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L’innovativa tecnologia Hypermelt di Roboze promette di rendere l’additive competitivo anche per le stampe di grande formato

Hypermelt è una nuova tecnologia di manifattura additiva in polimeri ad altissime prestazioni che permette la produzione di oggetti di grande formato con una vasta gamma di materiali avanzati, offrendo velocità di produzione 10 volte superiori e costi ridotti fino al 60% rispetto ai metodi tradizionali. Roboze la presenterà al pubblico a Formnext 2023

Pubblicato il 27 Ott 2023

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Roboze presenterà a Formnext 2023 Hypermelt, un nuovo paradigma nell’ambito della produzione additiva di polimeri ad altissime prestazioni, basata sull’utilizzo di pellet come materia prima.

Questo approccio innovativo permette, infatti, la produzione di oggetti di grande formato con una vasta gamma di materiali avanzati, tra cui i super polimeri come Pekk e Ultem 9085, compositi come i caricati fibra di carbonio Pekk e PA, elastomeri, materiali riciclati e polimeri bio-based.

“La tecnologia Hypermelt offre ai nostri clienti la possibilità di produrre grandi lotti di produzione in modo competitivo rispetto alle tecniche tradizionali e di ottenere componenti fino a 1 metro cubo a un costo di molto inferiore rispetto alla tecnologia a filamento attuale per grande formato, con una velocità fino a 10 volte maggiore”, spiega Alessio Lo Russo, Ceo di Roboze.

“Questa innovazione segna una nuova era nella produzione 3D con materiali avanzati”, aggiunge.

Hypermelt rappresenta l’ultima evoluzione di Argo 1000 (presentata proprio in occasione della fiera Formnext nel 2021), prodotto su cui l’azienda ha continuato a lavorare in questi anni, grazie alla collaborazione con gli attori chiave del mercato ha permesso di raccogliere feedback fondamentali, come ad esempio la non convenienza nel produrre componenti maggiori di 500mm per lato con la tecnologia FFF.

Oltrepassando, dunque, i limiti dei tradizionali volumi di stampa, la tecnologia Hypermelt è in grado di produrre parti con una velocità di produzione 10 volte superiore e costi ridotti fino al 60% rispetto ai metodi a filamento e mantenendo un’elevata accuratezza di deposizione rispetto alla stampa 3D a pellet di grande formato (Lfam) già presente sul mercato.

Grazie alla tecnologia Hypermelt, Argo 1000 offre ai produttori di tutto il mondo nuovi vantaggi competitivi, aprendo nuovi orizzonti di possibilità nel campo della produzione additiva.

Caratteristiche principali della tecnologia Hypermelt e di Argo 1000

Argo 1000, equipaggiata con la tecnologia Hypermelt, è di fatto la stampante 3D pellet-based più grande al mondo, dotata di camera riscaldata fino a 180°C, per produrre rapidamente parti di grande formato in super polimeri non caricati e compositi incredibilmente forti.

La stampa di volumi ampi fino a 1000x1000x1000 mm con super polimeri richiede una camera di costruzione riscaldata ed omogenea ad alta temperatura ed estrusori specializzati per ottenere componenti con la massima qualità e le più alte prestazioni.

La testa di fusione equipaggiata con due estrusori, consente la stampa del materiale di costruzione insieme al supporto idrosolubile o di utilizzare il processo di stampa in modalità Idex (Independent Dual Extruder) che permette di duplicare la stampa in un unico ciclo, aumentando l’efficienza e raddoppiando la produttività.

L’abilità di caricare fibre di carbonio nei polimeri puri consente di ottenere prestazioni superiori. Argo 1000 supporta materiali come Carbon Pekk al 30% e Carbon PA Pro fino al 40%, aprendo nuove applicazioni per parti strutturali.

Con una portata di estrusione fino a 2 kg/h, questa soluzione offre un beneficio distintivo, contribuendo in modo significativo a ridurre i tempi di produzione e consentendo un accesso rapido alle parti necessarie.

Formnext 2023, in programma dal 7 al 10 novembre a Francoforte, sarà l’occasione ideale per conoscere da vicino Argo 1000 Hypermelt allo stand C21 del padiglione 11.1.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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