Lavoro e tecnologia, intervista ad Andrea Donegà, segretario generale FIM CISL Lombardia

Con Andrea Donegà, segretario generale FIM CISL Lombardia, affrontiamo il tema dell’evoluzione della dimensione umana nell’era dell’industria 4.0, ma anche i principali temi di politica industriale (investimenti pubblici, privati e occupazione).

Pubblicato il 02 Lug 2019

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A margine dell’evento Automazione 5.0 organizzato da Tecniche Nuove in collaborazione con il Politecnico di Milano abbiamo incontrato Andrea Donegà, segretario generale FIM CISL Lombardia.

Con lui abbiamo affrontato il tema dell’evoluzione della dimensione umana nell’era dell’industria 4.0, ma anche i principali temi di politica industriale: gli investimenti pubblici sull’Intelligenza artificiale, quelli privati in rallentamento nel 2019 e i nuovi, positivi dati sull’occupazione resi noti in questi giorni dall’Istat.

“Come tutte le rivoluzioni industriali, l’avvento delle nuove tecnologie cancellerà alcuni posti di lavoro, ma nasceranno altre possibilità e nuove mansioni. La sfida che abbiamo davanti è, attraverso la formazione e un ecosistema 4.0, fare in modo che il periodo di transizione, tra il momento in cui si perdono i posti e quello in cui se ne creano di nuovi, sia il più breve possibile”, ci ha detto.

Sugli investimenti, “abbiamo avuto una bella spinta col piano 4.0, creando un recupero di competitività. Poi le incertezze di questo governo hanno frenato gli investimenti degli imprenditori. Abbiamo il dovere di favorire le imprese che corrono e innovano perché solo così riusciremo a fare in modo che ne traggano giovamento anche gli altri”.

“L’Italia è un paese con forte vocazione all’export e ha quindi risentito della crisi del commercio internazionale. Ma in recessione ci siamo andati solo noi, segno che non è solo l’export il problema. Le imprese stanno andando in difficoltà – penso per esempio alla componentistica automotive – e il Governo sembra aver dimenticato di intervenire con politiche industriali di stimolo”.

Sull’occupazione: “Bisogna vedere se al record di occupati annunciato dall’Istat corrisponde un aumento delle ore lavorate: se fossero diminuite sarebbe un segno di ulteriore frenata della produttività”.

Vi lasciamo all’intervista!

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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