Meccatronica, Federtec: “Dopo un 2020 negativo tornano a salire gli ordini, ma per la ripresa si dovrà attendere il 2022”

I dati diffusi da Federtec mostrano gli impatti della pandemia sui settori della Componentistica e delle Tecnologie Meccatroniche per la Potenza Fluida, la Trasmissione di Potenza, il Controllo e l’Automazione Intelligente dei Prodotti e dei Processi Industriali. Dopo un 2020 negativo, il primo trimestre del 2021 ha registrato un notevole aumento degli ordini, sia interni che dall’eestero. I dati, tuttavia, vanno letti con cautela, sostiene la federazione, e la ripresa (che comunque non arriverà prima del 2022) dipenderà dall’esito della campagna vaccinale.

Pubblicato il 29 Apr 2021

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Dopo un 2020 negativo, tornano a crescere gli ordini per il comparto della componentistica e delle tecnologie meccatroniche per la potenza fluida, la trasmissione di potenza, il controllo e l’automazione intelligente dei prodotti e dei processi industriali. Il primo trimestre del 2021 ha infatti registrato un aumento degli ordini interni del 43% e degli ordini esteri del 41,5%.

I dati diffusi da Federtec, la federazione che rappresenta queste categorie dell’industria, evidenziano gli impatti della crisi per il comparto, con una diminuzione del fatturato del 12,7% e del 14,4% rispettivamente per i settori del Fluid Power e del Mechanical Power Transmission rispetto all’anno precedente.

Ad aver sofferto meno sono le esportazioni, che registrano -11,2% nel mercato del Fluid Power e -13,2% in quello del Mechanical Power Transmission, che portano comunque ad un miglioramento della penetrazione dei mercati esteri, con una percentuale di export pari al 60,8%.

Anche le consegne interne diminuiscono in maniera meno marcata delle importazioni e di conseguenza migliora la capacità di presidio del mercato interno da parte delle aziende italiane: il rapporto Consegne Interne su Mercato Nazionale ha guadagnato 0,5 punti percentuali, raggiungendo il 55%.

Complessivamente, nell’anno 2020, l’intero settore registra un calo di fatturato del 13,7%, per un valore di poco inferiore ai 10 miliardi di euro. Analizzando nel dettaglio il comparto del Fluid Power si nota come la Pneumatica abbia assorbito meglio il duro colpo inflitto dalla pandemia, riportando una variazione del fatturato del -5,7%, contro il -14,6% dell’Oleoidraulica.

Anche in termini di esportazioni la Pneumatica si difende meglio, registrando una diminuzione del 2,6% contro un -13,2% dell’Oleoidraulica. Nessuna eccezione dal punto di vista del mercato nazionale: Pneumatica -10,3%, Oleoidraulica -18,8%.

Per quanto riguarda il settore Power Transmission, ad assorbire meglio gli effetti della crisi è stata la categoria Elementi di Trasmissione, che nel 2020 registra -8,4% di fatturato, anche il mercato nazionale recede (-10,6%) così come le esportazioni, che chiudono l’anno a -7,4%.

Ultimi della classe i Cuscinetti, con perdite superiori al 20% in termini di fatturato, esportazioni e mercato nazionale, mentre i settori Ingranaggi e Sistemi di Trasmissione hanno registrato numeri pressoché allineati con le medie di settore.

Il primo trimestre 2021 mostra risultati estremamente positivi, in particolare sugli ordinativi, e i segni di ripresa sono evidenti in tutti i settori: il Fluid Power vede una crescita del 44,8% negli ordini rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente e il Power Transmission segna un +42,6% sempre rispetto al primo trimestre 2020.

Segnali positivi, dunque, che non devono tuttavia essere presi con leggerezza, poiché la ripresa dipenderà dall’esito della campagna vaccinale e dall’evoluzione della pandemia, come sottolinea Fausto Villa, Presidente di Federtec.

“L’andamento per il 2021 dipenderà sicuramente dall’esito della campagna vaccinale nel mondo, la quale potrà determinare l’allentamento delle misure di contenimento, ridando slancio ai consumi e dunque alle produzioni, riattivando il circolo virtuoso dell’ economia, ma probabilmente per l’Italia bisognerà attendere la fine del 2022 per tornare ai livelli pre-crisi. Ci vuole comunque prudenza e non dimentichiamo che il confronto è riferito al primo trimestre 2020 quando già il problema della pandemia faceva sentire il suo effetto”, commenta.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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