EPF è un’azienda italiana, fondata nel 1961, che si occupa dello sviluppo di soluzioni di robotica e di automazione industriale per clienti dei settori automotive, food, toys, gadget e farmaceutico.
Una realtà dinamica che al suo interno conta competenze solide e diversificate negli ambiti dell’ingegneria del software, della R&D, della collaborazione con università e centri di ricerca, dell’ingegneria meccanica ed elettrica.
Attraverso le proprie 4 sedi, (Carrù, in provincia di Cuneo, Casei Gerola in provincia di Pavia, León in Messico, Tirana, in Albania), EPF ha iniziato un percorso che la sta portando dall’ideazione di soluzioni tailor made, progettate su misura per ogni cliente, allo sviluppo di soluzioni-prodotto flessibili.
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Dalla collaborazione con Siemens nasce Supata
“Ciascun componente necessitava di una meccanica specifica per singolarizzarlo e portarlo sulla macchina in una certa posizione. Ogni volta che cambiava la geometria del pezzo, il cliente si trovava a dover cambiare anche la meccanica. E considerati i volumi di produzione e il numero di variazioni, ne derivavano infinite complicazioni, dalla difficoltà di gestire i cambi produzione alle attività di manutenzione, fino allo spazio di stoccaggio” spiega Franco Filippi, owner e CEO di EPF. Che aggiunge: “Nel tempo si è aggiunta una richiesta ancora più stimolante: far sì che la macchina fosse in grado di processare anche prodotti non ancora noti”.
Riconoscimento visivo e AI integrati in Supata
“Abbiamo utilizzato un hardware Siemens, IPC520A, che integra schede video reingegnerizzate per sostenere un carico industriale, e un codice di visione scritto ad hoc, che, partendo dalle conoscenze di EPF, puntasse a riconoscere il pezzo, integrando architetture di reti neurali che sono lo stato dell’arte per gli ambiti di Object Localization, per riuscire ad astrarre il compito della ricerca dell’oggetto anche quando le condizioni ambientali cambiano”, spiega Vincenzo De Paola, AI Technical Sales Support Professional di Siemens.
Non solo.
L’integrazione con l’AI ha permesso di andare anche oltre, offrendo la possibilità di inserire in produzione nuovi pezzi senza riprogrammare la macchina, che li processa autonomamente e si imposta in automatico.

Verso il Metaverso industriale con NVIDIA Omniverse e Siemens XCelerator
In Supata, partendo dal modello CAD 3D dell’oggetto, si sono generate nel metaverso industriale delle immagini sintetiche con una altissima qualità e si è verificato che il robot fosse in grado di soddisfare le esigenze, tutto in ambiente simulato.
Il ruolo dell’edge computing
Grazie al sistema Edge Management è, infatti, possibile gestire centralmente i dispositivi edge, semplificando enormemente la vita ad operazioni di manutenzione, versioning delle soluzioni proposte e accessi contingentati ai singoli device.
Nel caso specifico di Supata, l’app “Perfomance Insight” consente di verificare che l’algoritmo di visione funzioni sempre con la stessa accuratezza, correlando allo stesso tempo i dati dal campo (per esempio quanti pezzi movimenta la macchina, con quanti movimenti del robot, etc.).
Una seconda applicazione installata è l’app “Energy Manager” che fornisce lo stato dei consumi della macchina in tempo reale, fino ad arrivare al calcolo dei consumi di energia per pezzo lavorato.
L’integrazione tra robot di diversi produttori
“In passato un’azienda come EPF avrebbe dovuto avvalersi del lavoro di diversi esperti di robotica, ciascuno specializzato in una marca di robot. Con una soluzione come SIMATICRobot Library non serve più, perché il programma PLC può essere creato anche da un tecnico non specialista di robotica, in quanto non è più necessario dover utilizzare delle librerie dedicate in funzione della marca del robot, ma il relativo programma può essere sviluppato una volta sola e poi essere semplicemente riutilizzato”, spiega Stefano Magnaghi, Product Manager di Siemens.
Articolo originariamente pubblicato il 04 Lug 2023