del centrodestra in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre.

La coalizione, formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, ha presentato un programma di 15 punti dove i tre partiti hanno elencato le priorità concordate che guideranno l’azione di governo in caso di vittoria alle prossime elezioni.

Un programma che parte proprio dalla riaffermazione della posizione dell’Italia in Europa e nel mondo (con la conferma degli impegni presi con l’UE e l’Alleanza Atlantica) per poi passare alle questioni interne, come l’abolizione del reddito di cittadinanza e la revisione delle politiche attive del lavoro, ma anche la revisione del fisco e apertura al nucleare.

Revisione del PNRR

Nel programma i partiti confermano l’impegno a portare avanti le azioni previste dal PNRR, pur ribadendo la volontà di trovare un accordo con la Commissione per l’adeguamento del piano alle necessità correnti.

In materia di infrastrutture, le priorità sottolineate nel programma riguardano: la difesa delle infrastrutture strategiche nazionali; il potenziamento e sviluppo delle infrastrutture digitali ed estensione della banda ultralarga in tutta Italia; il potenziamento della rete dell’alta velocità per collegare tutto il territorio nazionale dal Nord alla Sicilia, realizzando il ponte sullo stretto.

Le priorità in materia di fisco e lavoro

“Chi più assume meno paga”: è questo il principio che guiderà le politiche fiscali del governo di centrodestra a sostegno delle imprese. Azioni che puntano a razionalizzare il sistema tributario e al taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori.

Il tema è infatti trattato in diversi punti del programma, con riferimento a interventi da realizzare a favore:

  • delle partite IVA, con misure a sostengo dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti, come l’introduzione della flat tax per le partite IVA fino a 100.000 euro di fatturato, (con la prospettiva di estenderla poi a famiglie e imprese)
  • delle imprese, con la facilitazione dell’accesso al credito, politiche di sostegno alle aziende ad alta intensità occupazionale, tutela delle micro e delle piccole medie imprese e lotta alla concorrenza sleale
  • dei lavoratori e delle famiglie, con la defiscalizzazione e incentivazione del welfare aziendale e la facilitazione dell’accesso al credito, interventi sull’IVA per calmierare i prezzi dei beni di prima necessità (anche ampliando la platea dei beni con IVA ridotta) e la riduzione dell’IVA sui prodotti energetici
  • dell’imprenditorialità femminile, dei giovani e della tutela dei lavoratori disabili, con il rafforzamento dei meccanismi di decontribuzione per il lavoro femminile, gli under-35, i disabili, e per le assunzioni nelle zone svantaggiate e incentivi per l’imprenditorialità femminile. Del tema si parla anche nel punto 5 del programma, che riguarda il sostengo alla natalità e alle famiglie, che prevede azioni a tutela del lavoro delle giovani madri, politiche di conciliazione lavoro-famiglia per madri e padri e strumenti di sostegno alla natalità (anche attraverso asili nido gratuiti, asili nido aziendali e ludoteche)
  • supporto all’imprenditoria giovanile, incentivi alla creazione di start up tecnologiche e a valenza sociale (punto 15 del programma)

Per quanto riguarda i bonus edilizi, si conferma la salvaguardia delle situazioni già in essere e la riorganizzazione degli incentivi.

Made in Italy

Il punto 10 del programma è dedicato alla valorizzazione del Made in Italy e alla tutela e promozione del settore turistico e culturale come strumento di promozione dell’eccellenza italiana all’estero, grazie anche alla partecipazione ai grandi eventi internazionali.

Per quanto riguarda il turismo, il programma prevede l’estensione della possibilità di utilizzo dei voucher lavoro ( anche per l’agricoltura) e il supporto alla digitalizzazione del settore.

Transizione energetica e ambiente

Altro tema “caldo” affrontato dal programma è quello dell’autosufficienza energetica, che i tre partiti della coalizione puntano a raggiungere attraverso:

  • l’aumento della produzione dell’energia rinnovabile
  • la diversificazione degli approvvigionamenti energetici
  • pieno utilizzo delle risorse nazionali, anche attraverso la riattivazione e nuova realizzazione di pozzi di gas naturale in un’ottica di utilizzo sostenibile delle fonti
  • l’apertura al nucleare. Nel programma, si legge infatti che l’autosufficienza energetica può essere raggiunta anche attraverso “la creazione di impianti di ultima generazione “senza veti e preconcetti, valutando anche il ricorso al nucleare pulito e sicuro”

In materia di ambiente, il programma conferma la volontà di rispettare gli impegni presi dall’Italia nella lotta ai cambiamenti climatici e prevede azioni a supporto della biodiversità e degli ecosistemi (sia terrestri che marini) tra cui la definizione ed attuazione del piano strategico nazionale di economia circolare.

Università e ricerca

Il penultimo punto del programma è dedicato a “scuola, università e ricerca”, con azioni quali l’allineamento ai parametri europei degli investimenti nella ricerca, la valorizzazione e promozione delle scuole tecniche professionali volte all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, azioni volte a incentivare i corsi universitari per le materie STEM e per attirare di nuovo in patria gli italiani altamente specializzati attualmente all’estero.

Oltre ai punti finora citati, il programma prevede anche una lunga lista di riforme istituzionali – dall’elezione diretta del Presidente della Repubblica all’accelerazione sul percorso per il riconoscimento delle Autonomie –, della giustizia e della Pubblica Amministrazione, nonché diverse azioni in materia di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale (prima fra tutti la reintroduzione dei decreti sicurezza approvati durante il primo Governo Conte) e in materia di sanità.

Il programma

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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