In occasione degli “Stati Generali delle telecomunicazioni, l’Italia alla svolta dell’ultrabroadband”, l’evento organizzato oggi a Roma dal Gruppo Digital360 con il patrocinio del ministero dello Sviluppo Economico – Segretariato alle Comunicazioni, autorevoli rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e dell’impresa si sono confrontati sullo stato banda ultralarga in Italia e i servizi che correranno sui nuovi network.
“Senza adeguate reti di Telecomunicazione, l’Italia non può cogliere le molteplici opportunità di sviluppo aperte dalla quarta rivoluzione industriale che stiamo vivendo in questi anni, abilitata dall’internet delle cose, dai big data e dall’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Andrea Rangone, Ceo di Digital360. “Nell’ultimo decennio il settore delle telecomunicazioni, sia fisse che mobili, ha subito dinamiche preoccupanti”, ha spiegato Rangone. “Da un lato, ha conosciuto una forte contrazione dei ricavi, il 30% dal 2007 al 2016*, soprattutto per la riduzione dei prezzi unitari che ha portato benefici per il consumatore, ma rischia di compromettere lo sviluppo sostenibile delle imprese. Dall’altro lato, ha vissuto un gap rispetto ai Paesi più avanzati nella copertura con banda larga fissa: nel 2015 in Italia era poco più della metà della media europea**. Negli ultimi due anni però si è assistito a importanti miglioramenti: una ripresa della crescita dei ricavi e una forte accelerazione negli investimenti in banda larga che ha portato a recuperare il gap. Questi trend devono diventare permanenti per garantire lo sviluppo sostenibile di un settore così strategico per il Paese”.
*Rapporto Asstel 2017
**Digital Agenda Scoreboard, Commissione Europea 2016