Cresce il mercato delle auto connesse e aumenta il rischio cyber

L’auto del futuro sarà intelligente, connessa, autonoma e sempre meno di proprietà. Contemporaneamente cresceranno i rischi cyber, a partire dal “car jacking”… Se ne parla al Connected Mobility Summit 2019.

Pubblicato il 24 Mag 2019

Auto connesse

Come sarà l’auto del futuro? Sicuramente intelligente, connessa, autonoma e sempre meno di proprietà. The Innovation Group prova a disegnare i confini della mobilità del domani e i rischi a essa connessi, nel corso della seconda edizione di ‘Connected mobility Summit 2019′. L’appuntamento è fissato per il 13 giugno presso l’Area Pergolesi in via Pergolesi 8 a Milano.

La Disruption guidata dal digitale nel mondo dei trasporti è all’origine di opportunità senza precedenti per tutti gli attori, legate ai nuovi modelli di mobilità, sicurezza e sostenibilità ambientale, oltre che a una domanda consumer e business sempre più avanzata.

Nei prossimi anni, assisteremo a un riposizionamento di mercato per tutti gli stakeholder, da quelli tradizionali dell’industria automobilistica alle assicurazioni, ai Telematic service provider, enti pubblici, ICT Player, che punteranno ad una diversificazione delle revenue e ai servizi innovativi MaaS (Mobility-as-a-service) erogati on demand.

E in tema di mobilità quali sono le priorità per una città come Milano? Secondo Marco Granelli – Assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, “la scelta condivisa e diffusa è oggi quella di integrare i diversi modi della mobilità. Siamo al centro di un’area metropolitana che conta oltre 4 milioni di abitanti, il tema è da un lato abilitare più modalità di movimento, dall’altro mettere a disposizione un forte trasporto di massa, basato su metro, tramvie e ferrovia, connesse con shared mobility e collegamenti per l’ultimo miglio”.

Automotive, un mercato in rapida ascesa

Le previsioni vedono il mercato delle auto connesse in crescita con un tasso del +200% da oggi al 2025, quando varrà 275 miliardi di euro: avremo auto dotate di telecamere, sensori, strumenti per la diagnostica avanzata delle parti interne, sistemi di tracciamento, collegamenti wireless WiFi e 5G.

Tutto questo, oltre a spingere gli investimenti in servizi telematici a bordo dei veicoli da parte di case automobilistiche e altri attori del mercato, aumenterà a tutti i livelli le comunicazioni e la connettività dei veicoli, con le infrastrutture delle smart road e con altri veicoli.

Il primo vantaggio sarà una maggiore sicurezza sulle strade, un minor numero di incidenti, oltre alla possibilità per i viaggiatori di prenotare parcheggi, effettuare pagamenti, scegliere nuove forme di mobilità shared e sostenibile.

I rischi della mobilità connessa

In Cina, dove si investe da tempo in mobilità elettrica e autonoma, il Governo che ha stanziato oltre 20 miliardi di euro per lo sviluppo delle auto autonome. La guida autonoma viene descritta, secondo lo standard SAE, in 5 livelli successivi: al livello 3, l’auto – anche se ancora con un guidatore umano – può in alcune situazioni muoversi da sola. Al livello successivo, 4, l’uomo riprende il controllo in particolari situazioni, mentre al livello 5 l’autonomia è totale.

Già quest’anno, il mercato delle auto autonome a livello 3 è previsto che toccherà i 54 miliardi di dollari nel mondo: entro il 2026, quando avremo auto a livello 4 o in alcuni casi 5, il mercato raggiungerà i 557 miliardi di dollari, con una crescita media nel periodo del 40%.

In questo scenario, i rischi di cybersecurity per le auto connesse ed autonome cresceranno continuamente: già oggi ci sono stati casi di car jacking, attacchi basati sull’intromissione malevola (ad opera per lo più di ricercatori di sicurezza) nei sistemi di controllo del veicolo, con possibilità di sterzare o frenare un’auto da distanza, sfruttare le connessioni dei sistemi di infotainment per infiltrare malware, modificare la visualizzazione di informazioni sul cruscotto del guidatore (tachimetro, indicatori di cambio corsia e stato delle porte del veicolo), prendere il controllo, tramite accesso malevolo alla rete CAN dell’auto, di sistemi interni al veicolo come microfono, telecamere di parcheggio, posizioni GPS.

Il ‘Connected mobility Summit 2019 si pone l’obiettivo di creare un solido dibattito tra tutti gli interessati, dall’industria alle assicurazioni agli Smart City Manager, per comprendere gli scenari evolutivi di un settore in costante mutamento e individuare quali saranno le migliori strategie da mettere in atto per favorirne la crescita.

Di seguito i temi che verranno affrontati:

  • Gli impatti del 5G sul settore trasporti e l’industria automotive
  • Come si sta realizzando nel mondo il sogno hi-tech dell’auto senza pilota
  • Quale Cloud per la mobilità, quali nuove piattaforme collaborative?
  • I diversi modelli di servizio per le auto connesse
  • Le infrastrutture abilitanti l’auto autonoma: Smart Road, 5G, IoT
  • Customer Big Data, Intelligenza Artificiale (AI) e i nuovi business model della Shared Mobility
  • Insurance Telematics: i kpi e l’infrastruttura per l’evoluzione verso i nuovi modelli assicurativi on demand
  • La cybersecurity per le auto connesse del futuro
  • Innovazione e nuovi servizi Data-driven per i trasporti.

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E
Beatrice Elerdini

Giornalista di professione, reporter, copywriter, Social Media Manager e autrice di testi per la tv e il web. Da dieci anni lavoro su piattaforma Wordpress e mi nutro di SEO. Ogni giorno mi occupo di cronaca, attualità, economia e nuove tecnologie. Avete storie, notizie e curiosità da raccontare? Scrivetemi a biaraven@libero.it

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