Industria 4.0 favorisce il trend positivo delle macchine per il packaging

Pubblicato il 12 Dic 2017

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L’industria italiana dei costruttori di macchine per il packaging si appresta a chiudere un ulteriore anno in crescita, anche grazie agli incentivi del Piano Nazionale Industria 4.0. Secondo i dati pre-consuntivi del Centro Studi di Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio), infatti, il fatturato di settore dovrebbe raggiungere a fine anno i 7,045 miliardi di euro, in crescita del 6,7% rispetto al 2016. A contribuire al raggiungimento di questo ulteriore traguardo sia il mercato italiano sia quelli internazionali.

L’export continua a rappresentare il motore trainante del settore: nei dodici mesi del 2017 le vendite oltre confine hanno generato un fatturato di 5,6 miliardi di euro, in crescita del 6,3% sull’anno precedente e pari all’80% del giro d’affari totale.

La geografia del packaging

Secondo gli ultimi dati disaggregati disponibili e relativi ai primi otto mesi dell’anno, tutte le aree geografiche registrano performance positive, con la sola eccezione del continente africano che, nel complesso, registra un decremento del -6,2%. L’area dove si registrano le performance migliori è l’Europa extra-Ue: +14,6%, con la Federazione Russa che cresce del 25%, mentre la Turchia decresce di due punti percentuali. Segue il Centro-Sud America (+17,7%), con il Messico in crescita del 33,6% e il Brasile che inverte la tendenza facendo registrare un +17%. Al terzo posto si posiziona il Nord America con un +12,1%. Gli Stati Uniti, con oltre 300 milioni di euro e un +6,2%, si confermano il primo mercato di sbocco per le tecnologie italiane. Ottimo anche l’andamento dell’Unione Europea (+9,5%), con Francia e Germania che crescono rispettivamente del 7,8 e del 5,8% e che si conferma prima area di export in valore. Asia e Medio Oriente, seconda destinazione delle tecnologie made in Italy, crescono infine del 3,9%, con Cina e India entrambe oltre il 25% di incremento.

In Italia +8,2%

Anche l’Italia registra per il secondo anno consecutivo performance da primato. Dopo il +9,8% registrato a fine 2016, quest’anno dovrebbe chiudersi con un ulteriore +8,2%, a 1,4 miliardi di euro.

Secondo il presidente di Ucima Enrico Aureli “È certamente in parte merito del piano Industry. 4.0 che ha favorito l’adozione delle più innovative tecnologie proposte dalle nostre aziende da parte della clientela italiana, ma anche della ripresa del mercato”. Secondo i dati previsionali del Centro Studi Ucima, infatti, l’Italia dovrebbe crescere del +4% in media annua fino al 2019.

“Per quanto riguarda il 2018 – conclude Aureli – il nostro Centro Studi prevede un ulteriore rafforzamento della nostra penetrazione internazionale con una crescita media del 5%. Le performance migliori dovrebbero essere registrate in Asia e Africa, con incrementi compresi tra il 6 e il 6,5%”.

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Redazione

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