Istat, ad agosto cresce ancora il clima di fiducia delle imprese

Ad agosto 2020 cresce il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese. Il primo passa da 100,1 a 100,8 punti, ma è il secondo a registrare la crescita maggiore (per il terzo mese consecutivo): da 77 punti a 80,8. L’incremento resta più contenuto per le imprese manifatturiere (dagli 85,3 di luglio agli 86,1 di agosto).

Pubblicato il 28 Ago 2020

Fiducia


Ad agosto 2020 cresce il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese. Il primo passa da 100,1 a 100,8 punti, ma è il secondo a registrare la crescita maggiore (per il terzo mese consecutivo): dai 77 punti di luglio agli 80,8 di agosto.

Lo rileva l’Istat nell’indagine flash di agosto sulla fiducia dei consumatori e delle imprese, che evidenzia come il clima economico nel nostro Paese stia lentamente migliorando dopo il crollo provocato dal lockdown imposto dalla diffusione del Covid-19. A maggio infatti il clima di fiducia delle imprese aveva toccato addirittura quota 53,7 punti.

Un incremento, quello del clima di fiducia delle imprese, più marcato per i servizi di mercato (che passano dai 66 punti di luglio ai 74,7 di agosto) e per il commercio al dettaglio (da 86,7 a 94), mentre resta più contenuto per le imprese manifatturiere (dagli 85,3 di luglio agli 86,1 di agosto). Il settore delle costruzioni passa invece da 129,7 a 132,6, trainato da un deciso miglioramento delle attese sull’occupazione presso l’impresa. “Sebbene in recupero in tutti i settori, gli indicatori del clima di fiducia delle imprese rimangono ancora distanti dai livelli precedenti l’emergenza sanitaria, in particolare nei servizi di mercato”, precisa l’Istituto di statistica.

Concentrandosi sul settore dell’industria manifatturiera, cresce (seppur rimanendo in territorio negativo) l’indice dei giudizi sugli ordini, che passa da -47,8 a -42,4 (quello sugli ordini interni sale da -49,5 a -44,2, mentre quello sugli esteri sale da -51,9 a -45,6). Giudicate in lieve accumulo rispetto al mese scorso le scorte di prodotti finiti (l’indice passa da +5,9 a +7,9). Scendono invece le attese di produzione: l’indice passa da -3,1 a -4, nonostante l’indice dei giudizi sui livelli di produzione sia cresciuto rispetto al mese scorso (da -40,6 a -32,5).

Per quanto riguarda le attese delle imprese manifatturiere, oltre al calo dei livelli di produzione (su cui si è già detto), scendono anche quelle sugli ordini (da -1,8 a -2,4), mentre crescono quelle su prezzi (da -3,5 a -3,1), economia (da -45,3 a -41,6) e occupazione (da -11,5 a -9,6).

Guardando ai raggruppamenti principali di industrie, ad agosto cresce il clima di fiducia solo dei beni intermedi (dagli 80,4 punti di luglio agli 84 di agosto), mentre cala leggermente quello dei beni strumentali (da 90,5 a 89,2) e dei beni di consumo (da 86,6 a 85,9).

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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