Istat: in calo la fiducia di consumatori e imprese. Nel manifatturiero atteso calo degli ordini

Pubblicato il 24 Apr 2018

INDICI DEL CLIMA DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI E DELLE IMPRESE ITALIANE (IESI) Gennaio 2013 – aprile 2018, indici destagionalizzati mensili e media mobile a 3 mesi (base 2010=100)

Le preoccupazioni per la situazione personale delle famiglie e quelle dell’industria manifatturiera, con un calo abbastanza consistente nel commercio al dettaglio, a causa della flessione nella grande distribuzione. Sono questi gli indicatori alla base del lieve calo del clima di fiducia, secondo i dati registrati da Istat che ha reso note le tabelle relative al mese di Aprile 2018 sulla fiducia dei consumatori e delle imprese.

La fiducia secondo i consumatori

Ad aprile 2018 si stima che l’indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisca passando da 117,5 a 117,1; anche per l’indice composito del clima di fiducia delle imprese si stima una flessione da 105,9 a 105,1. 

Il lieve calo del clima di fiducia dei consumatori è essenzialmente dovuto all’evoluzione negativa della componente personale e di quella corrente (da 109,3 a 108,0 e da 115,1 a 114,0 rispettivamente); invece, il clima economico e quello futuro mantengono una dinamica con intonazione lievemente positiva rispetto allo scorso mese (da 141,9 a 142,6 e da 121,1 a 121,3).

La situazione delle imprese

Con riferimento alle imprese, si stima che il clima di fiducia cali nel settore manifatturiero (da 108,9 a 107,7) e nei servizi (da 107,2 a 106,4). Molto marcata è la flessione registrata nel commercio al dettaglio (da 105,0 a 97,5) mentre per il settore delle costruzioni si rileva un deciso aumento (da 132,6 a 135,2).

Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia si segnala che nel comparto manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini e le attese sulla produzione in presenza di scorte di magazzino giudicate in decumulo. Nel settore delle costruzioni, si registra un diffuso miglioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle aspettative sull’occupazione.

Per quanto riguarda i servizi, l’evoluzione negativa dell’indice di fiducia riflette un peggioramento dei giudizi sia sugli ordini sia sull’andamento degli affari. Invece, le attese sugli ordini sono in miglioramento. Il deterioramento della fiducia nel commercio al dettaglio è principalmente trainato dalla grande distribuzione dove si stima una forte contrazione dei giudizi sulle vendite in presenza di aspettative che si ridimensionano solo parzialmente.

Secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva e sugli ostacoli all’attività rivolte alle imprese del settore manifatturiero, nel primo trimestre del 2018 si stima una contenuta riduzione del grado di utilizzo degli impianti la cui stima decresce da 78,5% del trimestre precedente a 77,9%. La quota di operatori che segnala la presenza di ostacoli all’attività produttiva rimane sostanzialmente stabile (da 21,5% al  22%). Tra questi, scende la quota di imprese che segnala come ostacolo all’attività l’insufficienza della domanda e i vincoli finanziari.

L’analisi della situazione secondo Istat

Ad aprile il clima di fiducia peggiora sia per i consumatori sia per le imprese. In particolare, per le imprese manifatturiere si registra un netto  peggioramento delle attese sugli ordini, che segue il lieve calo già rilevato a marzo. Dopo la crescita registrata nella seconda metà del 2017, infatti, l’indice del clima di fiducia del settore manifatturiero sembra essere entrato in una fase di stasi nei primi mesi di quest’anno pur conservando una sostanziale tenuta dei livelli produttivi confermata anche dalla dinamica del grado di utilizzo degli impianti. L’indicatore trimestrale, dopo la crescita sostenuta nella seconda metà del 2017, dove raggiunge i livelli pre-crisi del 2007, nel primo trimestre del 2018 rimane sul livello medio annuo, storicamente elevato, del 2017.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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