Interruttori di livello con IO-Link per configurazioni centralizzate

Pubblicato il 21 Nov 2017

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Baumer ha annunciato la disponibilità degli interruttori di livello Lbfh e Lbfi con IO-Link e omologazione Atex. L’interfaccia IO-Link permette all’utente di automatizzare la configurazione dei sensori. L’omologazione Atex consente di utilizzare le barriere comunemente in commercio. I sensori sono adatti per applicazioni igieniche e industriali.

Le specifiche

Grazie all’integrazione di IO-Link, gli interruttori di livello CleverLevel diventano Industry 4.0 ready. Questa interfaccia di comunicazione consente di configurare le applicazioni in modo semplice e veloce utilizzando normali componenti di rete. In questo modo è possibile duplicare il sistema senza commettere errori e sostituire un apparecchio senza doverlo nuovamente programmare, garantendo così un importante risparmio di tempo. I dati diagnostici possono essere richiamati e valutati in qualsiasi momento, aumentando così la disponibilità del sistema.

Proprio come i loro predecessori, gli interruttori di livello Lbfh e Lbfi soddisfano i requisiti delle categorie Atex 1 e 2 per gas e polveri. Il ridotto consumo di corrente garantito dall’utilizzo di componenti elettronici avanzati consente di utilizzare, oltre alle barriere Baumer, anche altre barriere comunemente in commercio. Questa soluzione consente di ridurre i costi di installazione e offre una maggiore flessibilità d’integrazione a beneficio degli impianti esistenti.

Le due uscite di commutazione rendono possibile l’impostazione di due soglie di attivazione. In tal modo si può avere un monitoraggio affidabile di due diverse sostanze, ad esempio acqua e olio, o di due fasi di processo, come ad esempio produzione e pulizia, con un solo sensore. Inoltre, le due uscite di commutazione facilitano la verifica della plausibilità del sensore. L’impostazione di un punto di attivazione complementare consente di rilevare in maniera affidabile la rottura dei fili, garantendo così un monitoraggio efficace di tutti i programmi. Entrambe le varianti sono adatte per l’impiego a temperature fino a 135 °C, mentre la variante per applicazioni igieniche supporta anche processi Sip.

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Redazione

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