Il 2024 è stato un anno difficile per i costruttori di macchine utensili europei, con la produzione che ha registrato un calo del 7,5% sul 2023.
Anche le stime per il 2025 non sembrano suggerire un cambio di rotta a causa del periodo fragile e incerto, caratterizzato da instabilità geopolitica, incertezza politica, intensificazione dei conflitti globali e persistenza di sfide economiche strutturali, esacerbate dall’aumento delle barriere commerciali che minacciano di minare ulteriormente le dinamiche del commercio globale.
È quanto emerge dai dati diffusi da Cecimo, l’associazione europea di costruttori di macchine utensili.
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Un 2024 difficile per i costruttori di macchine utensili europei
Il dato relativo alla produzione si riflette anche nella composizione delle quote di produzione mondiale. Ad esempio, nel 2024, la quota di produzione mondiale europea è diminuita ancora di quasi 1 punto percentuale rispetto al 2023, pur mantenendo una presenza significativa, con circa il 32,8% della produzione mondiale di macchine utensili, evidenziando una forte posizione di mercato.
Nel 2024, i livelli di consumo di macchine utensili nei Paesi europei sono diminuiti del 17,2% rispetto al 2023.
I dati del commercio: importazioni ed esportazioni al ribasso
Anche i dati relativi al commercio evidenziano tendenze al ribasso, con l’esportazione dei costruttori europei in calo del 5,3% nel 2024 rispetto all’anno precedente. I livelli di importazione si sono ridotti del 16,3% nel 2024 rispetto al 2023.
Le principali destinazioni delle esportazioni dei costruttori europei di macchine utensili sono gli Stati Uniti e la Cina. Nel frattempo, se si considerano i flussi di importazione in Europa, il Giappone e Taiwan continuano a essere i fornitori più importanti.
Macchine utensili, anche nel 2025 i costruttori europei registrano un calo degli ordini
Il complesso contesto di mercato ha esercitato una leggera pressione al ribasso sui livelli degli ordini.
Il Cecimo8 Total Order Index – un indice combinato degli ordini nazionali ed esteri degli otto principali produttori Cecimo (Germania, Italia, Svizzera, Spagna, Austria, Francia, Regno Unito e Repubblica Ceca), ponderato per i livelli di produzione del 2021 -, è sceso del 3% nel 1° trimestre 2025 rispetto al 4° trimestre 2024 e ha registrato un modesto calo dell’1% su base annua rispetto al 1° trimestre 2024.
Tuttavia, su base annua, il livello medio degli ordini per il 2024 è stato del 5% inferiore al livello del 2023.
Le stime per il 2025
Le stime Cecimo per il 2025 suggeriscono un periodo fragile e incerto. Le proiezioni della produzione Cecimo indicano un’ulteriore diminuzione di circa il 7,5% nel 2025. I livelli di consumo di macchine utensili nei paesi europei dovrebbero diminuire, anche se a un ritmo più lento, dell’1,1% nel 2025, mentre il consumo globale di macchine utensili dovrebbe crescere del 4,9% nello stesso periodo.
Tutti i fattori descritti indicano un periodo difficile per il settore europeo delle macchine utensili. Mentre altre regioni globali mettono in campo investimenti mirati e strategie industriali coerenti, l’Europa rischia di perdere la leadership globale in questo settore strategico.
Questo declino mette a rischio le catene del valore, riduce l’autonomia strategica e aumenta la dipendenza sistemica da fornitori esterni per le capacità produttive critiche.