Formazione e lavoro, Elis punta alla digitalizzazione con l’Innovation Hub e il progetto Smart City Lab

La no profit Elis ha creato a gennaio una nuova legal entity, Elis Innovation Hub, nell’ambito del quale vengono sviluppati progetti di supporto alla trasformazione digitale delle imprese e all’implementazione di innovazioni, come l’iniziativa Elis Smart City Lab. L’intervista a Luigi de Costanzo

Pubblicato il 16 Feb 2021

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Un’iniziativa per spingere da una parte i progetti di innovazione delle imprese e dall’altra traghettare verso il mondo del lavoro giovani formati, con l’obiettivo ultimo di ridurre lo skill mismatch. A gennaio in seno all’organizzazione no profit Elis, che da sessant’anni si occupa di educazione al lavoro in particolare in contesti sociali svantaggiati, è stata avviata la nuova legal entity Elis Innovation Hub.

L’obiettivo è riunire sotto un’unica egida i progetti di innovazione industriale portati avanti insieme al consorzio di imprese che ruota attorno all’ente. In questo contesto che punta a favorire la trasformazione digitale delle aziende è stato ideato anche Elis Smart City Lab, per dare una forma fisica alle innovazioni delle imprese utilizzando le risorse, le competenze e gli spazi a disposizione di Elis.

Che cos’è l’Elis smart city lab

Elis smart city lab è una delle iniziative lanciate nel 2021 nell’ambito delle attività di Elis Innovation Hub. L’idea alla basa del progetto è quella di rendere il campus un laboratorio di tecnologie smart, per rendere fisiche le innovazioni proposte dalle aziende con cui l’organizzazione collabora.

“Piuttosto che raccontare l’innovazione abbiamo voluto renderla concreta. Abbiamo identificato cinque progetti che andremo a implementare da marzo a luglio”, spiega Luigi de Costanzo, Managing director di Elis Innovation Hub. Per esempio, “implementeremo il prototipo di una torre intelligente, una tower su cui montare le antenne di comunicazione delle varie telco, corredata di sensori per renderla una torre smart che possa captare dati come per esempio informazioni sulla qualità dell’aria”.

Gli obiettivi dell’Elis Innovation Hub

Il progetto rientra nelle iniziative della nuova legal entity Elis Innovation Hub nasce con l’obiettivo “di creare una società ad hoc funzionale a dare impulso al modello formativo di Elis” nell’ambito della digitalizzazione industriale, commenta de Costanzo. I progetti dell’hub coinvolgono allievi provenienti dai vari percorsi di formazione, in particolare giovani che “dopo aver affrontato un percorso di formazione vengono messi sui progetti di innovazione per le aziende committenti insieme ai consultant”.

In questo modo da una parte si crea esperienza per i ragazzi e dall’altra si sviluppa il progetto per l’azienda cliente: “Il focus è fare da ponte tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro, puntando anche a ridurre il gap di competenze. L’Elis Innovation Hub fa da trampolino di lancio”, sottolinea de Costanzo.

Le aree di intervento e i nuovi progetti

Elis Innovation Hub punta su cinque macro aree:

  • Open Innovation, raccogliento l’esperienza delle quattro edizioni del progetto Open Italy
  • Customer, per lavorare allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Un esempio è dato da un’azienda cliente del settore dei servizi che ha commissionato un progetto quadrimestrale per creare un locker al fine di recapitare corrispondenza e merci nei condomini senza portiere.
  • Process, per l’ottimizzazione di processi e lo sviluppo di soluzioni più efficaci per l’operatività aziendale. Per esempio, per un’azienda cliente del settore Energia è stato avviato un progetto per sviluppare un efficientamento dei processi a supporto dell’attività amministrativa.
  • Technology Innovation, per lavorare con i dipartimenti IT delle aziende. In particolare, relativamente all’ambito dell’intelligenza artificiale, è stato sviluppato un algoritmo che permette di riconoscere se le immagini dei sinistri sono state ritoccate o sono originali, con un’affidabilità del 93%.
  • Business support, per fornire supporto ai processi aziendali. In corso in questo ambito un progetto con le PMI del Triveneto.

L’intenzione inoltre è di coinvolgere anche centri di ricerca e università: “Stiamo raccogliendo il fabbisogno delle corporate per identificare gli studi adatti e fare in modo che questi possano trovare un modo efficace di lavorare sui bisogni delle grandi aziende”, spiega de Costanzo.

L’obiettivo è anche lanciare i joint research project per finanziare dottorati di ricerca industriali con diversi atenei: “Abbiamo un accordo con il Politecnico di Milano per cui Elis è un polo didattico con un corso di laurea in Ingegneria digitale”, racconta de Costanzo. “Abbiamo una residenza universitaria dove i ragazzi vivono e studiano. Nel primo anno si sospende la didattica per un semestre e si inizia a lavorare su dei progetti per le aziende del consorzio”.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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