AUTOMOTIVE

Le automobili moderne: sempre più smart… e nel mirino dei cyber attack

Le auto moderne sono ormai dei complessi sistemi informatizzati e per questo oggetto di cyber attacchi. Bureau Veritas e l’associazione Muner hanno organizzato un evento per mettere a fattore comune le esperienze dei differenti player e condividere strategie efficaci per la cybersecurity

Pubblicato il 10 Ott 2023

Bureau Veritas Point of View
Settore automotive

La crescente digitalizzazione del settore automotive ha aumentato la complessità dei veicoli moderni, sempre più performanti dal punto di vista tecnologico ma allo stesso tempo più esposti a nuovi rischi.

Il numero di attacchi cyber alle centraline elettroniche delle auto quest’anno è cresciuto di circa il 93%: nelle vetture cosiddette smart con sistemi di ausilio alla guida e sistemi innovativi, un hacker può ottenere l’accesso al veicolo attaccando le app dell’infotainment, oppure può influenzare il comportamento del veicolo, in casi estremi assumerne il controllo da remoto, avviare o bloccare l’utilizzo di componenti o inviare aggiornamenti firmware malevoli attraverso server remoti.

Non è un pericolo azzerabile, ma occorre affrontarlo mettendo in atto una serie di misure destinate a impattare sugli standard costruttivi, ma anche di manutenzione e di revisione nel tempo delle automobili smart.

La partnership tra Bureau Veritas e Muner

A compiere un passo decisivo in questa direzione, prendendo come riferimento i due regolamenti Unece 155 e 156 della commissione Europea, in termini di requisiti di cybersecurity e di aggiornamento dei software dei veicoli, è il gruppo Bureau Veritas in collaborazione con l’Associazione Motorvehicle University of Emilia Romagna – Muner.

Muner è nata dalla sinergia tra alcuni prestigiosi atenei (Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma) e le case automobilistiche che cercano l’eccellenza del Made in Italy nel mondo affondando le radici storiche nel territorio: Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, HaasF1Team, HPE Group, Marelli, Maserati, Pagani e Scuderia AlphaTauri.

Il 4 ottobre a Modena, su iniziativa di Bureau Veritas e Muner, si sono riuniti attorno allo stesso tavolo tecnico i principali player in grado di identificare e condividere soluzioni efficaci. Il tavolo tecnico, composto da massimi esperti di Bureau Veritas Italia e della società del gruppo Secura insieme a Muner, ha visto anche la partecipazione di importanti esponenti nazionali e internazionali sulla tematica: Università UNIMORE di Modena; GFCC – Genoa Competence Center; DRIVESEC. Con la partecipazione dei principali Carmaker, e operatori della filiera del settore, l’evento si è posto il traguardo di porre a fattore comune le esperienze dei differenti players per condividere strategie efficaci di cybersecurity.

Secondo Valentina Mussi, Digital Transformation Product Manager e Digital Innovation Leader di Bureau Veritas, “La cybersecurity va affrontata con un approccio sistemico dalla progettazione del veicolo fino alla sua dismissione, attraverso una conoscenza approfondita delle normative di riferimento e mediante l’applicazione di metodologie necessarie per conformarsi a tali regolamenti; Bureau Veritas attraverso la rosa dei suoi servizi può supportare Carmaker e operatori della supply chian del settore automotive nel rispondere a tale necessità normativa.”

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