Innovazione, il 57% delle imprese ci crede ma investe solo il 37%

Pubblicato il 04 Lug 2018

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Su un campione di oltre un migliaio tra imprenditori, giornalisti ed esperti il 57,89% crede nell’innovazione ma solamente il 37% delle aziende investe con continuità. I dati emergono dall’indagine svolta dagli organizzatori di ExpoTraining,  la più importante manifestazione italiana su formazione e lavoro, con Fonditalia per fare un primo panel sul tema di imprese ed innovazione.

“L’innovazione è quindi percepita giustamente come una leva strategica per la competizione e per la crescita delle imprese – spiega  Carlo Barberis, Presidente di ExpoTraining – e la formazione come un requisito fondamentale. Resta però ancora troppo timore: solo un terzo delle imprese investe continuativamente per l’innovazione e la formazione, e questo nonostante le molte opportunità messe a disposizione da piano Industria 4.0. Insomma, in Italia non si temono i “robot” o la tecnologia, ma non si ha abbastanza coraggio per puntarci davvero.”.

Innovazione, ecco i numeri del sondaggio

“Dal sondaggio, realizzato con il Metodo CaWi su un panel di 1115 imprenditori, giornalisti ed esperti – spiega – abbiamo scoperto che il 57,89% ritiene che innovare sia l’unica via per competere nel mercato del lavoro nazionale ed internazionale ed il 40,35% pensa che innovare rappresenti una leva per aumentare produttività e fatturato. Solo il 6,14% si mantiene scettico, ritenendo che sia solo un modo per automatizzare il lavoro (6,14%) e ridurre il personale (6,14%) e solamente il 5,26% dichiara che l’innovazione possa rappresentare solo un costo per le imprese”.

“Numeri che mostrano una grande fiducia verso l’innovazione che, purtroppo, non si concretizza in altrettanti investimenti. Solo la metà degli intervistati, infatti, dichiara che la propria azienda innova costantemente (37,39%) o almeno ogni anno (15,65%), mentre l’altra metà dichiara che nella propria azienda accade ogni 2/3 anni (per il 13,04%), ogni 5 anni (per il 5,22%), raramente (per il 21,74%) o addirittura mai (per il 6,96%).”

Torna ExpoTraining, 200 convegni e 600 relatori

Temi che saranno al centro del dibattito a ExpoTraining, che si terrà il 24 e 25 ottobre a Fiera Milano. Una grande kermesse con più di 200 convegni, 600 relatori, workshop, eventi, confronti e tavole rotonde sul lavoro e la formazione professionale in Italia. Ma anche un “Osservatorio” prezioso sulle dinamiche del lavoro e della formazione, un laboratorio a cui collaborano associazioni imprenditoriali, sindacati, istituzioni ed esperti.

“Quest’anno ad ExpoTraining proveremo a studiare e comprendere proprio questi fenomeni – sottolinea – a capire che tipo di innovazione le imprese italiane stanno realizzando, quale vorrebbero realizzare, e se il Piano Industria 4.0 ha cambiato la percezione che imprese e lavoratori hanno della formazione. Lo faremo nel contesto del Forum Imprese e Management, insieme alle associazioni degli imprenditori, ai Sindacati, alle Istituzioni ed a centinaia di esperti e operatori della formazione italiana. E come ogni anno – conclude Barberis – lavoreremo al Libro Bianco della Formazione, diventato ormai uno strumento di studio essenziale in Italia.” 

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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